Sapone, che passione!

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CREARE UNA PROPRIA RICETTA 

In linea di massima tutti i grassi si possono saponificare, ma non tutti danno saponi durevoli e sufficientemente duri.

Cocco e palma danno un sapone duro ma troppo sgrassante, la maggior parte degli olii da cucina lo danno molle, l’unico olio che dà un sapone duro e delicato e si trova facilmente è quello di oliva.


La maggior parte della nostra ricetta sarà quindi composta da olio di oliva; volendo si può aggiungere fino ad un 30% di olio di cocco che aiuta nella schiumogenesi, e magari un olio che dà sapone molle (riso, ricino, girasole ad esempio) ad una percentuale massima del 10%, così otterremo una schiuma oltre che abbondante (grazie al cocco) anche ricca e morbida.

Volendo possiamo fare anche un sapone di solo olio di oliva, ma verrà molto meno schiumogeno.


L’olio lo sceglieremo leggendo l’etichetta: mai prendere extravergine, che oltre ad avere un costo elevato ci dà anche un sapone più giallo o verdino perchè è troppo poco raffinato, ma scegliamo olio di oliva o di sansa facendo attenzione alla percentuale di grassi saturi presenti. Più è alta più duro e bello viene il sapone (almeno 12%, ne ho trovati anche al 15%).


L’olio di cocco si trova anche in erboristeria ma a costo elevato; meglio cercarlo nei negozi etnici dove lo portiamo a casa per pochi euro, oppure farcene ordinare un chilo in farmacia (previa richiesta di preventivo, non si sa mai!).

Dunque, supponiamo di voler fare un sapone con olio di oliva, cocco e riso.

Faremo ad esempio

25% cocco
70% oliva
5% riso

Per 1 kg di grassi il conto è facilissimo, basta fare 250g cocco, 700g oliva, 50g riso.

Se vogliamo fare quantità diverse (ad esempio piccole prove di 2-300g) basterà fare questo conto:

quantità totale di grassi diviso100 per percentuale.

Cioè per 300g:

300:100x25=75g cocco
300:100x70=210g oliva
300:100x5=15g riso.

L’acqua (sempre rigorosamente distillata) nella quale andrà sciolta la soda è sempre il 30% del peso totale dei grassi. Quindi su 300g faremo:

300x0.3=90g.

COME CALCOLARE LA SODA

Supponiamo di voler fare un sapone con 150 g cocco, 250 g burro di cacao, 50 g karitè.

numero saponificazione cocco: 0.184
numero saponificazione cacao: 0.137
numero di saponificazione karitè: 0.128

Con la calcolatrice moltiplichiamo i grammi per il numero di saponificazione, poi sommiamo:

0.184x150=27.60 0.137x250=34.25 0.128x50=6.40 

27.60+34.25+6.40=43.25 43.25 sono i grammi di soda che servono a saponificare tutti i grassi.  

Se vogliamo fare il sapone un po' più delicato, nel senso che rimangono degli acidi grassi liberi, scontiamo la soda del 5%, moltiplicando il nostro numero per 0.95

43.25x0.95=41.09 

41.09 (in pratica 41 g) sono i grammi di soda scontata che useremo nella nostra ricetta. 

NUMERI DI SAPONIFICAZIONE E CARATTERISTICHE DEI SAPONI

Grassi vegetali:

arachidi 0.136 schiuma ricca e durevole, sapone molle, saponifica lentamente

avocado 0.133 schiuma durevole, sapone molle, saponifica a media velocità

burro di cacao 0.137 schiuma cremosa, sapone duro, saponifica velocemente

canapa 0.135 schiuma leggera, sapone molle, saponifica lentamente

cocco 0.184 schiuma ricca, sapone duro, saponifica velocemente

caprilico caprico trigliceride (cocco frazionato) 0.235

girasole 0.136 schiuma scarsa, sapone molle, saponifica abbastanza lentamente

jojoba 0.059 nessuna schiuma, sapone molle, saponificazione lunga

karitè 0.128 schiuma stabile, sapone duro e secco, saponificazione veloce

macadamia 0.136

mais 0.136 schiuma scarsa, sapone molle, saponificazione lunga

mandorle dolci 0.136 schiuma leggera, sapone molle, saponificazione medio/lunga

nocciole 0.135

oliva 0.134 schiuma scarsa, sapone da molle a molto duro, saponificazione da breve a molto lunga

palma 0.142 schiuma ricca e morbida, sapone duro e secco, saponificazione breve

ricino 0.128 schiuma ricca, sapone molle e appiccicoso, saponificazione media

riso 0.130 schiuma leggera, sapone molle e appiccicoso, saponificazione medio/lunga

soja 0.135

vinaccioli 0.129 schiuma leggera, sapone molle, saponificazione lunga

zucca 0.133


Grassi animali:

burro vaccino (detrarre il contenuto d'acqua) 0.162

cera d'api 0.068

strutto di maiale 0.138 schiuma cremosa, sapone duro, saponificazione breve

sego bovino 0.140 schiuma cremosa, sapone duro, saponificazione breve

PROCEDIMENTO: LA SAPONIFICAZIONE VERA E PROPRIA

Prima di tutto si scrive la ricetta calcolando la soda, l’acqua, i grassi e le eventuali aggiunte. Si deve trovare un’oretta di calma, senza bambini intorno o interruzioni varie, perché si maneggiano sostanze pericolose.

Preparare tutto quello che serve sul tavolo della cucina, coperto con giornali: i grassi, la soda, l’acqua distillata, eventuali piante da aggiungere alla fine, profumazione, carta forno per foderare gli stampi, cucchiaio di legno, frullatore ad immersione, stampo finale, coperta per mettere a riposo il sapone; una volta iniziato è meglio non interrompersi e non lasciare a metà il lavoro per andare alla ricerca di un ingrediente che manca.

In un contenitore assolutamente antiscivolo e resistente al calore (decidete se una brocca o un pentolino) versate la soda calcolandone il peso. Se è troppa tiratela su con un cucchiaino, non toccatela MAI con le mani! Se cade a terra, raccoglietela con un pezzo di carta casa asciutto, non usate acqua che altrimenti si innesca la reazione caustica.

Aggiungete l’acqua distillata; inizierà una reazione fortemente esotermica (con produzione di calore; la soluzione quasi bollirà). Mettete a riposo il contenitore in un posto dove non si possa rovesciare.

Quindi pesate i grassi in una pentola molto alta, e metteteli a fuoco lento sul fornello; dovranno intiepidirsi fino a raggiungere i 45°.

Controllate la soda, che deve anch’essa raggiungere i 45° raffreddandosi; se ci mette troppo, immergete il contenitore in acqua fredda.

E’ giunto il momento: versate lentamente la soda nei grassi tiepidi, mescolate col cucchiaio di legno e poi iniziate a frullare. In pochi minuti il sapone si addenserà, fino ad un punto in cui sollevando il frullatore invece che cadere a filo la mistura farà un nastro che lascerà una traccia visibile: si usa dire che quando ci si può scrivere sopra il sapone è al nastro.
E’ il momento di fare le aggiunte di profumazione e/o di ingredienti finali se richiesti dalla ricetta.
Ultima frullatina veloce per amalgamare, infine versare nello stampo foderato con carta forno e coprire con una coperta.

Da questo momento inizia la magia: il sapone comincia a sprigionare calore dall’interno, e lo manterrà per molte ore. Dopo qualche tempo entra in “fase di gel”, diventa trasparente, poi col passare delle ore si solidifica.

Il giorno dopo normalmente è abbastanza duro da poter essere tolto dallo stampo; non toccatelo con le mani perché è ancora caustico, e lo resterà per un altro paio di settimane.

Dopo qualche giorno si può tagliare in saponette, e si lascerà ad asciugare su una superficie piana coperta con pellicola per alimenti. Dopo una o due settimane si può avvolgere con pellicola (per preservare la profumazione) e si può usare già subito, ma si consuma troppo velocemente; se si attendono ancora 2-3 settimane la stagionatura sarà perfetta.

AGGIUNTE VARIE

Oltre alla profumazione, che si fa alla fine, si possono aggiungere anche altri ingredienti (qualche cucchiaio o cucchiaino di farine vegetali per un effetto scrub, o di cacao in polvere, o di piante secche come lavanda e calendula…).

Le possibilità sono infinite. I coloranti alimentari vengono rovinati dalla soda, quindi è meglio non usarli, e pure le piante cambiano colore in genere tendendo verso il marroncino-grigiastro; si ha comunque la scelta se farne un infuso nell’acqua che si userà per sciogliere la soda, e che si farà raffreddare (tipo un infuso di camomilla, o di calendula, o di tè), oppure usare la pianta secca triturata alla fine, quando si è già formato il nastro.

Le spezie (cannella, curcuma, zafferano) tutte rigorosamente da aggiungersi alla fine, reggono bene dando diverse tonalità di giallo o marroncino.