I cibi biologici?Costano di più ma nutrono come.....
- verdespirito
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I cibi biologici?Costano di più ma nutrono come.....
Ma non tutti sono d'accordo: non si parla degli effetti a lungo termine dei pesticidi
I cibi biologici? Costano di più ma nutrono come quelli industriali
Lo studio: gli alimenti derivanti da coltivazioni senza additivi chimici non sono necessariamente più sani
MILANO - Il cibo biologico non è più sano di quello industriale. È il sorprendente risultato pubblicato dai ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine sull’American Journal of Clinical Nutririon. La differenza principale è esclusivamente il costo: per un prodotto etichettato come biologico, infatti, si è disposti a pagare molto di più. Ma la potenziale naturalità dell’alimento non sembra comportare alcun beneficio aggiuntivo per la salute.
LO STUDIO - La ricerca, riportata sui siti dei maggiori quotidiani d’oltremanica, tra cui l'Independent, è stata commissionata dalla Food Standards Agency del governo britannico per poter fornire alla popolazione gli elementi corretti per una scelta informata e ponderata al momento della spesa. Gli scienziati hanno passato in rassegna 162 pubblicazioni che nell’ultimo mezzo secolo hanno affrontato l’argomento. Da una rilettura sistematica e comparativa di questi studi hanno concluso che non esistono significative differenze tra l’alimentazione industriale e quella «più naturale». Sono, infatti, minime le discrepanze degli apporti nutritivi forniti dai cibi biologici e quelli preparati tradizionalmente. Tanto minime da non avere alcuna rilevanza per la salute, sia che si tratti di alimenti vegetali sia che si tratti di vivande di origine animale. Le differenze più sostanziali sono state trovate nei livelli di azoto e fosforo riscontrati nei diversi prodotti, ma i ricercatori ritengono si tratti soprattutto di una questione di fertilizzanti e maturità al momento del raccolto, con insignificanti conseguenze per i relativi apporti nutrizionali.
DISACCORDO - Non tutti ovviamente condividono i risultati raggiunti. Tra i principali antagonisti Peter Melchett, direttore strategico della Soil Association, racconta il suo disappunto alla Bbc: «L’analisi accantona la maggior parte degli studi che paragonano le differenze nutrizionali dei cibi biologici e non. Senza una ricerca di raggio molto ampio è difficile giungere a conclusioni che possano far chiarezza, non considerando il fatto che non esistono studi soddisfacenti sugli effetti di lungo termine che i pesticidi possono provocare nella salute umana».
Simone D'Ambrosio
30 luglio 2009
fonte:
http://www.corriere.it/salute/nutrizion ... aabc.shtml
I cibi biologici? Costano di più ma nutrono come quelli industriali
Lo studio: gli alimenti derivanti da coltivazioni senza additivi chimici non sono necessariamente più sani
MILANO - Il cibo biologico non è più sano di quello industriale. È il sorprendente risultato pubblicato dai ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine sull’American Journal of Clinical Nutririon. La differenza principale è esclusivamente il costo: per un prodotto etichettato come biologico, infatti, si è disposti a pagare molto di più. Ma la potenziale naturalità dell’alimento non sembra comportare alcun beneficio aggiuntivo per la salute.
LO STUDIO - La ricerca, riportata sui siti dei maggiori quotidiani d’oltremanica, tra cui l'Independent, è stata commissionata dalla Food Standards Agency del governo britannico per poter fornire alla popolazione gli elementi corretti per una scelta informata e ponderata al momento della spesa. Gli scienziati hanno passato in rassegna 162 pubblicazioni che nell’ultimo mezzo secolo hanno affrontato l’argomento. Da una rilettura sistematica e comparativa di questi studi hanno concluso che non esistono significative differenze tra l’alimentazione industriale e quella «più naturale». Sono, infatti, minime le discrepanze degli apporti nutritivi forniti dai cibi biologici e quelli preparati tradizionalmente. Tanto minime da non avere alcuna rilevanza per la salute, sia che si tratti di alimenti vegetali sia che si tratti di vivande di origine animale. Le differenze più sostanziali sono state trovate nei livelli di azoto e fosforo riscontrati nei diversi prodotti, ma i ricercatori ritengono si tratti soprattutto di una questione di fertilizzanti e maturità al momento del raccolto, con insignificanti conseguenze per i relativi apporti nutrizionali.
DISACCORDO - Non tutti ovviamente condividono i risultati raggiunti. Tra i principali antagonisti Peter Melchett, direttore strategico della Soil Association, racconta il suo disappunto alla Bbc: «L’analisi accantona la maggior parte degli studi che paragonano le differenze nutrizionali dei cibi biologici e non. Senza una ricerca di raggio molto ampio è difficile giungere a conclusioni che possano far chiarezza, non considerando il fatto che non esistono studi soddisfacenti sugli effetti di lungo termine che i pesticidi possono provocare nella salute umana».
Simone D'Ambrosio
30 luglio 2009
fonte:
http://www.corriere.it/salute/nutrizion ... aabc.shtml
«Una donna divertente è come un posto pericoloso: si rischia di restare imprigionati senza rendersene conto».
(Marcela Serrano, L'albergo delle donne tristi)
(Marcela Serrano, L'albergo delle donne tristi)
Quindi questi mi vorrebbero dire che un pomodori bio nutre come un pomodoro convenzionale?
Ma per favore.....
Ma per favore.....
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Da qualche parte avevo letto un articolo che sosteneva l'esatto contrario...
Ma comunque ammettiamo che il valore nutrizionale di un pomodoro bio e di uno non bio sia identico.
Preferisco comunque quello bio perchè:
- non avrà residui di pesticidi
- la sua produzione non avrà danneggiato l'ambiente in cui viviamo
Ma comunque ammettiamo che il valore nutrizionale di un pomodoro bio e di uno non bio sia identico.
Preferisco comunque quello bio perchè:
- non avrà residui di pesticidi
- la sua produzione non avrà danneggiato l'ambiente in cui viviamo
Tutto per un'unica meraviglia.
- non è pompato ad ormoni e non rischio la barba....barbara ha scritto: Preferisco comunque quello bio perchè:
- non avrà residui di pesticidi
- la sua produzione non avrà danneggiato l'ambiente in cui viviamo
Ci fu una puntata di Report dove facevano vedere i valori nutrizionali del convenzionale, rispetto al bio ed erano a tutto vantaggio del biologico.
Proprio perchè i vegetali biologici maturano sulla pianta e non sono trattati chimicamente a differenza di quelli convenzionali.
Certo se poi lo studio fa riferimento al convezionale impachettato che hanno aggiunte di vitamine, ferro, fosforo e altre cavolate ci potrei quasi credere.....
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io avevo letto qualcosa di simile (devo ritrovare la fonte
) basata sul fatto che per come e' la normativa oggi, il biologico non e' protetto dalla contaminazione delle vicine coltivazioni non-bio ne' per terra ne' per aria.
concludeva quindi che che il biologico vero in italia e' praticamente impossibile da trovare o cmq il "vero" biologico non e' differenziato da quello che non lo e'.
tra l'altro la stessa cosa ci e' stata detta (a suo discapito e parecchio amareggiato) da un coltivatore che produce verdure bio, quando eravamo stati in qualche paesino sperduto dove vendono i contadini fanno vendita diretta delle verdure/frutta di stagione (altro vuoto di memoria)...
quindi nin zo, io in generale voto per il biologico, ma per stare tranquilla prima o poi vorrei chiarirmi questi dubbi

concludeva quindi che che il biologico vero in italia e' praticamente impossibile da trovare o cmq il "vero" biologico non e' differenziato da quello che non lo e'.
tra l'altro la stessa cosa ci e' stata detta (a suo discapito e parecchio amareggiato) da un coltivatore che produce verdure bio, quando eravamo stati in qualche paesino sperduto dove vendono i contadini fanno vendita diretta delle verdure/frutta di stagione (altro vuoto di memoria)...
quindi nin zo, io in generale voto per il biologico, ma per stare tranquilla prima o poi vorrei chiarirmi questi dubbi

Il fatto è che la perfezione non esiste.
L'ideale sarebbe avere coltivazioni biologiche dove l'aria è pulita e dove tutto il terreno intorno non sia contaminato, ma allora probabilmente servirebbe un altro pianeta.
Quando compro bio so che sto facendo in primo luogo una scelta ecologica SU LUNGO PERIODO*, ovvero sto contribuendo a far sì che non si inquini per quello che mangio.
Sono perfettamente consapevole che il prodotto mai sarà bio al 100% proprio perchè tutto intorno i pesticidi e le robacce varie sono ammesse.
Ma almeno, per quello che mi riguarda, contribuisco ad alleviare l'inquinamento di un pezzo di terra.
Se crescerà la richiesta di cibo bio si spera cresceranno anche i lotti di terreno bonificati.
Ma se non cominciamo mai "perchè tanto è lo stesso", allora faremo ben poca strada.
* Tutta la comunicazione mass mediatica ci spinge a non guardare più in là della punta del nostro naso.
Invece abbiamo disperatamente bisogno di guardare oltre, non a domani, ma ai prossimi dieci, vent'anni. Al mondo che vogliamo costruire.
Abbiamo bisogno di smettere di subire le cose "perchè tanto...".
- non vado a votare, perchè tanto sono tutti uguali
- non faccio la raccolta differenziata perchè tanto finisce tutto nella stessa discarica
- non spengo la luce quando esco da una stanza perchè tanto presto avremo energia nucleare
- and so on
Questo è proprio quello che ci farà andare in malora se continuiamo così.
L'ideale sarebbe avere coltivazioni biologiche dove l'aria è pulita e dove tutto il terreno intorno non sia contaminato, ma allora probabilmente servirebbe un altro pianeta.
Quando compro bio so che sto facendo in primo luogo una scelta ecologica SU LUNGO PERIODO*, ovvero sto contribuendo a far sì che non si inquini per quello che mangio.
Sono perfettamente consapevole che il prodotto mai sarà bio al 100% proprio perchè tutto intorno i pesticidi e le robacce varie sono ammesse.
Ma almeno, per quello che mi riguarda, contribuisco ad alleviare l'inquinamento di un pezzo di terra.
Se crescerà la richiesta di cibo bio si spera cresceranno anche i lotti di terreno bonificati.
Ma se non cominciamo mai "perchè tanto è lo stesso", allora faremo ben poca strada.
* Tutta la comunicazione mass mediatica ci spinge a non guardare più in là della punta del nostro naso.
Invece abbiamo disperatamente bisogno di guardare oltre, non a domani, ma ai prossimi dieci, vent'anni. Al mondo che vogliamo costruire.
Abbiamo bisogno di smettere di subire le cose "perchè tanto...".
- non vado a votare, perchè tanto sono tutti uguali
- non faccio la raccolta differenziata perchè tanto finisce tutto nella stessa discarica
- non spengo la luce quando esco da una stanza perchè tanto presto avremo energia nucleare
- and so on
Questo è proprio quello che ci farà andare in malora se continuiamo così.
Tutto per un'unica meraviglia.
CLAP CLAP, Barbi. Purtroppo però la mentalità corrente è menefreghista. Almeno da noi.
D
D
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...e dire che ce l'avevamo un pianeta così!barbara ha scritto:ma allora probabilmente servirebbe un altro pianeta.

Blog.
"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese
Prima di postare un INCI, controlla di aver scritto bene gli ingredienti.
"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese
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Re: I cibi biologici?Costano di più ma nutrono come.....
verdespirito ha scritto:..... Senza una ricerca di raggio molto ampio è difficile giungere a conclusioni che possano far chiarezza, non considerando il fatto che non esistono studi soddisfacenti sugli effetti di lungo termine che i pesticidi possono provocare nella salute umana

Ma l'effetto accumulo dove lo mettiamo? E' un concetto di cui ho letto spesso, ovvero è la somma dei vari tipi di pesticidi (antibiotici, altro schifo...) a fare male.
Purtroppo la legge prevede una soglia da rispettare per il singolo pesticida, trascurando il fatto che è la somma di questi singoli valori a dover essere tenuta sotto controllo



Sono d'accordo con Barbara, ma aggiungo che io mangio bio perchè il sapore è tutta un'altra storia e non riesco più ad accontentarmi dei sapori di plastica

Re: I cibi biologici?Costano di più ma nutrono come.....
ecco appunto, se uno non vede più in là del proprio naso almeno che senta il gusto,che è tutta un'altra cosa!!! quest'anno abbiamo fatto l'orto perchè io insistevo troppo...i pomodori sono fantastici e ho dovuto combattere non poco perchè mia suocera voleva dare sempre qualcosa (pesticidi)...invece adesso decanta le lodi dei miei pomodori bio,che hanno un gusto strepitoso...almeno lei l'ho presa per la gola per convincerla, visto che con il discorso del "lungo raggio" non ce la facevoHely ha scritto:.. io mangio bio perchè il sapore è tutta un'altra storia e non riesco più ad accontentarmi dei sapori di plastica
Valentina
Concordo con le affermazioni di barbara a commento dell'articolo.
Lieve OT riguardo a una delle differenze tra prodotti da agricoltura biologica e prodotti industriali rilevata nella ricerca, ovvero il prezzo maggiore dei prodotti bio.
Suggerisco, per chi non lo conoscesse, di leggere "La rivoluzione del filo di paglia" di Masanobu Fukuoka.
Fukuoka, grande saggio della semplicità e profondo conoscitore dell'agricoltura, tra le altre cose, si meravigliava lui stesso del fatto che un prodotto agricolo che per crescere ha bisogno di "meno" (niente pesticidi, niente processi industriali, etc etc etc) debba costare per questo di più.
Lui stesso ritirò dalla vendita al dettaglio i prodotti della sua agricoltura, che, quando erano in eccesso rivendeva a negozi bio in giappone, perchè rimase disgustato dal fatto che se un prodotto a lui costava ad es 1, il negoziante lo rivendesse a 10 al pubblico, perchè biologico.
L'agricoltura biologica e biodinamica sarebbe, se non fosse purtroppo anche fagocitata da una certa moda radical chic, molto più conveniente e competitiva dal punto di vista economico rispetto alle produzioni industriali di massa.
Non credo che smetteremo di pagare "al carato" i prodotti biologici se prima non si smetterà di credere che l'agricoltura naturale sia un bene di lusso. E, per mia esperienza, tranne rari casi la colpa non è solo della logica della produzione di massa, ma anche dell'aura di esclusività che molte aziende biologiche e biodinamiche vendono a caro prezzo.
Lieve OT riguardo a una delle differenze tra prodotti da agricoltura biologica e prodotti industriali rilevata nella ricerca, ovvero il prezzo maggiore dei prodotti bio.
Suggerisco, per chi non lo conoscesse, di leggere "La rivoluzione del filo di paglia" di Masanobu Fukuoka.
Fukuoka, grande saggio della semplicità e profondo conoscitore dell'agricoltura, tra le altre cose, si meravigliava lui stesso del fatto che un prodotto agricolo che per crescere ha bisogno di "meno" (niente pesticidi, niente processi industriali, etc etc etc) debba costare per questo di più.
Lui stesso ritirò dalla vendita al dettaglio i prodotti della sua agricoltura, che, quando erano in eccesso rivendeva a negozi bio in giappone, perchè rimase disgustato dal fatto che se un prodotto a lui costava ad es 1, il negoziante lo rivendesse a 10 al pubblico, perchè biologico.
L'agricoltura biologica e biodinamica sarebbe, se non fosse purtroppo anche fagocitata da una certa moda radical chic, molto più conveniente e competitiva dal punto di vista economico rispetto alle produzioni industriali di massa.
Non credo che smetteremo di pagare "al carato" i prodotti biologici se prima non si smetterà di credere che l'agricoltura naturale sia un bene di lusso. E, per mia esperienza, tranne rari casi la colpa non è solo della logica della produzione di massa, ma anche dell'aura di esclusività che molte aziende biologiche e biodinamiche vendono a caro prezzo.
Infatti...Inverness ha scritto: L'agricoltura biologica e biodinamica sarebbe, se non fosse purtroppo anche fagocitata da una certa moda radical chic, molto più conveniente e competitiva dal punto di vista economico rispetto alle produzioni industriali di massa.
Se entri al NaturaSi di Palermo (ha il reparto alimentari) ti fa l'effetto di passaggiare nel salotto buono della città


Personalmente la spesa biologica la faccio dai contadini delle mie parti. Perlopiù persone anziane attaccate al loro lavoro finchè ne hanno le forze, per fortuna passate indenni attraverso la modernizzazione e che usano da sempre solo sano sterco come concime

