Col sole non si scherza

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Barbara Righini, La Rete, Anno II n. 8(20) - Giugno 2006


 La giornata finalmente soleggiata in cui scrivo mi induce a ricordare quanta  disinformazione vi sia sulla tintarella e sui prodotti protettivi.

Anche la Comunità Europea si è accorta che qualcosa non va nella comunicazione pubblicitaria relativa alle protezioni solari cosmetiche, e sta sviluppando una nuova direttiva per regolamentare le etichette di lozioni e creme  (fonte: Repubblica). Cerchiamo allora di vederci più chiaro!


Innanzitutto una premessa: i raggi solari che arrivano fino a noi sono gli UVB e gli UVA. Mentre i primi sono responsabili di eritemi e scottature, che si manifestano con evidente rossore cutaneo, i secondi hanno un effetto meno eclatante ma altrettanto dannoso. Infatti riescono ad arrivare nello strato profondo della pelle, il derma, e a rompere i ponti di collagene, causando invecchiamento cutaneo e provocando  nei casi più gravi alterazioni cellulari e quindi melanomi. E' evidente quindi la necessità di esporsi al sole soltanto dotati di adeguata protezione.


Tuttavia, occorre ricordare quanto segue:

  • non esiste cosmetico in grado di respingere il 100% dei raggi solari dannosi. Le diciture “schermo totale” o “sun block” sono quindi ingannevoli;
  • il spf (sun protective factor, ovvero fattore di protezione solare, solitamente indicato con un numero) si riferisce agli UVB, ma non agli UVA, per i quali non esiste un metodo standardizzato che ne valuti l'indice di protezione;
  • per il precedente motivo, dal 2007 l'unione europea abolirà il sfp numerico, che verrà espresso in livelli: basso, medio, alto;
  • ci sono farmaci e sostanze che possono causare eritemi e/o macchie in concomitanza con l'esposizione al sole: la pillola anticoncezionale ad esempio, profumi a base alcoolica. Ma anche oli essenziali, specialmente quelli di agrumi;
  • evitate soluzioni fai-da-te al sole! Leggo in questi giorni su Internet la ricetta di una lozione solare a base di oli, burri e... olio essenziale di bergamotto. Quest'ultimo non deve mai essere usato al sole: è fotosensibilizzante;
  • i prodotti migliori contengono filtri solari fisici come titanium dioxide e zinc oxide. Oltre a non inquinare, sono i più adatti per le pelli sensibili e per quelle delicate dei bambini.

Sole sì, quindi, ma con prudenza e consapevolezza.