SOLE: DAL PROBLEMA ALLA RISOLUZIONE

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soleOvvero che cosa faccio, che cosa mi serve per affrontare al meglio il sole, che solari devo scegliere, che integrazione devo assumere, eccetera, se …

TUTTA LA LISTA DI POSSIBILI PROBLEMATICHE E TIPOLOGIE CHE SI PRESENTANO

Si avvicina l’estate, e, come ogni anno,  arrivano in contemporanea gli allarmi sui danni solari. Tutti sanno che se si sta troppo al sole ci si scotta: è questo il pericolo? E’ sufficiente allora evitare di diventare troppo rossi, quindi proteggersi,  e mettere un buon doposole dopo le esposizioni?

No – scottature e ustioni solari, specie se ripetute, causano sicuramente danni immediati, ma anche danni sulla lunga distanza. Oltre a rovinare pelle e vacanze. Quindi vanno prevenuti:  vedremo come farlo nel miglior modo.

Ma il danno più subdolo, quello che si nasconde sotto un bel colorito sano e vacanziero, è quel progressivo raggrinzimento della pelle, accompagnato da una sequela di sgradevoli inconvenienti come rughe precoci, colorito giallastro, pelle asfittica e pori dilatati, capillari e couperose, macchie scure e macchiette bianche, che va sotto il nome generico di “fotodanneggiamento” o “photoaging” (fotoinvecchiamento).

Nelle prossime righe verranno prese in esame le più diverse tipologie di pelle e problematiche cutanee: si darà quindi una panoramica completa su che cosa fare prima, durante e dopo le esposizioni al sole, che solari scegliere tra gli innnumerevoli offerti dal mercato, e come non rinunciare al colorito estivo che tutti amiamo, senza incorrere in sgradevoli scottature o intollerabili grinze precoci, oppure in altri problemi quali fotoallergie, fino ai tumori della pelle.


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1)Bebè pochi mesi

Un bebè di pochi mesi non deve stare alla luce diretta del sole estivo, a meno chè non sia mattina presto o tardo pomeriggio. Quindi è perfettamente inutile usare protezioni solari totali: è opportuno tenerlo all’ombra. Nel caso sia necessario, tuttavia, applicare una protezione (vuoi perché deve fare le sue prime nuotate, vuoi perché si trova all’aria aperta in zone dove non c’è possibilità di ombra) è meglio utilizzare le creme e le paste all’ossido di zinco -che si usano per la zona del pannolino- anche come solari  sul viso e sulle spalle. L’ossido di zinco è infatti un eccellente filtro solare fisico, e sui bebè è meglio evitare i filtri chimici solari.
Che cosa comprare: una crema o pasta contenente almeno il 10% di ossido di zinco,e  acqua termale spray da utilizzare spesso sul capo, sul viso, sul corpo se la temperatura è molto elevata . Ma ribadiamo: i bebè non vanno esposti alla luce diretta del sole estivo.

2)Bimbo due-cinque anni

I bimbi in età asilo possono stare al sole nelle prime ore del mattino (fino alle 11 circa) e nella seconda parte del pomeriggio (dalle 17, calcolando l’ora legale). Vanno protetti soprattutto sul volto e sulla schiena: giocano sulla spiaggia, fanno le loro prime nuotate, giocano.
 I solari da prendere sono quelli privi di filtri chimici, con fattori medio-alti (alti, cioè 20-30, i  primi giorni, poi medi, vale a dire 10-15, quando il piccolo progressivamente si abbronza). Non bisogna avere troppa paura del sole, ma neppure dimenticarsi di applicare il solare ogni ora o due. Meglio quindi avere due solari, uno con SPF alto e uno medio, waterproof (significa resistenti all’acqua) e contenenti solo schermi minerali naturali (ossido di zinco e biossido di titanio) e non chimici.
Un doposole lenitivo a base di alfabisabololo, aloe, acido glicirretico andrà applicato dopo il bagnetto o la doccia serale. Una raccomandazione: tra le 12 e le 16 è meglio tenerli all’ombra, oppure con una protezione solare totale e un cappellino.

3)Bimbo elementari-medie

PRIMA: Alimentazione ricca di carote crude, pomodori, olio di oliva, meloni, albicocche. Portare i bimbi al parco, ai giardini pubblici e farli stare all’aria aperta, per iniziare a fare abituare la pelle alla luce e ai primi raggi.
Iniziare a prendere un latte solare viso/corpo a protezione medio-alta, a base di filtri minerali naturali e privo di filtri chimici, waterproof (cioè resistente all’acqua), più uno stick  a schermo solare totale, per il naso e le guance, magari colorato, e un doposole in gel, lenitivo e rinfrescante, che andranno poi utilizzati durante e dopo le esposizioni solari.
A questa età è opportuno semplificare al massimo le precauzioni solari, per aiutare i bimbi a imparare da soli il da farsi: spesso infatti vanno in vacanza con la scuola, o con gruppi sportivi, e non c’è sempre la mamma o la nonna a proteggerli  e a dare le giuste avvertenze.
Per cui un unico solare, (in spray è più semplice!), a prova d’acqua e a protezione medio alta per viso e corpo, uno stick che si metteranno spesso da soli sul naso e sulle labbra, un doposole semplice da spalmare sul corpo come un gel, che rinfresca e si assorbe subito.
DURANTE:
Ricordare che più solare mettono, e più frequentemente lo mettono, più saranno protetti. Per cui doverosamente la mattina prima di andare al sole, su tutto il corpo. Al sole, lo riapplicheranno dopo ogni nuotata. E lo stick a schermo totaleva tenuto sempre a portata di mano.
Meglio stare all’ombra dalle 12 alle 16 circa – altrimenti, solare e cappello! Il segreto per non avere mai danni solari, è evitare tassativamente scottature solari da ragazzini, e evitare il sole allo zenith: un uovo di colombo, che ancora oggi, nel 21 secolo, rimane il consiglio più valido per affrontare al meglio il sole. Specie da ragazzini. Le scottature solari in età infantile, specie se reiterate, predispongono ai peggiori danni solari in età adulta, come precancerosi cutanee ed epiteliomi.

4)TEEN AGER maschio

I maschi tra i 13 e i 19 anni circa hanno un rifiuto all’applicazione di qualsiasi prodotto sulla pelle: in effetti, spesso si scottano durante le esposizioni, magari senza accorgersene, mentre nuotano o fanno sport o semplicemente chiacchierano tra amici.
Occorre pertanto un solare a protezione alta (anche se la pelle è scura), poco untuoso e oleoso (meglio quindi oil-free), in confezione spray (più semplice e rapido da applicare).
Provvederli poi anche di uno stick a schermo totale – che metteranno nella tasca del costume- da applicare ogni ora o due su naso e guance.
Quindi i ragazzi dovranno imparare ad applicare su viso e corpo uno spray solare ad alta protezione mentre indossano il costume da bagno. Dopo ogni bagno in mare o in piscina, sarebbe opportuna un’altra spruzzata di solare. Mano a mano che si abbronzano, si può diradare la frequenza di applicazione della protezione, mentre in caso di pelle molto chiara, occorre proseguire almeno con una media protezione.

5)TEEN AGER femmina

Le ragazze sono indubbiamente più attente e scrupolose dei coetanei nel riguardo della cura della pelle. Spesso hanno seborrea e comedoni. Per cui è importante che non usino olii sulla pelle, né creme solari troppo untuose. Vietato fare troppe lampade per presentarsi abbronzate in spiaggia: possono farne un paio, massimo tre, e mai quelle a UVA troppo potenti. Tra i solari, scegliere i tipi a media e alta protezione, privi di olii (solari oil-free): vanno applicati sul viso e sul corpo dopo ogni bagno in mare. In caso di pelle particolarmente chiara e sensibile, scegliere i solari contenenti filtri fisici (biossido di titanio e ossido di zinco). Rigorosamente vietato pepararsi da sole “pozioni” abbronzanti, perché possono dare seri problemi di fotoallergia. Come doposole, ricorrere a emulsioni decongestionanti e lenitive a base di aloe, azulene, acido glicirretico, vitamine.

6)Ragazzo/a pieno di nei

Chi ha molti nei (generalmente dislocati sul tronco) di dimensioni piuttosto grandi (dal mezzo centimetro di diametro in su) è bene che utilizzi sembre protezioni alte (40 circa): si trovano in commercio comodi spray ad alta protezione che vanno applicati sul corpo ogni due ore circa.
In ogni caso, è meglio evitare le esposizioni troppo prolungate (se si è in barca, il vecchio metodo dell’indossare la maglietta nelle ore in cui il sole è allo zenith è sempre efficace!).

7)Ragazzo/a con acne su volto e schiena

Detto comune è che il sole guarisca l’acne: non sempre è così, anzi, in certi casi l’acne può addirittura peggiorare, o comparire per la prima volta. Per cui anche la pelle acneica va protetta, ma con prodotti solari rigorasamente privi di olii minerali (petrolati e paraffine), e contenenti, tra i filtri protettivi, anche dell’ossido di zinco per la sua azione lenitiva e antiinfiammatoria (il sole può rappresentare un “insulto” per gli acneici, e rallentare la cicatrizzazione della pelle). E’ opportuno sospendere l’applicazione di creme farmacologiche antiacne, perché possono talvolta risultare fotosensibilizzanti (consultarsi per questo col dermatologo o col farmacista). La sera, applicare sul viso il gel di aloe, o creme sempre a base di ossido di zinco. Sulla schiena, se sono presenti molti brufoli, applicare la sera un talco per bebè.

8)Sportivo estremo (montagna, vela, etc)

Lo sportivo estremo necessita di protezioni estreme, soprattutto sul viso. Per cui deve ricorrere a creme a protezione totale, resistenti all’acqua e al vento: si trovano spesso nei negozi di attrezzature per sport (sci, sci alpinismo, vela, etc). Si tratta di prodotti waterproof, solitamente bianchi o colorati, che vanno applicati su naso, guance e labbra. Sulle restanti zone esposte, una crema a protezione totale. Poiché in barca a vela è vietato l’uso di prodotti untuosi, è opportuno ricorrere, per il corpo, a spray o emulsioni a protezione totale oil-free (privi di olii).
La sera  la pelle va molto idratata con creme restitutive a base, per esempio, di burro di karitè.

9)Giovane donna con pelle chiara che vuole prevenire aging

L’eccesso di sole fa invecchiare precocemente la pelle: e questo è un dato di fatto concreto e reale. Tanto più concreto e reale, se la pelle è chiara, e produce poca melanina sotto stimolo solare. Vietato abbronzarsi per mantenere una pelle fresca, allora? No: ma vietato esporsi al sole tra le 12 e le 16, oppure, in quegli orari, applicare protezioni solari altissime (da 40, in su).
Il sole “dolce” del mattino e del tardo pomeriggio non ha un effetto altettanto devastante sulla cute. Chi ha pelle chiara dovrebbe inoltre, regolarmente, iniziare ad assumere integratori solari almeno un mese prima delle esposizioni, e, proseguendo per tutta la durata delle stesse, sospenderli non prima di un mese dopo le vacanze. Gli integratori devono essere a base di vitamine e principi attivi antiradicalici come carotenoidi (betacarotene, licopeni, astaxantina), vitamina E, vitamina C, zinco, selenio, flavonoidi, estratti di vite, di pino marittimo, enzima Q10, etc. Gli stessi principi attivi andrebbero regolarmente applicati sulla pelle prima, durante e dopo le esposizioni: i migliori solari sono quelli che, oltre ai filtri, contengono fattori di protezione cellulare quali gli antiradicalici. Occorre pertanto avere una crema viso a protezione totale, un latte corpo a protezione alta, una crema a protezione media (6-8) per gli orari dolci, e uno stick contorno occhi e labbra un doposole antiossidante vitaminico viso, e un doposole restituitivo corpo. Molto auspicabile l’uso del cappello.

10)Giovane donna con pelle medio-scura     

Se la pelle è scura e si abbronza facilmente (indice di minor rischio di danno solare acuto – scottatura – o cronico – fotodanneggiamento), bisogna seguire le stesse norme della pelle chiara, ma ricorrendo a un solare a protezione medio-bassa negli orari in cui il sole è dolce (mantenere invece la protezione totale quando il sole è allo zenith).

11)Donna matura (sopra i 40-45) ogni pelle –prevenzione rughe/macchie.

Deve seguire le stesse norme della giovane donna con pelle chiara, scegliendo magari solari più ricchi e nutrienti in presenza di secchezza cutanea accentuata.

12)Donna matura già rugosa e macchiata

Anche in questo caso occorre seguire le indicazioni date per la donna giovane con pelle chiara, ma su viso, collo e decolletè va applicato regolarmente, un solare nutriente a protezione totale. Qualsiasi trattamento schiarente o antiruighe, se non dietro precise indicazioni dermatologiche, va sospeso nei mesi estivi. Per la cura delle macchie, applicare una crema nutriente antiossidante prima del solare (anche sul dorso delle mani!), poi il solare a protezione “totale” (filtri e antiradicali liberi). Il solare va riapplicato ogni paio d’ore. Circa un mese prima delle esposizioni, è possibile rendere la cute più resistente all’azione dei raggi solari con micro-iniezioni di acido ialuronico, amminoacdi o vitamine.

13)Donna giovane o matura che vuole comunque abbronzarsi molto e stare molto al sole

Le “donne lucertola” non rinunciano mai né al sole, né all’abbronzatura: come rendere la loro passione per il sole meno dannosa? Preparando la pelle al sole sia internamente con integratori “su misura” anti-radicali liberi (hanno bisogno di dosaggi “terapeutici” che solo un medico può suggerire con cognizione di causa), sia esternamente (molecole antiossidanti fatte penetrare nella cute tramite ionoforesi, biorivitalizzazione con amminoacidi e acido ialuronico, creme a base di antiradicali liberi, grassi polinsaturi, vitamine, estratti botanici antiossidanti). Nei mesi invernali, poi, provvederanno ad “attenuare il danno” col dermatologo, ricorrendo a cosmeceutici antifotodanneggiamento e a peeling ai retinoidi.

PROBLEMATICHE SPECIFICHE: 

14)Donna con macchie scure (melasma/cloasma)

Impossibile curare le macchie tipo cloasma (guance, zona baffo, fronte) abbronzandosi: occorre applicare ogni mattina una protezione a schermo totale, anche se non ci si esposne direttamente al sole, e, durante le esposizioni, la crema a schermo totale va riapplicata ogni ora almeno. La protezione assoluta da raggi solari estivi e raggi luce tutto l’anno va effettuata per almeno 18 mesi, durante i quali la sera vengono applicate sostanze schiarenti “su misura” (arbutina, acido kogico, acido azelaico, bioflavonoidi, acido azelaico, vitamina C, etc). Tassativamente vietato fare “peeling” nei mesi estivi. In definitiva: l’abbronzatura è inconciliabile con la cura del cloasma. Solo quando le cellule che producono la melanina si saranno acquetate, e occorrono un paio d’anni, si potrà riprendere un po’ di sole. 

15)Donna incinta

La donna incinta può stare al sole quanto le consente il suo organismo (in caso di gravidanza il corpo della donna è molto preciso nel fare capire ciò di cui ha bisogno e ciò che è dannoso). In caso di pelle scura, è opportuno applicare sul viso una protezione alta (almeno 40) per prevenire il cloasma gravidico. Non è opportuno assumere integratori solari, ma mangiare molta frutta e verdura fresche di stagione (perfetti antiossidanti naturali).

16)Uomo normale pelle chiara e 17)Uomo normale pelle scura

Gli uomini dovrebbero seguire gli stessi consigli dati al sesso femminile: ma, se sono pigri e odiano cospergersi di creme, si suggerisce di leggere i consigli dati ai teen agers!

18)Donna adulta con acne

Per la cura e la prevenzione dell’acne adulta, occorre seguire i suggerimenti dati per le giovani donne al sole, ma ricorrendo sempre a prodotti solari privi di olii (denominati oil-free). Dopo il sole, ottimo un impacco di gel di aloe, e, la sera, dopo vere ben lavato il viso con un detergente a risciacquo, applicare sul viso e sul decolletè un gel o una emulsione lenitivi (il sole può infatti peggiorare le infiammazioni dei follicoli pilo-sebacei).

19)Rosacea

Rosacea e sole non vanno proprio d’accordo: chi è affetto da rosacea deve ricorrere a protezioni totali, contenenti anche filtri fisici, ed evitare non solo l’eccesso di calore, ma anche il caldo-umido. Opportuno è avere con sé dell’acqua termale spray, da utilizzare spesso sul viso.
Ideale i doposole lenitivi, sul volto, a baase di aloe, acido glicirretico, acido ialuronico, alfa bisabololo, fitosteroli.

20)Dermatite seborroica

La Dermatite seborroica al sole, invece, guarisce d’incanto: importante è solo evitare i solari unti, e olii solari specie siul volto e sul tronco. Emulsioni solari a media protezione, prive di olii, e acqua termale spray, sono l’ideale da utilizzare nel corso delle esposizioni.
Importante è lavare i capelli ogni giorno con olio-shampoo delicato.

21)Psoriasi

Per i malati di psoriasi il sole è un toccasana, ma spesso si rifiutano di esporsi in costume per la vergogna delle proprie macchie. In questi casi, suggerisco di andare in vacanza in posti dove è possibile isolarsi un pochettino (oppure dove non ci siano individui così ignoranti e limitati di cui doversi vergognare….) e sfruttare al massimo gli enormi vantaaggi della elioterapia. Utile nutrire il più possibile la pelle con creme a base di grassi polinsaturi (olio di borraggine per esempio). Assumere sempre integratori solari (meglio se suggeriti dal dermatologo).

22)Vitiligine

Anche la vitiligine si avvantaggia della elioterapia, ma è sempre opporuno seguire alla lettera le indicazioni del dermatologo curante: occorre infatti evitare le scottature sulle chiazze depigmentate, applicando solari ad alta protezione tra le 12 e le 16, e a medio-bassa protezione la mattina presto e il tardo pomeriggio. Assumere integratori a base di PABA, minerali, vitamine antiossidanti.

23)Cicatrici

Le cicatrici fresche vanno tassativamente protette dai raggi solari, con solari resistenti all’acqua a schermo totale (da applicare ogni ora). La sera, invece, applicare sulla cicatrice un gel siliconico, o un prodotto cicatrizzante specifico.

24)Se ci si è scottati (cosa fare al momento e nei giorni seguenti)- PRONTO SOCCORSO

Se, nonostante tutte le precauzioni, ci si è scottati, che fare?
La sera, quando si è rossi come gamberi, applicare un gel di aloe (in caso di scottatura lieve ) oppure una crema all’idrocortisone, in caso di scottatura più severa con forte bruciore della pelle e impedimento nel sonno. Tali prodotti vanno applicati per un paio di giorni, durante i quali è tassativamente vietato esporsi al sole. L’assunzione di una aspirina può avere un effetto positivo.
Se l’ustione è più forte, e si dovessero formare delle bolle (mai addormentarsi al sole!), è opportuno rivolgersi a un medico.