L'angolo del consumatore consapevole. Decrescita, consumo critico, boicottaggio, alimentazione, autoproduzione: tutto ciò che non riguarda la cosmesi e i detersivi!
http://inchieste.repubblica.it/it/repub ... -19744483/
Son cose di dominio pubblico, ma si preferisce fare orecchie da mercante e continuare a mangiarne a iosa, tanto di qualcosa si dovrà pur morire, che almeno si viva mangiando ciò che si ama...
barbara ha scritto:Sempre più felice della mia scelta vegetariana...
ecco! quando dico così mi danno dell'estremista! intanto chi mi critica non fa un tubo per scegliere meglio cosa mangiare, visto che preferirebbe tagliarsi un piede piuttosto che diventare veg, che non c'è bisogno di arrivare a questo punto.. Ma punto de che? Ma che senso hanno certi discorsi? Almeno fossero coerenti in ciò che dicono, non fanno nemmeno mezzo passo avanti.
Si arrangino
Secondo le indagini della procura di Lecce e di Palermo 'comandano' vecchi armatori che tentano di riciclarsi in qualche modo. Non sono immuni da infiltrazioni criminali che approfittano dei prezzi convenienti: il pesce non italiano costa fino a otto volte meno dell'originale. E nei ristoranti tre volte su quattro quello che si ordina viene dall'estero
Ma io mi chiedo... Ma i soldi di mangiano? Servono a qualcosa nella tomba? Perchè tutto gira attorno ad essi?
Ora mi chiedo quali tipi di tutela si possano adottare visto che le etichette sono spesso ambigue.
Vorrei imparare a lottare per le cose a cui tengo.
Ad ogni modo non penso che il pesce che viene dall'Adriatico sia molto più salutare di quello che viene da altri posti, considerando quanto è inquinato.
@Vale ognuno ha il suo percorso, io sono felice della mia scelta e mi permetto di dirlo solo qui o solo a persone che comprendono, altrimenti iniziano le solite polemiche infinite che francamente mi hanno sfracassato i cabasisi Sono vegetariana, non faccio crociate e soprattutto ricordo benissimo di quando non lo ero e mi sembrava una cosa molto esotica e strana, per non dire assurda.