Satine ha scritto:Diakranis ha scritto:da quello che ho letto solo un medico può prescivere medicinali omeopatici.. piuttosto vai da un medico specializzato in materia.
Non è quello che ho detto?
immagino di sì, ma io non mi stavo rivolgendo a te e chiudo il discorso come vuoi tu dicendoti che invece sì, se vai da uno psichiatra lui interpreterà i tuoi sintomi in un modo, se ti rivolgi a un gastroenterologo in un altro, se vai da un omeopata in un altro modo ancora. ed è probabile che nessuno dei tre sbagli. quindi sì se vai da venti medici è probabile che tu abbia dignosi diverse e non perchè siano incompetenti (non tutti almeno) ma perchè lo stesso sintomo può essere ricondotto a, nella migliore delle ipotesi, e decine di malattie differenti, di cui magari una è la più probabile ed in mancanza di accertamenti che possano escludere le atre si va per tentativi (soprattutto se il sintomo è generico).
e comunque se uno va dal medico di base e dice ho il mal di pancia mi dia qualcosa lui cosa può fare? a parti darti un medicinale e al massimo (se è coscenzioso) dirti che esistono gli psicologi (se pensa che sia un problema somatico) o gli omeopati se pensa che possa essere risolto prima in questo modo che con i medicinali? il mio medico lo fa sempre e so di essere fortunata.
per tornare al mio esempio: si puoi farmi domande se non sai le cose, ma non puoi permetterti di farmi domande te che non mi conosci e non mi hai mai visto ne parlato prima fermandomi per un braccio mentre sto camminando e usando un tono supponente, aggredendomi come se io volutamente non ti avessi detto qualcosa di importante per la tua salute. Con lo sguardo di quella che vuole dimostrare di saperne più me e che vuole sbattermi in faccia la mia (presunta per lei) incompetenza . questo non posso accettarlo. se hai bisogno di spiegazioni io sono disposta a dartele e non perchè sono pagata, ma perchè so risponderti (e posso farlo, perchè ci sono cose che io non posso dire anche se le so) e perchè è mio dovere e non solo perchè è il mio lavoro.
io dico che se uno non si fa scoraggiare dagli incompetenti che incontra(e so che a volte è difficile), ma tratta tutti con rispetto, senza partire dal presupposto "che tanto non è capace, che tanto mi farà incazzare già lo so" (dico così perchè persone che conosco lo fanno), chiedendo spiegazioni (e non pretendendole, che poi il risultato è lo stesso, ma è il modo di porre la domanda che è diverso)e dicendo cose del tipo "io credo sia solo somatico, ma si sa mai che fosse altro... non voglio gli ansiolitici, non avrebbe altro da consigliarmi?" (io lo dico spesso al mio medico...
) sarebbe tutto meglio e si riuscirebbero a distinguere i veri incompetenti da quelli invece che sanno fare il loro lavoro..
Puoi immaginare come sia frustrante per una persona che ama il suo lavoro, lo AMA veramente e che lo fa bene e con passione scontrarsi tutti i giorni con persone che non credono in lei, la trattano come se fosse incompetente per partito preso e che si approcciano a lei sempre e comunque quasi con cattiveria, anche se non l'hanno mai vista prima? non pensi che prima o dopo quella persona, prima o dopo, perda la voglia di spiegare, di ascoltare e di aiutare davvero?
io spero che non mi succeda mai... ma già solo in questi tre anni di tirocinio ho incontrato persone che mi hanno fatto titubare sull'utilità del mio ascoltarle (e leggere tra le righe le paure se ci riesco?) e del mio tentare di spiegare in maniera semplice in modo che mi possano comprendere....e io sono "solo" un tecnico di radiologia, una persona a cui di solito la gente non chiede perchè reputa poco importante (è normale, prima di sapere cosa c'era dietro li ignoravo anche io...
) figurati cosa può succedere ad un medico... a mia sorella non è nemmeno servito il tirocinio per perdere la poesia per il suo lavoro.... meno male che ci sono io a ricordarle di essere umana, e che la gente è solo spinta da paura (il più delle volte) e non da vera e propria sfiducia nei suoi confronti...
comunque finito non ho altro da dire.