Ditemi voi come fate (riflessioni sulla temperanza)
Ditemi voi come fate (riflessioni sulla temperanza)
Come si puo' rimettere in discussione 32 anni di vita in termini di accumulo di oggetti e rifarsi una vita all'insegna della sostenibilita'?
Ho la casa piena di cose, piena di plastica. di carta, di vernici tossiche, di tessuti, di contenitori, di cianfrusaglie che tutte insieme non fanno certo una casa all'insegna della temperanza ma che fanno tutta la mia vita!
Che fare? Da dove partire per sbarazzarsi di tante cose per dire davvero....sono sostenibile?
Non dico certo di poterlo diventare al 100% ma con che diritto mi posso dichiarare sostenitrice dell'ecobio se il 99,9% delle cose che ho in casa non lo e'?
Vorrebbe dire riverniciare le pareti con vernici ecologiche ma cio' che ci sta sotto non rimane?
Vorrebbe dire scegliere abbigliamento e tessuti per la casa in fibre e colori naturali ma che fare di tutto un guardaroba sintetico, cinese, non organico?....per non parlare del "coinvolgimento economico" enorme che sta dietro allo sbarazzarsi di tutto il "non conforme".
Vorrebbe dire consumare solo prodotti di agricoltura biologica ma che fare quando vai a fare la spesa e devi scegliere se acquistare 1 kg. di pere biologiche a 2,50 oppure uno normale a 1 euro?
Bisognerebbe ripartire da zero....e scegliere tutto biologico, tutto ecologico, tutto equo e solidale, tutto naturale senza dimenticarsi della morigeratezza perche' ecobio vuol dire anche evitare lo spreco!
Vorrei ribaltare la casa, buttare cio' che non e' "buono" o per lo meno destinarlo ad altri ma il mio senso (e badate non ho scritto "buon senso")mi dice che non va bene neppure cosi'....che se ho acquistato, non ho sfruttato al massimo e gia' elimino una cosa e' uno spreco....
E' una lotta quotidiana....scusate lo sfogo e scusate anche se ho scritto magari nel posto sbagliato....la mia crescita passa spesso attraverso momenti di autocritica e autoconsiderazione nella speranza di trovar risposte che, per lo meno, mettano un pochino di pace ai sensi di colpa di una vita cosi' poco sostenibile!
Ho la casa piena di cose, piena di plastica. di carta, di vernici tossiche, di tessuti, di contenitori, di cianfrusaglie che tutte insieme non fanno certo una casa all'insegna della temperanza ma che fanno tutta la mia vita!
Che fare? Da dove partire per sbarazzarsi di tante cose per dire davvero....sono sostenibile?
Non dico certo di poterlo diventare al 100% ma con che diritto mi posso dichiarare sostenitrice dell'ecobio se il 99,9% delle cose che ho in casa non lo e'?
Vorrebbe dire riverniciare le pareti con vernici ecologiche ma cio' che ci sta sotto non rimane?
Vorrebbe dire scegliere abbigliamento e tessuti per la casa in fibre e colori naturali ma che fare di tutto un guardaroba sintetico, cinese, non organico?....per non parlare del "coinvolgimento economico" enorme che sta dietro allo sbarazzarsi di tutto il "non conforme".
Vorrebbe dire consumare solo prodotti di agricoltura biologica ma che fare quando vai a fare la spesa e devi scegliere se acquistare 1 kg. di pere biologiche a 2,50 oppure uno normale a 1 euro?
Bisognerebbe ripartire da zero....e scegliere tutto biologico, tutto ecologico, tutto equo e solidale, tutto naturale senza dimenticarsi della morigeratezza perche' ecobio vuol dire anche evitare lo spreco!
Vorrei ribaltare la casa, buttare cio' che non e' "buono" o per lo meno destinarlo ad altri ma il mio senso (e badate non ho scritto "buon senso")mi dice che non va bene neppure cosi'....che se ho acquistato, non ho sfruttato al massimo e gia' elimino una cosa e' uno spreco....
E' una lotta quotidiana....scusate lo sfogo e scusate anche se ho scritto magari nel posto sbagliato....la mia crescita passa spesso attraverso momenti di autocritica e autoconsiderazione nella speranza di trovar risposte che, per lo meno, mettano un pochino di pace ai sensi di colpa di una vita cosi' poco sostenibile!
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- Messaggi: 98
- Iscritto il: sabato 20 giugno, 2009 07:58
Sai una cosa Marmotta? Io mi faccio le tue stesse domande
!
Non ho trovato la soluzione ma sinteticamente ecco cosa faccio:
- buttare NON è MAI ecologico! Perciò ciò che ho già lo uso (che si tratti di vestiti, detersivi, oggetti....)
- quando qualcosa è da buttare la butto, quando non lo è ma non posso più tenerla in casa allora regalo a chi ne ha bisogno (parlo di piccoli mobili, giocattoli, articoli per l'infanzia, vestiti miei, tutine per neonati, abitini che ai miei bimbi non stanno più, copertine.....). In questo modo allungo la vita delle "cose" e aiuto chi non può comprarsele.
- Se dobbiamo imbiancare ora usiamo vernici eco, anche se costano di più
- Ultimamente dobbiamo tirare la cinghia
, quindi verdura della Biocesta (che è bio ma fa risparmiare), cereali, pasta, riso, legumi e formaggi tramite GAS. Il resto Lidl, altrimenti non arriviano alla seconda settimana del mese!
- Detersivi: pochi ma bio. Si risparmia con il GAS e con la linea eco della Lidl. Cerco di usare i detersivi con parsimonia così durano di più, poi uso alcune cose veramente molto economiche: soda solvay per sgrassare i sanitari, aceto bianco per lucidare il lavello e come anticalcare, spray fai-da-me con 2 cucchiaini detersivo pavimenti, alcol rosa e acqua per le pulizie veloci su quasi tutte le superfici.
- Pannolini lavabili al secondo bambino la spesa è più che ammortizzata
. Quando usciamo uso gli usa e getta perchè i lavabili tengono meno e ho paura che il piccolo si bagni.
- Mooncup per me.
- Cosmetici e detergenti solo ecobio. Non è vero che si spende di più: io alterno cose più care con prodotti molto economici che si trovano alla Lidl o allo Slecker, ad esempio. Per la doccia si possono anche usare le saponette per il corpo (costano poco e durano taaaanto) e fondamentale diluire tutto.
- Abbigliamento, scarpe, intimo : si fa quel che si può
!!! Spesso alla Lidl e Oviesse trovo cose per bambini a prezzi irrisori e con il marchio Fiducia nel Tessile, quando trovo compro. Anche qui per risparmiare GAS, Fiere del settore (fanno sconti) e recarsi direttamente dal produttore se se ne hanno di vicino casa.
L'ideale sarebbe vestirsi ecobio spendendo anche tanto ma comprando pochi capi, ma siccome siamo umani e fatti di carne
il compromesso è d'obbligo per non finire sul lastrico.
Trovo più ecologico e meno drammatico per il mio portafoglio cercare di far durare a lungo quello che si ha, ad esempio. I vestiti per bambini è sempre molto ECO farli girare: io ne ho appena ricevuti 3 scatoloni e a mia volta li rimetterò in circolazione
. Quando si può è sempre bene riciclare i vestiti facendo delle modifiche : ogni anno aggiungiamo una balza ai vestiti di mia figlia, così durano di più. E i pantaloni che sono corti? Zac zac 2 colpi di forbice e li facciamo diventare corti per l'estate.
Questo è quello che fcciamo noi, senza ammazzarci
. Non è giusto che io mi debba sentire in colpa per aver comprato qualcosa di poco sostenibile mentre c'è chi inquina selvaggiamente e si arricchisce in totale serenità.
Io faccio quello che posso e quello che riesco, alcuni neanche quello

Non ho trovato la soluzione ma sinteticamente ecco cosa faccio:
- buttare NON è MAI ecologico! Perciò ciò che ho già lo uso (che si tratti di vestiti, detersivi, oggetti....)
- quando qualcosa è da buttare la butto, quando non lo è ma non posso più tenerla in casa allora regalo a chi ne ha bisogno (parlo di piccoli mobili, giocattoli, articoli per l'infanzia, vestiti miei, tutine per neonati, abitini che ai miei bimbi non stanno più, copertine.....). In questo modo allungo la vita delle "cose" e aiuto chi non può comprarsele.
- Se dobbiamo imbiancare ora usiamo vernici eco, anche se costano di più
- Ultimamente dobbiamo tirare la cinghia

- Detersivi: pochi ma bio. Si risparmia con il GAS e con la linea eco della Lidl. Cerco di usare i detersivi con parsimonia così durano di più, poi uso alcune cose veramente molto economiche: soda solvay per sgrassare i sanitari, aceto bianco per lucidare il lavello e come anticalcare, spray fai-da-me con 2 cucchiaini detersivo pavimenti, alcol rosa e acqua per le pulizie veloci su quasi tutte le superfici.
- Pannolini lavabili al secondo bambino la spesa è più che ammortizzata

- Mooncup per me.
- Cosmetici e detergenti solo ecobio. Non è vero che si spende di più: io alterno cose più care con prodotti molto economici che si trovano alla Lidl o allo Slecker, ad esempio. Per la doccia si possono anche usare le saponette per il corpo (costano poco e durano taaaanto) e fondamentale diluire tutto.
- Abbigliamento, scarpe, intimo : si fa quel che si può

L'ideale sarebbe vestirsi ecobio spendendo anche tanto ma comprando pochi capi, ma siccome siamo umani e fatti di carne

Trovo più ecologico e meno drammatico per il mio portafoglio cercare di far durare a lungo quello che si ha, ad esempio. I vestiti per bambini è sempre molto ECO farli girare: io ne ho appena ricevuti 3 scatoloni e a mia volta li rimetterò in circolazione

Questo è quello che fcciamo noi, senza ammazzarci

Io faccio quello che posso e quello che riesco, alcuni neanche quello

Francesca
Posso aggiungere una considerazione più generale?
Io ho 41 anni e pur interessandomi da tempo di sostenibilità, ho scelto da poco di dirigere la mia vita il più possibile verso l'ecobio.
Quindi, proprio come marmotta, non è che parto da zero e devo costruire, ma parto con un passato che è anche fatto di tanti e tanti oggetti.
Penso che l'importante, prima di tutto, sia il cambiamento interiore che ti fornisce la motivazione a fare poi delle scelte, in genere faticose.
Perchè è faticoso essere informati e pensare con la nostra testa, ogni sacrosanta volta che ci accingiamo a comprare e usare un prodotto. Ed è faticoso tirare avanti serenamente nonostante la massa di pecoroni che spesso ci circonda ci consideri originali, quando va bene, se non maniche, quando va male...
Quindi credo che già solo arrivare a questa consapevolezza sia un passo importantissimo.
Poi non è che uno ribalti la propria vita dall'oggi al domani. E nonostante questo si possono apportare cambiamenti che hanno un impatto sostanziale sul nostro quotidiano.
Nel mio caso, tanto per fare alcuni esempi che mi vengono in mente in maniera sparsa, nell'ultimo anno sono passata all'acqua di rubinetto, ho cominciato a prendere gli schifidi treni che abbiamo qui tutte le volte che potevano portarmi a destinazione al posto dell'auto, ho cominciato a cercare il massimo numero di prodotti alimentari di filiera corta disponibili in zona e, proprio in questi giorni, ho scoperto voi e ho rivoluzionato l'armadietto delle creme (sta rapidamente diventando una via di mezzo fra una credenza e l'antro di una fattuchiera
) e sto mollando gli assorbenti per la mooncup...
non penso di aver fatto il massimo possibile, ma credo che la mia impronta ecologica stia diminuendo, mentre la soddisfazione sta crescendo...
Insomma, vorrei dire che non è possibile mettere tutto in discussione in una volta sola, ma che è importante comunque mettersi in discussione... e quello che scegliamo di cambiare ha comunque un valore non indifferente.

Io ho 41 anni e pur interessandomi da tempo di sostenibilità, ho scelto da poco di dirigere la mia vita il più possibile verso l'ecobio.
Quindi, proprio come marmotta, non è che parto da zero e devo costruire, ma parto con un passato che è anche fatto di tanti e tanti oggetti.
Penso che l'importante, prima di tutto, sia il cambiamento interiore che ti fornisce la motivazione a fare poi delle scelte, in genere faticose.
Perchè è faticoso essere informati e pensare con la nostra testa, ogni sacrosanta volta che ci accingiamo a comprare e usare un prodotto. Ed è faticoso tirare avanti serenamente nonostante la massa di pecoroni che spesso ci circonda ci consideri originali, quando va bene, se non maniche, quando va male...
Quindi credo che già solo arrivare a questa consapevolezza sia un passo importantissimo.
Poi non è che uno ribalti la propria vita dall'oggi al domani. E nonostante questo si possono apportare cambiamenti che hanno un impatto sostanziale sul nostro quotidiano.
Nel mio caso, tanto per fare alcuni esempi che mi vengono in mente in maniera sparsa, nell'ultimo anno sono passata all'acqua di rubinetto, ho cominciato a prendere gli schifidi treni che abbiamo qui tutte le volte che potevano portarmi a destinazione al posto dell'auto, ho cominciato a cercare il massimo numero di prodotti alimentari di filiera corta disponibili in zona e, proprio in questi giorni, ho scoperto voi e ho rivoluzionato l'armadietto delle creme (sta rapidamente diventando una via di mezzo fra una credenza e l'antro di una fattuchiera

non penso di aver fatto il massimo possibile, ma credo che la mia impronta ecologica stia diminuendo, mentre la soddisfazione sta crescendo...
Insomma, vorrei dire che non è possibile mettere tutto in discussione in una volta sola, ma che è importante comunque mettersi in discussione... e quello che scegliamo di cambiare ha comunque un valore non indifferente.
Nel mio piccolo mondo eco quello che faccio è:
acquisti alimentari in filiera corta e questo include che non compro più scatolame, faccio la salsa di pomodoro fresca, in genere non compro nulla di conservato oltre a caffè o marmellata o i piselli surgelati... e i corn flakes o il muesli
Cosmetici e detergenti corpo ecobio, in fondo siamo 2 e non è costosissimo. Le vecchie cose giacciono messe da parte perchè non ho cuore di regalarle, visto che le trovo schifide, per 'marcose' (di marca) che siano. Se sono trucchi molto vecchi sono solo da buttare.
Vestiti, coperte, mobili, li regalo da una vita. Odio vedere cose inutilizzate, preferisco darle. Le maglie di cotone però diventano stracci per la polvere o per pulizie varie.
Con i quotidiani ci pulisco i vetri e uso lo spruzzino di alcool rosa o aceto +altro fai da me. I vecchi spazzolini da denti li uso per i punti difficili del lavandino o dove serve.
Il lavapiatti e il detersivo lavatrice sono Coop ma non sono davvero ecologici e così pure il lavapavimenti. I i detersivi sfusi sono troppo cari, dalle mie parrti i GAS sono poco diffusi e non posso fare acquisti collettivi. Lidt c'è ne è una in un posto sperduto ed è un viaggio arrivarci. Mi trovo bene con i legumi secchi della linea biologica coop e gli altri prodotti bio, ma la coop più vicina non ne tiene tanti
Se lavo a mano uso il marsiglia. La lavatrice la faccio sempre a freddo, tanto siamo sani
Se lavo le lenzuola (a caldo) aggiungo gli asciugamani che di solito lavo pure a freddo perchè sono spesso solo più umidi che sporchi.
Mi trovo bene con l'intimo in cotone biologico dell'Oviesse o con le T shirt per fare sport. Trovo però molta più scelta per i vestiti da uomo.
Questa è l'ordinaria amministrazione, non mi viene altro...
Quello che mi fa star male è che sono abituata a fare la differenziata.... ma i pochi cassonetti dedicati a questo sono spariti
così lo stoccaggio mi resta in casa
Tra poco a palermo e dintorni diventa emergenza rifiuti come nel napoletano e appena esco da casa il mio comportamento eco sostenibile a volte mi sembra un pò inutile 
acquisti alimentari in filiera corta e questo include che non compro più scatolame, faccio la salsa di pomodoro fresca, in genere non compro nulla di conservato oltre a caffè o marmellata o i piselli surgelati... e i corn flakes o il muesli

Cosmetici e detergenti corpo ecobio, in fondo siamo 2 e non è costosissimo. Le vecchie cose giacciono messe da parte perchè non ho cuore di regalarle, visto che le trovo schifide, per 'marcose' (di marca) che siano. Se sono trucchi molto vecchi sono solo da buttare.
Vestiti, coperte, mobili, li regalo da una vita. Odio vedere cose inutilizzate, preferisco darle. Le maglie di cotone però diventano stracci per la polvere o per pulizie varie.
Con i quotidiani ci pulisco i vetri e uso lo spruzzino di alcool rosa o aceto +altro fai da me. I vecchi spazzolini da denti li uso per i punti difficili del lavandino o dove serve.
Il lavapiatti e il detersivo lavatrice sono Coop ma non sono davvero ecologici e così pure il lavapavimenti. I i detersivi sfusi sono troppo cari, dalle mie parrti i GAS sono poco diffusi e non posso fare acquisti collettivi. Lidt c'è ne è una in un posto sperduto ed è un viaggio arrivarci. Mi trovo bene con i legumi secchi della linea biologica coop e gli altri prodotti bio, ma la coop più vicina non ne tiene tanti

Se lavo a mano uso il marsiglia. La lavatrice la faccio sempre a freddo, tanto siamo sani

Mi trovo bene con l'intimo in cotone biologico dell'Oviesse o con le T shirt per fare sport. Trovo però molta più scelta per i vestiti da uomo.
Questa è l'ordinaria amministrazione, non mi viene altro...




- uvafragola
- Messaggi: 7509
- Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 10:23
marmotta, anche io devo confessare di pormi le stesse domande (abbiamo anche la stessa età
).
secondo me è meglio non farsi prendere dal panico del "ommmmamma, vorrei essere eco, ma non lo sono, che devo fare???", ma procedere per gradi, a seconda di quanto uno può. nessuno ti chiede di essere perfetta, ma di fare del tuo meglio, con costanza, migliorando passo passo qualcosa.
almeno, io la vedo così.
io ho dedicato l'estate (disoccupazione) a far passare la mia stanza e la casa in genere alla ricerca delle cose che non uso. ho regalato vestiti, ho dato nuova destinazione a un po' di oggetti, ho buttato un mucchio di carta (al riciclo), ho messo qui nell'angolo dello scambio dei libri che non uso più. ho sempre pensato di essere essenziale, e un po' lo sono, ma mi sono resa conto di quanta cianfrusaglia ho accumulato. piano piano la userò/consumerò (non si butta senza aver usato, troppo spreco).
anche nei cosmetici sono andata per gradi, all'inizio solo i prodotti bio, poi quelli per capelli... ora sono tutta ecobio, ma c'è voluto del tempo. dovevo finire i prodotti che avevo, prima. e poi avevo meno soldi, e lo shampoo garnier costa 5 volte meno del lavera e non lo compravo (ora si).
ci sono cose su cui ancora devo lavorare. ad esempio la pulizia della casa (vivo con i miei, e sto alle direttive di mamma; appena migro dal moroso, però, farò di testa mia).
oppure sai che cucio (o non lo sai e te lo dico ora)... ecco, vorrei passare ai tessuti bio, ma ancora non l'ho fatto, soprattutto per pigrizia. ma credo di farli presto.
e piano piano cerco di ridurre la mia impronta.

secondo me è meglio non farsi prendere dal panico del "ommmmamma, vorrei essere eco, ma non lo sono, che devo fare???", ma procedere per gradi, a seconda di quanto uno può. nessuno ti chiede di essere perfetta, ma di fare del tuo meglio, con costanza, migliorando passo passo qualcosa.
almeno, io la vedo così.
io ho dedicato l'estate (disoccupazione) a far passare la mia stanza e la casa in genere alla ricerca delle cose che non uso. ho regalato vestiti, ho dato nuova destinazione a un po' di oggetti, ho buttato un mucchio di carta (al riciclo), ho messo qui nell'angolo dello scambio dei libri che non uso più. ho sempre pensato di essere essenziale, e un po' lo sono, ma mi sono resa conto di quanta cianfrusaglia ho accumulato. piano piano la userò/consumerò (non si butta senza aver usato, troppo spreco).
anche nei cosmetici sono andata per gradi, all'inizio solo i prodotti bio, poi quelli per capelli... ora sono tutta ecobio, ma c'è voluto del tempo. dovevo finire i prodotti che avevo, prima. e poi avevo meno soldi, e lo shampoo garnier costa 5 volte meno del lavera e non lo compravo (ora si).
ci sono cose su cui ancora devo lavorare. ad esempio la pulizia della casa (vivo con i miei, e sto alle direttive di mamma; appena migro dal moroso, però, farò di testa mia).
oppure sai che cucio (o non lo sai e te lo dico ora)... ecco, vorrei passare ai tessuti bio, ma ancora non l'ho fatto, soprattutto per pigrizia. ma credo di farli presto.
e piano piano cerco di ridurre la mia impronta.
- BettyBennet
- Messaggi: 4631
- Iscritto il: venerdì 20 luglio, 2007 11:03
Penso che pochi potrebbero permettersi un cambiamento totale dalla sera alla mattina. Però un passo alla volta e piano piano piano si è sempre più eco ;-) Siamo purtroppo abituati al tutto e subito, i cambiamenti richiedono tempo e pazienza...
aNobii 
"Yesterday is history, tomorrow is a mystery, but today is a gift. That is why it is called the present."
Oogway, Kung Fu Panda

"Yesterday is history, tomorrow is a mystery, but today is a gift. That is why it is called the present."
Oogway, Kung Fu Panda
Vedo che anche voi siete "umani" allora
Certo, sto scherzando ma l'intento e' serio....ho sempre cercato di prendere la cosa della svolta eco bio seriamente ma a volte ho paura di non arrivare mai ad essere veramente sulla buona strada!
Anche io adotto tante strategie come voi ed e' davvero difficilmente auspicabile eliminare tutto quanto non va....i piccoli passi sono certamente l'inizio di un lungo e soddisfacente viaggio eppure a volte si incespica un po' e ci si chiede se si sta facendo davvero il possibile!

Certo, sto scherzando ma l'intento e' serio....ho sempre cercato di prendere la cosa della svolta eco bio seriamente ma a volte ho paura di non arrivare mai ad essere veramente sulla buona strada!
Anche io adotto tante strategie come voi ed e' davvero difficilmente auspicabile eliminare tutto quanto non va....i piccoli passi sono certamente l'inizio di un lungo e soddisfacente viaggio eppure a volte si incespica un po' e ci si chiede se si sta facendo davvero il possibile!
-
- Messaggi: 1446
- Iscritto il: martedì 11 marzo, 2008 12:55
E' un bel dilemma...
Soprattutto quando in famiglia non ti prendono troppo sul serio!
Per ora che sono a casa con i miei faccio la sostenitrice dell'ecobio "egoista", nel senso che utilizzo prodotti ecobio solo per la mia persona...
Ma arriverà il momento in cui mi sposerò (spero il prima possibile
) e allora sarò libera di metter su "la mia casa ecobio"!!!
Il mio moroso è dalla stessa parte per cui son fortunata!
A dirla tutta, non vedo l'ora di avere un figlio da coccolare con cose naturali e biologiche!
E son contenta che mia mamma abbia conservato talmente tante cose di quando eravamo piccolini io e mio fratello (vestitini, passeggini, lettini, giocattoli, ecc...), da non avere il pensiero di dover acquistare di tutto e di più.
Soprattutto quando in famiglia non ti prendono troppo sul serio!

Per ora che sono a casa con i miei faccio la sostenitrice dell'ecobio "egoista", nel senso che utilizzo prodotti ecobio solo per la mia persona...
Ma arriverà il momento in cui mi sposerò (spero il prima possibile

Il mio moroso è dalla stessa parte per cui son fortunata!

A dirla tutta, non vedo l'ora di avere un figlio da coccolare con cose naturali e biologiche!

E son contenta che mia mamma abbia conservato talmente tante cose di quando eravamo piccolini io e mio fratello (vestitini, passeggini, lettini, giocattoli, ecc...), da non avere il pensiero di dover acquistare di tutto e di più.
Scienza e affari non possono andare d'accordo
Penso che sia utile avere la consapevolezza che non si possa essere a 0 impatto completamente, che abbiamo ciascuno delle priorità e delle esigenze che non sono propriamente eco-friendly.
Ma che comunque, in ogni caso, possiamo dare un contributo: a diminuire i consumi, a risparmiare acqua/elettricità, a premiare il consumo locale eccetera eccetera eccetera.
Non è il caso, secondo me, se si è motivati a fare il meglio che si può, di farsi prendere dai sensi di colpa.
Quelli vanno bene per chi non muove un dito perchè dice che "tanto è inutile"
Ma che comunque, in ogni caso, possiamo dare un contributo: a diminuire i consumi, a risparmiare acqua/elettricità, a premiare il consumo locale eccetera eccetera eccetera.
Non è il caso, secondo me, se si è motivati a fare il meglio che si può, di farsi prendere dai sensi di colpa.

Quelli vanno bene per chi non muove un dito perchè dice che "tanto è inutile"

Tutto per un'unica meraviglia.
- Roisindubh
- Messaggi: 909
- Iscritto il: martedì 07 ottobre, 2008 15:08
Bello davvero questo post, e un grazie ad azahar perché delle idee le ho già appuntate.
Dico solo che il fatto stesso di porsele queste domande è già la dimostrazione che la strada che si percorre è quella giusta.
E (secondo me) questa via non ha un traguardo, ci sarà sempre qualcos'altro da fare o da migliorare.
Qualche "inciampo" o compromesso sono inevitabili e ovviamente umani!! Ci mancherebbe altro!

Concordo pienamente con la Barbara, che come al solito riesce ad esprimere i concetti in modo chiaro, semplice e diretto che non saprei trovare delle parole più adatte!barbara ha scritto:Non è il caso, secondo me, se si è motivati a fare il meglio che si può, di farsi prendere dai sensi di colpa.
Quelli vanno bene per chi non muove un dito perchè dice che "tanto è inutile"

Dico solo che il fatto stesso di porsele queste domande è già la dimostrazione che la strada che si percorre è quella giusta.
E (secondo me) questa via non ha un traguardo, ci sarà sempre qualcos'altro da fare o da migliorare.
Qualche "inciampo" o compromesso sono inevitabili e ovviamente umani!! Ci mancherebbe altro!
"Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti."
Antonio Gramsci
Antonio Gramsci
io ho gli stessi dubbi moltiplicati per due dilemmi!
da un lato anche io come voi, sto cercando di avanzare nella strada dell'ecobio e devo dire che un po' alla volta ci sto riuscendo: per fortuna in casa ho solo mobili ereditati dal mio bis-bisnonno che faceva il falegname, sono belli (quelli rustici di una volta) e robusti come piace a me! per le vernici, ho sempre utilizzato quelle ecologiche. aceto, bicarbonato, soda per le pulizie. mi faccio i saponi sia per me che per il bucato. abbigliamento ahimè..non posso dire altrettanto..mia sorella lavora in un ingrosso di abiti e me li porta a casa, come faccio a rifiutare vestiti che sono gratis?? la spesa, compro solo l'indispensabile, ho l'orto (completamente bio), e mi preparo tutto: biscotti, pane, conserve, marmellate, ecc.ecc. auto, purtroppo la devo usare da quando ho cambiato il posto di lavoro (20 km di distanza, senza mezzi pubblici), prima usavo solo la bicicletta.
l'altro dilemma è per la mia scelta di essere vegana: lo sono da oltre dieci anni, ma ancora ho tanti dubbi: non sopporto il mal di testa e le poche volte che ce l'ho corro a prendere la pastiglia, ancora ho scarpe di pelle e maglioni di lana e continuo ad usarli, quando uno dei miei cani si è malato di leucemia non ho esitato a sottoporlo alla chemioterapia (nonostante so benissimo che è stata testata su altri animali
)...insomma tante piccole contraddizioni che però ho deciso di lasciar perdere.
io alla sera vado a letto e riposo tranquilla: si fa' quel che si può, sempre meglio di chi non fa nulla!
da un lato anche io come voi, sto cercando di avanzare nella strada dell'ecobio e devo dire che un po' alla volta ci sto riuscendo: per fortuna in casa ho solo mobili ereditati dal mio bis-bisnonno che faceva il falegname, sono belli (quelli rustici di una volta) e robusti come piace a me! per le vernici, ho sempre utilizzato quelle ecologiche. aceto, bicarbonato, soda per le pulizie. mi faccio i saponi sia per me che per il bucato. abbigliamento ahimè..non posso dire altrettanto..mia sorella lavora in un ingrosso di abiti e me li porta a casa, come faccio a rifiutare vestiti che sono gratis?? la spesa, compro solo l'indispensabile, ho l'orto (completamente bio), e mi preparo tutto: biscotti, pane, conserve, marmellate, ecc.ecc. auto, purtroppo la devo usare da quando ho cambiato il posto di lavoro (20 km di distanza, senza mezzi pubblici), prima usavo solo la bicicletta.
l'altro dilemma è per la mia scelta di essere vegana: lo sono da oltre dieci anni, ma ancora ho tanti dubbi: non sopporto il mal di testa e le poche volte che ce l'ho corro a prendere la pastiglia, ancora ho scarpe di pelle e maglioni di lana e continuo ad usarli, quando uno dei miei cani si è malato di leucemia non ho esitato a sottoporlo alla chemioterapia (nonostante so benissimo che è stata testata su altri animali

io alla sera vado a letto e riposo tranquilla: si fa' quel che si può, sempre meglio di chi non fa nulla!