Per me anche questo è prostituzione.zoon ha scritto:Chi difende B non si rende conto che il peggior danno che ha fatto al paese è stato quello di insegnare ai giovani che i maschi per riuscire nella vita devono attaccarsi al potente di turno, sperando di essere premiati per la loro obbedienza e la loro sudditanza.
Lettera di Giulia Bongiorno a Ezio Mauro
"Dove credete che siano andati gli unicorni, gli ippogrifi dagli occhi dolci e mansueti, le sirene gentili e aggraziate?
In nessun posto: sono sempre qui. E' solo che non li vediamo". E. Bencivenga
In nessun posto: sono sempre qui. E' solo che non li vediamo". E. Bencivenga
Sì, ma non è necessario essere gnoccaruby ha scritto:Per me anche questo è prostituzione.zoon ha scritto:Chi difende B non si rende conto che il peggior danno che ha fatto al paese è stato quello di insegnare ai giovani che i maschi per riuscire nella vita devono attaccarsi al potente di turno, sperando di essere premiati per la loro obbedienza e la loro sudditanza.


P.S. Ti offendi se ti dico che mi è preso un colpo a leggere il tuo nick?
da destra, da sinistra....
Le altre donne
di Concita De Gregorio (giornalista e direttore dell'Unità)
Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice:
«Un'esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di
necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti
sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco
non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per
le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno,
all'istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo
è il sollievo di un popolo».
Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi
giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo
Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in
affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da
infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio
miliardario ossessionato dalla sua virilità. E' perché pensano che
avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un
autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e
sentito, questo propone l'esempio al potere, la sua tv e le sue
leader, le politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le
starlette televisive che diventano titolari di ministeri.
Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E' l'assenza
di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L'assenza di
un'alternativa altrettanto convincente. E' questo il danno prodotto
dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto
politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il
medioevo catodico, infine l'Italia ridotta a un bordello.
Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane
non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione
consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come
strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a
queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque
alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. Sono due anni che
lo faccio, ma oggi è il momento di rispondere forte: dove siete,
ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di
sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie
di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di
possibilità uguale e libero, dove siete? Davvero pensate di poter
alzare le spalle, di poter dire non mi riguarda? Il grande
interrogativo che grava sull'Italia, oggi, non è cosa faccia Silvio B.
e perché.
La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di
rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci
domanda è: perché lo votate? Non può essere un'inchiesta della
magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere
noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo,
né l'accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si
occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.
Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio
senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi - e come li ha
fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per
comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi,
deputati e puttane portate a domicilio come pizze continui ad essere
il primo fra gli italiani, il modello, l'esempio, la guida, il
padrone.
Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano - al di là
dei reati, oltre i vizi - un potere decadente fatto di una corte bolsa
e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato.
Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è
sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un
popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un
vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete
questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora,
però, è il momento di dirlo.
18 gennaio 2011
Le altre donne
di Concita De Gregorio (giornalista e direttore dell'Unità)
Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice:
«Un'esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di
necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti
sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco
non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per
le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno,
all'istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo
è il sollievo di un popolo».
Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi
giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo
Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in
affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da
infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio
miliardario ossessionato dalla sua virilità. E' perché pensano che
avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un
autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e
sentito, questo propone l'esempio al potere, la sua tv e le sue
leader, le politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le
starlette televisive che diventano titolari di ministeri.
Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E' l'assenza
di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L'assenza di
un'alternativa altrettanto convincente. E' questo il danno prodotto
dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto
politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il
medioevo catodico, infine l'Italia ridotta a un bordello.
Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane
non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione
consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come
strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a
queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque
alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. Sono due anni che
lo faccio, ma oggi è il momento di rispondere forte: dove siete,
ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di
sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie
di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di
possibilità uguale e libero, dove siete? Davvero pensate di poter
alzare le spalle, di poter dire non mi riguarda? Il grande
interrogativo che grava sull'Italia, oggi, non è cosa faccia Silvio B.
e perché.
La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di
rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci
domanda è: perché lo votate? Non può essere un'inchiesta della
magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere
noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo,
né l'accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si
occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.
Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio
senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi - e come li ha
fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per
comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi,
deputati e puttane portate a domicilio come pizze continui ad essere
il primo fra gli italiani, il modello, l'esempio, la guida, il
padrone.
Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano - al di là
dei reati, oltre i vizi - un potere decadente fatto di una corte bolsa
e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato.
Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è
sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un
popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un
vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete
questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora,
però, è il momento di dirlo.
18 gennaio 2011
sono molto preoccupata per la fuga di cervelli...pensate che il mio è scappato senza nemmeno salutare!! 

- Eire go brach
- Messaggi: 1051
- Iscritto il: venerdì 20 luglio, 2007 07:11
Meglio tardi che mai cara Concita, visto che non molto tempo fa intervistata sul perchè pubblicasse con Mondadori, rispondeva che l'imprenditore Berlusconi non le creava nessun problema! Evidentemente come aveva fatto i soldi non se lo era domandatoadrianna ha scritto: [...]Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio
senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi - e come li ha
fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? [...]
18 gennaio 2011[/color]

Certo pure co' 'sti pontificatori ci vuole una pazienza!

Elsatar
P.S. Se c'è una cosa che rimpiango del pre-berlusconismo è il senso del pudore...
Sono d'accordo Lidia,
il punto è che non puoi un giorno dire: "L'imprenditore Berlusconi non mi crea nessun problema", e un'altro dire: "Perchè non vi chiedete come ha fatto i soldi?", senza che in mezzo ci sia una frase del tipo "Scusate, ho cambiato idea, non è vero che il Berlusconi imprenditore va bene, perchè mi devo chiedere come ci è arrivato dove è arrivato...", insomma decidesse quale delle due è la sua idea, non può tirare fuori quella che le fa comodo in quel momento, a me sembra a dir poco contraddittorio... per non dire peggio.
Ciao Elsatar
il punto è che non puoi un giorno dire: "L'imprenditore Berlusconi non mi crea nessun problema", e un'altro dire: "Perchè non vi chiedete come ha fatto i soldi?", senza che in mezzo ci sia una frase del tipo "Scusate, ho cambiato idea, non è vero che il Berlusconi imprenditore va bene, perchè mi devo chiedere come ci è arrivato dove è arrivato...", insomma decidesse quale delle due è la sua idea, non può tirare fuori quella che le fa comodo in quel momento, a me sembra a dir poco contraddittorio... per non dire peggio.
Ciao Elsatar
Sono d'accordo.elsatar ha scritto:Sono d'accordo Lidia,
il punto è che non puoi un giorno dire: "L'imprenditore Berlusconi non mi crea nessun problema", e un'altro dire: "Perchè non vi chiedete come ha fatto i soldi?", senza che in mezzo ci sia una frase del tipo "Scusate, ho cambiato idea, non è vero che il Berlusconi imprenditore va bene, perchè mi devo chiedere come ci è arrivato dove è arrivato...", insomma decidesse quale delle due è la sua idea, non può tirare fuori quella che le fa comodo in quel momento, a me sembra a dir poco contraddittorio... per non dire peggio.
Ciao Elsatar

Blog.
"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese
Prima di postare un INCI, controlla di aver scritto bene gli ingredienti.
"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese
Prima di postare un INCI, controlla di aver scritto bene gli ingredienti.
Intanto, Saviano pubblica con Feltrinelli i monologhi di VVCM. 
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- Fiammetta86
- Messaggi: 127
- Iscritto il: lunedì 18 gennaio, 2010 19:21
non sono d'accordo. è giusto e buono che i loro libri vengano pubblicati e raggiungano il maggior numero di lettori. questo finchè la proprietà non vuole influire sui contenuti, chiaro.Fiammetta86 ha scritto:Pure Augias pubblica i suoi libri con Mondadori. Che amarezza.
vedi:
http://www.corriere.it/cronache/11_genn ... aabc.shtml
Ciao, Ilaria