Buon pomeriggio a tutte/i.
Ho notato che in questo topic ormai lunghissimo ci sono sempre più domande che tornano a ripetizione più e più volte, come se nessuno si prendesse più la briga di leggerlo da capo a fondo prima di chiedere (ma voi l'avete letto, dico bene?

), e che si aprono topic con domande che in queste pagine trovano già risposta.
Con il permesso della Capa ho pensato di darvi una manina postandovi il mio...
Piccolo riassunto del capello eco-bio (versione di nebbia)
(I crediti e ringraziamenti vanno a tutte/i le/i spalmine/i che nel forum hanno dato consigli, suggerito rimedi e prestato ascolto).
Avvertenze:
- Lettura inutile per chi si è spazzolato le 170-e-oltre pagine del topic "Capelli e svolta ecobio” (più avanti indicato come CSE) e gli altri topic relativi ai capelli.
- Testo
soggettivo e molto di parte ottenuto da rielaborazione di consigli altrui e prove su me stessa: è nato nel tempo per uso personale e lo riadatto per postarlo qui, se qualcosa non mi interessava particolarmente non lo segnavo.
- Se qualcosa vi incuriosisce e volete saperne di più ma non c’è il link prima di chiedere per favore cercate nell’Eco-Indice degli argomenti (qui le f.a.q. sui capelli link-1) e/o con il Search.
- Non troverete indicazioni di prodotti e marche specifici: cosa usare è una scelta personale che va fatta dopo aver preso un po' di informazioni (chi racconta di capelli e cute simili ai miei e cosa usa) e provato in prima persona.
La freccia :arr: indica un mio parere personale, del tutto discutibile.
:arr:
1. La verità incontrovertibile
I capelli sono un mondo a sé, nel bene e nel male, nell'ecobio e nel silicone. Per le chiome più che per la pelle la risposta ai vari prodotti e trattamenti ecobio è individuale e soggettiva, per cui la soluzione di fondo a ogni dubbio è:
provare e pazientare.
2. I siliconi, perché no?
- Perché filmano il capello e inquinano (l’ho detto che è un riassunto vero?).
Chi si ricorda la pubblicità “Sar*toga-il-silicone-sigillante”, quello con la ragazza che restava chiusa in doccia grazie ad un filetto di silicone? Ecco, ogni volta che uno shampoo o un balsamo o anche una crema si fanno belli ai vostri occhi vantando gli effetti miracolosi del silicone che contengono pensate a quella. Il silicone è come una pellicola trasparente che si stende sopra al capello e alla vostra pelle, facendoli sembrare belli ma senza fargli niente di buono.
- Per approfondire:
link-2 e
link-3. Qui
link-4 la “Dispensa di Azahar”, ricca di informazioni sulle sostanze da evitare, oltre che su prodotti ecobio di facile reperibilità ed altro.
- Altro filmante è il
Cetrimonim chloride, presente anche in un balsamo economico usato per il cowash (vedi più sotto) e che è, per di più, ittiotossico.
3. Passaggio all’eco-bio, trauma o passeggiata?
Dipende. In CSE ci sono diverse testimonianze, ognuna differente dall’altra. Grossomodo si può dire che serve un periodo di assestamento, nel quale i siliconi ecc. presenti sui capelli se ne vanno e i capelli possono presentare problemi quali opacità, secchezza, difficoltà al pettine e altro.
Alternare prodotti ecobio e non-ecobio può prolungare questa fase, quindi sarebbe opportuno smaltire tutti i prodotti “tradizionali” prima di passare all’ecobio (qui
link-5 e qui
link-6 suggerimenti vari su usi alternativi di certi prodotti) e poi cercare di seguire sempre la stessa linea di condotta.
Terminata questa fase si ha di solito un netto miglioramento in morbidezza, luminosità, corposità dei fusti, frequenza dei lavaggi ecc. nonostante si debba magari scendere a compromessi, ad esempio rinunciando ai boccoli definiti dalla schiuma iper-plasticosa e accettando le onde morbide date dal gel d’aloe (sto parlando di me).
4. Impacchi & trattamenti pre-shampoo
- Potrebbe essere meglio aspettare che capelli e cute si siano abituati allo shampoo eco-bio prima di iniziare ad usare gli impacchi. Questo anche perché la pellicola di siliconi & Co. che riveste i fusti impedirebbe l’assorbimento dell’impacco stesso.
- Esistono prodotti già pronti, sia maschere che impacchi pronti all’uso.
- Oppure ci sono gli impacchi fai-da-te con yogurt, miele, cacao, uovo, oli di varia natura ed altro.
- Gli impacchi vanno sciacquati dai capelli prima dello shampoo. Se usate l’uovo poi usate acqua fredda o rischiate di cuocerlo e trovarvelo strapazzato fra i capelli.
4.1. L’olio pre-shampoo
- C’è a chi piace e a chi no, chi ha il prediletto che non mollerà mai, chi cambia a seconda delle esigenze e dei gusti del momento. C’è chi raccomanda di inumidire i capelli prima dell’olio perché altrimenti si seccano molto, ma c’è anche chi dice che il capello intriso d’acqua non riesce a trattenere l’olio. L’unica è provare, anche perché chiome diverse preferiscono oli diversi

- Di massima, questo è il riassunto che avevo in un file a parte (dovrebbe valere anche per i leave-in), però mannaggia a me non ho segnato la fonte, quindi non prendetelo per oro colato:
-- oli ok: cocco, karitè, jojoba, oliva, argan (costoso), monoi (cocco profumato al tiarè), ricino, camelia ed altri ancora;
-- oli “che forse non val la pena” (per il costo): argan puro, germe di grano;
-- oli “buono ma quanto puzza”: ricino, lino, germe di grano, neem (utile per problemi alla cute);
-- oli difficili da togliere: ricino, oliva, mandorla.
- Molte spalmine si trovano bene anche mescolando oli diversi, al momento o in boccette/spruzzino per averli sempre a portata di mano.
- Per evitare guai meglio evitare la cute e stendere l’olio solo sulle lunghezze, sempre stando attente alle dosi (possono bastare anche poche gocce, cucchiaiate di olio possono servire meglio per un bel fritto).
- Se possibile l’olio andrebbe tolto lavando i capelli come al solito, senza aumentare il numero di shampate (neologismo?) o la quantità di shampoo (:arr: Se dopo i capelli sono ancora unti vuol dire che ho esagerato con l’olio e che per un paio di giorni almeno porterò lo chignon).
- Un paio di link:
link-7 e
link-8.
5. Il lavaggio: shampoo, farina e poi?
- Si possono usare innanzitutto shampoo ecobio e poi anche farine (ad es. di ceci,
link-9. C’è chi si trova bene lavando i capelli con l’henné.
- Sconsigliatissimo è il sapone (nonostante qualcuna lo usi con soddisfazione), qui
link-10 è spiegato bene perché.
- Nell’usare shampoo ecobio molte si trovano bene diluendolo, con un rapporto shampoo/acqua variabile. Molto citato (lo uso anch’io) è 10ml shampoo/20ml acqua.
- Lo shampoo diluito viene poi applicato con uno spargishampoo, una sorta di biberon con beccuccio che aiuta a far arrivare lo shampoo sulla cute. Si può chiedere al parrucchiere, comprare nei negozi di fornitura per parrucchieri/estetiste, riciclare uno dei flaconi delle tinte fai da te.
- Ricordo che è la cute la diretta destinataria dello shampoo. Anche se gli shampoo ecobio tendono a fare meno schiuma di quelli tradizionali, la schiuma che scende sulle lunghezze basta a lavarle. Casomai passatele con dolcezza, strofinarle come il mocio v*leda non serve a lavarle di più, a meno che le abbiate intinte nell’olio per motori.
5.1. La farina come shampoo
In questo topic
link-11 si spiega bene come fare, e in quest’altro
link-12 se ne discute ancora. Attenzione che non tutte le farine vanno bene, alcune hanno proprietà pulenti ma altre no.
:arr: Con tanti shampoo e balsamo che ci sono, non ne capisco l’uso. C’è chi dice che sia troppo sgrassante, chi invece che non lo sia abbastanza e impedisca ai pori di respirare. Nel dubbio evito.
5.2. Il cowash (o cow)
Il termine deriva da conditioner-only-wash e indica appunto un lavaggio eseguito con un mix di zucchero e balsamo senza siliconi, sfruttando i tensioattivi in esso contenuti (in quantità di molto minore allo shampoo, che non si usa).
Non ne so molto, per cui rimando ad uno dei topic appositi:
link-13.
:arr: Il balsamo che sembra più comunemente usato per il cowash non è ecobio (per ragioni di costo, visto che se ne usa parecchio al colpo) e contiene il succitato Cetrimonium chloride (filmante ittiotossico). Piuttosto che farmi il cowash con quintalate di un prodotto inquinante unisco uno shampoo delicato e un balsamo entrambi ecobio. Oppure c’è chi ha provato l’ammorbidente bio.
6. Il balsamo
- C’è poco da dire sul balsamo eco-bio. Come per gli shampoo, bisogna provarli per trovare quello più adatto, che non lascia i capelli untuosi, che dà la sensazione di capello nutrito, che permette di districare quei nodi malefici…
Fra le FAQ si trovano parecchi topic a riguardo, compresa una discussione sulla necessità del balsamo o meno.
Nel forum ci sono recensioni di vari balsamo, l’unica accortezza consigliata molto spesso è di lasciarlo in posa più di un balsamo tradizional-chimico, per dargli il tempo di agire.
:arr: E finché il balsamo è in posa? Se state facendo la doccia potete approfittarne per una scrubbatina, per la pietra pomice sui talloni, per insaponarvi e sciacquarvi… sta a voi.
7. L’ultimo risciacquo
- I capelli hanno pH acido. Per aiutare a ristabilire tale pH c’è chi dopo aver sciacquato lo shampoo (o balsamo, se usa anche quello) fa un ultimo risciacquo con una soluzione di acqua e aceto o di acqua e acido citrico. Oltretutto la soluzione acida facilita la chiusura delle squame del capello, che così appare più lucido. Spiegato in modo più chiaro:
link-14.
8. Leave-in pre-asciugatura
- Gel ai semi di lino (home-made, link nell’eco-indice) per togliere il crespo/aiutare la piega/definire e sostenere i ricci.
- Gel d’aloe per avere gli stessi risultati ma in tono minore.
- Spume e gel eco-bio.
- Olii (link nell’eco-indice, evito perché con il phon ho paura di cuocerli e quindi non ne so molto).
9. L’asciugatura
Anche qui si varia molto, e sia nel forum (eco-indice) che in rete si trovano diversi suggerimenti.
Asciugare all’aria di sicuro stressa meno il capello, ma per chi ha chiome ribelli o problemi di cervicale può non essere una buona idea.
Meglio quindi usare il phon, a bassa velocità e bassa temperatura, e provare ad acconciarli con metodi come la svedese (search), le trecce, gli inventaricci ecc. Per le mosse e le aspiranti tali c'è anche il "plopping":
link-15.
Inoltre le ricce "dalla radice" possono anche asciugare (intendo col phon) a testa in su, quelle "sulla lunghezza", le cui radici magari tendono a schiacciarsi sulla testa, possono asciugare a testa in giù guadagnando un po' di volume proprio alle radici.
Esiste infine il trucchetto di "alzare" le radici con i becchi d'oca, soluzione ideale per asciugarli all'aria (senza stare a testa in giù per ore).
10. Leave-in post-asciugatura
- A bizzeffe! Olio di jojoba o karitè sulle punte, spruzzino di mix elaborati, gel d’aloe o di semi di lino per togliere l’aureola crespa attorno al viso. Trovate link vari nell'eco-indice, nella sezione Spignatto e fra le ricette linkate in fondo al post.
11. Pettinarsi
In linea teorica i capelli andrebbero pettinati da asciutti, con calma, facendo scorrere il pettine/la spazzola dalle radici verso le punte.
Se tendono ad annodarsi si possono prendere ciocche piccole, tenerle con le dita a pochi cm dalle punte e iniziare a pettinare lì, dalle dita verso le punte. Sciolte bene le punte, si alza la presa e si pettina allo stesso modo, fino ad arrivare a pettinare tutta la lunghezza.
Pettinarli da bagnati aumenta il rischio di spezzarli.
:arr:
In un post si diceva di non pettinarli a testa in giù, perché si va contro il verso delle squame, ma non capisco come possa succedere. Se si va comunque dalle radici verso le punte il verso è lo stesso che pettinando a testa in su, no?!?
Su spazzole-pettini ecc ci sono molte diatribe. La plastica elettrizza, le spazzole coi pallini al termine dei denti tendono a incastrare i capelli e spezzarli ecc. Legno e fibra di carbonio (mai vista però) sembrano essere i materiali migliori. Se per caso il pettine di legno si scheggia occorre lisciarlo con carta vetrata via via più fine per evitare che si inceppi nei capelli.
Nonostante quanto appena detta per chi li ha ricci tentare di pettinarli da asciutti è spesso la soluzione peggiore. I capelli non scorrono nel pettine, ma si incastrano fra di loro formando nodi di proporzioni epiche e, nel tentativo di disincagliare il pettine e finire il lavoro, ci ritroviamo con una selva di capelli spezzati.
L'unica soluzione è tentare di districare il grosso con le dita, poi lasciare il balsamo bene in posa e dopo pettinarli delicatamente, sciacquando solo alla fine. Ovviamente il balsamo non deve essere solo nutriente ma anche parecchio districante.
Molte ricce-mosse poi non pettinano più fino al lavaggio successivo, sia per non "rovinare" i ricci (gonfiandoli e sparpagliandoli), sia per non piangere lacrime amare, altre riescono a passare le dita e rivitalizzare un po', dipende anche dal tipo di onda-riccio.
12. Con la tinta vale uguale?
- Prima di tutto viene il nostro benessere; se serve la tinta chimica per coprire i bianchi sempre più numerosi, o per avere quel colore che trasforma il nostro colorito ignobile in quello di una persona normale allora facciamola.
- Fare la tinta non vuol dire dover rinunciare a tutto il resto delle cure ecobio, anzi!
- Esistono comunque diverse tinte chimiche, con componenti diverse ecc, quindi sarebbe il caso di valutare prima di sceglierne una anziché un’altra. E ci sono anche tinte vegetali.
- In ogni caso, va ricordato che mischiando i diversi tipi di henné (lawsonia, indigo, biondo, neutro, ecc) si possono ottenere risultati davvero notevoli.
13. Perché non c’è di più sull’henne?
Perché servirebbe un tema a parte, perché ci sono vari topic dedicati e perché in rete ci sono interi forum dedicati ai capelli naturali, basta cercare.
Link vari interessanti (da cliccare subito insomma)
-
5 Podcast di Barbara sul tema degli eco-capelli. Non li ho ancora visti (chiedo perdono, ma senza adsl è impossibile!) ma immagino siano più che esaurienti:
link-16.
-
Dal .org, alcune ricette per i capelli (da semplici a per intenditori):
link-17.
-
Dall'Eco-Indice, gli Spignattamenti per Capelli:
link-18.
** fine (per ora) **
Ci sono sicuramente informazioni importanti che ho saltato ma non abbiatemene: le troverete con il Search, l'EcoIndice e un po' di pazienza.
EDIT: aggiunti alcuni link. Lo sapevo che mi ero dimenticata qualcosa (e anche adesso ...).