E' un tema sul quale io mi fermo spesso a riflettere.
Facendo riferimento all'articolo, la "prova" che hanno affrontato questi ragazzi è provocatoria, come si capisce dall'episodio della richiesta di un "catalogo cartaceo", ma mostra anche un aspetto della rete di cui tutti faremmo volentieri a meno, e cioè la dipendenza che essa crea.
Osservando le varie generazioni, mi sono accorta che il rapporto è diverso in base alle fasce d'età: i nuovi adolescenti, ad esempio, non potrebbero neanche provare a pensare di vivere senza il computer o il cellulare o l'Mp3, per cui che senso ha farsi dei sensi di colpa? O meglio, credo che nei loro pensieri non esista proprio il rapporto
troppe ore davanti al pc=ore rubate alla vita all'aria aperta.
Ovviamente non è una generalizzazione.
Ciò che invece mi impensierisce seriamente è quel gruppo di persone dai 25 ai 35-40 anni che fanno un lavoro d'ufficio che comporta l'uso del computer, e che quindi in qualche modo "giustifichi" lo stare anche 8-10 ore al giorno davanti al monitor. Ecco, io conosco persone che nonostante facciano questo lavoro, hanno comunque una vita sociale attiva, e buoni rapporti, rapporti veri, con gli altri; ma conosco altre persone, che perdono ore lavorative o di studio utilizzando il computer per scopi diversi....leggi postare su facebook, leggi chattare, leggi scaricare film o musica. Con riscontri negativi sulla loro salute, oltre che sull'attività da esse svolta.
Personalmente, mi rendo conto di usare il pc più di quel che vorrei, nonostante non sia dipendente da facebook o da chat, ma mi mancano
moltissimo la telefonata a casa, il beccarsi in giro per caso, gli appuntamenti che non si potevano mancare perchè non c'era l'sms per avvisare all'ultimo minuto, mi mancano le ore di conversazione notturna, mi mancano le lettere scritte a mano, mi mancano le cabine telefoniche e i soldi messi da parte per acquistare i cd a fine mese....sì, ci sono gli mp3, lode agli mp3....ma non è la stessa cosa, e ogni amante della musica lo sa.
Mi manca così tanto tutto ciò, che non potendo farne a meno, cerco tutti i giorni di ricreare il mio mondo di 10 anni fa, quand'ero adolescente e le mie amichette iniziavano ad avere il cellulare e pensavo "ma a me a che serve?", mi manca così tanto che ancora oggi scrivo lettere ai miei cari lontani, spulcio nei mercatini di mezza Europa alla ricerca del vinile d'epoca, e lascio che la maggior parte del resto del mondo, quella che non mi conosce bene, mi dia dell'antiquata...Ma a 28 anni credo che in molte si sentano così. Un pò proiettate verso il futuro, affascinate dalle nuove tecnologie, ma sempre nostalgiche di un passato che si allontana troppo velocemente.
Chiedo scusa, mi rendo conto che il mio è uno sfogo...Poi, ovviamente, la rete ha i suoi mille lati positivi! Come avremmo potuto conoscere Barbara senza internet?
Baci