La cura dei capelli

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Barbara Righini, La Rete, Anno II n. 6(18) - Aprile 2006


    Lunghi o corti, lisci o ricci, mori o biondi: chi di noi può ritenersi davvero felice dei propri capelli? Tra tinte, styling selvaggi, sole e vento, le nostre chiome ne passano un po' di tutti i colori. Ecco come prendercene cura al meglio.

 

Innanzitutto occorre considerare che la maggior parte degli shampoo in commercio contiene sostanze aggressive per il cuoio capelluto, come il sodium laureth sulfate, o inquinanti per l'ambiente come il cetrimonium chloride e il tetrasodium edta. Per una detersione delicata del cuoio capelluto, è molto meglio scegliere prodotti bio-eco-compatibili a base di tensioattivi delicati come le betaine o gli alchilpoliglucosidi.


    Quando vi lavate i capelli, diluite sempre lo shampoo con un po' d'acqua, e strofinate bene il cuoio capelluto. A meno che non abbiate usato grosse quantità di gel, schiuma o lacca, quando risciacquerete col getto della doccia la sommità del capo, l'acqua che ne scenderà sarà sufficiente per detergere anche le lunghezze. Il capello infatti non produce sebo. E' quindi errato parlare di capelli secchi, grassi, o con forfora, perchè in realtà è la pelle del cuoio capelluto ad ospitare ghiandole sebacee (come tutta la nostra pelle d'altronde) e a desquamarsi per il ricambio cellulare.


    Se avete i capelli molto lunghi o molto crespi, può essere senza dubbio efficace un impacco pre-shampoo. Un trattamento semplice e alla portata di tutti è costituito dall'olio d'oliva. Meglio se leggermente scaldato a bagnomaria, ma efficace anche a temperatura ambiente, ne bastano uno o due cucchiai dalle punte in su, evitando di arrivare troppo vicino all'attaccatura. Avvolgete con pellicola trasparente per un effetto potenziato, e tenete almeno 20-30'. Con lo stesso procedimento si possono usare oli più leggeri, come quello di sesamo. Oppure l'olio di jojoba, che essendo in realtà una cera liquida, è davvero l'ideale per i fusti, perchè li riveste di una pellicola protettiva.


    Due cucchiai d'aceto (meglio aceto di mele, remineralizzante) in un litro d'acqua come ultimo risciacquo sono un rimedio della nonna sempre efficace. L'aceto infatti abbassa il ph dell'acqua, spesso indurita dal calcare, riportandolo più vicino a quello del capello – che è acido come tutto il resto della superficie corporea.


    Infine, alcuni accorgimenti per l'asciugatura. Non tutti sono così fortunati da potersi permettere di asciugare i capelli all'aria. I dolori cervicali sono in agguato per molti di noi! Allora cerchiamo di limitare i danni del phon. Avvolgiamo la capigliatura in un asciugamano leggero e lasciamola così per qualche minuto. Ungiamo le punte con una goccia (una!) di olio di jojoba o un velo di burro di karitè. Teniamo la fonte di calore non troppo vicino alla testa, usiamo preferibilmente pettini di legno o spazzole a denti larghi.

I nostri capelli ringrazieranno.