proverbi e detti popolari
Uff... ho difficoltà nella traduzione perchè il dialettico è molto più sintetico...
Sicilia - Palermo:
'U caliaru zoccu h'avi abbannia
Il Caliaru(= venditore di frutta secca, la calia sono i ceci abbrustoliti) ti propina quello che ha.
Dispregiativo verso chi usa argomenti per sostenere, a torto, qualcosa
Cu suspira un'è cuntenti
Cu santìa unn'havi rinari
Cu rì vecchi s'innamura si la chianci la bella vintura
Chi sospira è scontento
Chi bestemmia è senza soldi
Chi si innamora di un vecchio, rimpiangerà un bell'avvenire
Però adesso va di moda
Sicilia - Palermo:
'U caliaru zoccu h'avi abbannia
Il Caliaru(= venditore di frutta secca, la calia sono i ceci abbrustoliti) ti propina quello che ha.
Dispregiativo verso chi usa argomenti per sostenere, a torto, qualcosa
Cu suspira un'è cuntenti
Cu santìa unn'havi rinari
Cu rì vecchi s'innamura si la chianci la bella vintura
Chi sospira è scontento
Chi bestemmia è senza soldi
Chi si innamora di un vecchio, rimpiangerà un bell'avvenire
Però adesso va di moda
- BettyBennet
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- Iscritto il: venerdì 20 luglio, 2007 11:03
non trovo più il calendario
aNobii
"Yesterday is history, tomorrow is a mystery, but today is a gift. That is why it is called the present."
Oogway, Kung Fu Panda
"Yesterday is history, tomorrow is a mystery, but today is a gift. That is why it is called the present."
Oogway, Kung Fu Panda
Ma quanto mi piacciono i dialetti sardi e siciliani: sono tutti pieni di u!! Sono troppo simpatici.... Meravigliosi!!
E poi adoro la schiettezza esagerata di quelli napoletani: della serie "pane al pane , vino al vino"
Del mio dialetto, il bergamasco, amo la s aspirata: la si pronuncia come la h. Tanto per farvi capire, provate a leggere a voce alta questa frase ( mi raccomando , dovete aspirare molto la h) :
"Ulìe haì he l'è a he la hal hol halàm"
(cioè: volevo sapere se è sufficiente il sale sul salame) .
Sembra veramente di sentire parlare un arabo!!
Ho trovato altri proverbi, vi scrivo quelli più ridicoli sulle donne (ve li scrivo con la s, anche se dovrei scrivere la h) :
"I è asé quater fomne 'n piàsa per fa o mercàt"
Bastano 4 donne in piazza per fare un mercato!
" Fomne:dàga ona pesàda a ona ses e ne salta fò sent e des !"
Donne: dai un calcio a una siepe e ne saltano fuori centodieci!
" Dèle fomne che sifùla , neanche ol diàol al sa 'nnamura"
Delle donne che fischiano , non si innamora neanche il diavolo
Quest'ultimo è vecchio, lo si usava quando c'erano le osterie:
" Ol cul de l'ostéra l'è come 'l santaròl déla césa"
Il sedere dell'ostessa è come l'espositore dell'acqua santa in chiesa : tutti si sentono autorizzati a toccarlo !!!!
E poi adoro la schiettezza esagerata di quelli napoletani: della serie "pane al pane , vino al vino"
Del mio dialetto, il bergamasco, amo la s aspirata: la si pronuncia come la h. Tanto per farvi capire, provate a leggere a voce alta questa frase ( mi raccomando , dovete aspirare molto la h) :
"Ulìe haì he l'è a he la hal hol halàm"
(cioè: volevo sapere se è sufficiente il sale sul salame) .
Sembra veramente di sentire parlare un arabo!!
Ho trovato altri proverbi, vi scrivo quelli più ridicoli sulle donne (ve li scrivo con la s, anche se dovrei scrivere la h) :
"I è asé quater fomne 'n piàsa per fa o mercàt"
Bastano 4 donne in piazza per fare un mercato!
" Fomne:dàga ona pesàda a ona ses e ne salta fò sent e des !"
Donne: dai un calcio a una siepe e ne saltano fuori centodieci!
" Dèle fomne che sifùla , neanche ol diàol al sa 'nnamura"
Delle donne che fischiano , non si innamora neanche il diavolo
Quest'ultimo è vecchio, lo si usava quando c'erano le osterie:
" Ol cul de l'ostéra l'è come 'l santaròl déla césa"
Il sedere dell'ostessa è come l'espositore dell'acqua santa in chiesa : tutti si sentono autorizzati a toccarlo !!!!
Sorriso
Dai ragazze che mi sto pisciando sotto...
Anche io mi immagino le facce di chi ascolta i bambini dire certe frasi in dialetto!!!
OT. Anni fa un amico di gioventù di mia mamma disse al figlio di un loro altro amico (che doveva fare la comunione) che quando al catechismo gli avessero chiesto che lavoro facesse il padre lui doveva rispondere IL BULICIO DA MARCIAPIEDE.
Il bambino un giorno lo fece....
Conseguenze immaginabili!!!
Anche io mi immagino le facce di chi ascolta i bambini dire certe frasi in dialetto!!!
OT. Anni fa un amico di gioventù di mia mamma disse al figlio di un loro altro amico (che doveva fare la comunione) che quando al catechismo gli avessero chiesto che lavoro facesse il padre lui doveva rispondere IL BULICIO DA MARCIAPIEDE.
Il bambino un giorno lo fece....
Conseguenze immaginabili!!!
Anuuja ha scritto:Il mio primo pensierino libero in I elementare è stato: "a mio padre piace vedere "colpo grosso"" Mio padre me la fa ancora pagare!!!!! I bambini sono incredibili........non dovremmo fomentarli!!!
Io invece feci fare una sonora figura di merda a mio padre quando avevo 3 anni...
Avevo preso i pidocchi dal mio compagnetto di giochi di 2 anni più grande che, a sua volta, li aveva presi all'asilo (io non ci andavo) e mia madre OSSESSIONATA dai pidocchi che avevo preso (li attaccai anche a mia nonna...fu un'epidemia in famiglia ), stava in continuazione a spulciarmi tra i capelli in cerca delle "bestie".
Io ero abituata ormai che ogni volta che mia mamma aveva un attimo che non faceva niente mi spulciava sti capelli e un bel giorno arriva il mio compleanno... *qui la storia s'infittisce... *
Mio padre dice:"Vado in pasticceria a prenderle una tortina!".
Mi piaceva la meringata....ero già di bocca fina a tre anni!
Io:"Papà vengo con te!!!!!"
E così mi avvio con il mio genitore che (fino a quel momento) mi amava....
Arriviamo in pasticceria verso le 11.30 di domenica mattina e, ovviamente, dentro alla pasticceria non ci stava più neanche un ago per dritto.
Ci mettiamo in coda per aspettare di passare e, dato che Io ero abituata ormai che ogni volta che mia mamma aveva un attimo che non faceva niente mi spulciava sti capelli, nel vedere mio padre che in quel momento non stava facendo niente ho avuto la brillante idea di urlare con la voce tipica dei bambini che NON SI FANNO SENTIRE:"Papà? Tanto che siamo qui che non facciamo niente, perchè non mi cerchi i pidocchi?!?"
Inutile dire che nonostante fossimo gli ultimi arrivati, la folla si fece come le acque di Mosè e la commessa tempestiva:"Desidera?????"
Arrivati a casa bella felice mi mangiai la mia meringata e mio padre (così ----> ) che disse a mia madre:"TUA figlia non me la porto più!" (perchè quando ero "cattiva" ero solo figlia di mia madre...di lui avevo solo i pregi e la BELLEZZA!!! )
Mia madre era così ---->
Fine dell'OT. Chiedo scusa se abbiamo Otzzato...
- Eire go brach
- Messaggi: 1051
- Iscritto il: venerdì 20 luglio, 2007 07:11
dal Piacentino:
" la végna béla senza lavéla" ovvero:
viene bella senza lavarla = cosa accaduta tra capo e piedi non voluta ma neanche impossibile da risolvere
" s'on in ti péi"
sono nei pali = mi hanno messo in mezzo, situazione assai scomoda
" sgionfa mia un cumòi "
non gonfiare un comune = non assillare un comune intero ergo non rompere i maroni (ci sono almeno altri 5 modi x dirlo!) ad es:
" va mia a tirà a man di rampein chin piasan mia"
non tirar fuori rampini ( i ferri ricurvi per smuovere il carbone nelle stufe economiche a legna) che non mi piacciono
"l'è tònda me un quarel"
è rotonda come un mattone = cosa o persona nel posto + sbagliato nel momento + sbagliato
" vagla a cùntà a Vigul"
valla a raccontare a Vigolo (paese in provincia ) = raccontala a qualcun altro
" te me 'na galeina ch'la va fa via"
sei come una gallina che fa a fare ( l'uovo) via (dal nido) = hai commesso uno sbaglio madornale
" cat gnes un cancar a te et'ta bat-za"
venisse un cancro a te e a chi ti ha battezzato = è uno dei saluti + popolari tra piacentini del sasso (cioè veraci) insieme ad un altro
ancora più usato
" malat'te e tò mèr" maledetto tu e tua madre
"l'è mel rùd ad nimal, al fa ne ben ne mal" usato + sul confine pavese
è come lo sterco del maiale non fa ne bene ne male = persona poco significativa (lo sterco del maiale chiamato anche "gogla" non è adatto alla concimazione dei campi ma non fa male al campo stesso )
saluti, Mauro
" la végna béla senza lavéla" ovvero:
viene bella senza lavarla = cosa accaduta tra capo e piedi non voluta ma neanche impossibile da risolvere
" s'on in ti péi"
sono nei pali = mi hanno messo in mezzo, situazione assai scomoda
" sgionfa mia un cumòi "
non gonfiare un comune = non assillare un comune intero ergo non rompere i maroni (ci sono almeno altri 5 modi x dirlo!) ad es:
" va mia a tirà a man di rampein chin piasan mia"
non tirar fuori rampini ( i ferri ricurvi per smuovere il carbone nelle stufe economiche a legna) che non mi piacciono
"l'è tònda me un quarel"
è rotonda come un mattone = cosa o persona nel posto + sbagliato nel momento + sbagliato
" vagla a cùntà a Vigul"
valla a raccontare a Vigolo (paese in provincia ) = raccontala a qualcun altro
" te me 'na galeina ch'la va fa via"
sei come una gallina che fa a fare ( l'uovo) via (dal nido) = hai commesso uno sbaglio madornale
" cat gnes un cancar a te et'ta bat-za"
venisse un cancro a te e a chi ti ha battezzato = è uno dei saluti + popolari tra piacentini del sasso (cioè veraci) insieme ad un altro
ancora più usato
" malat'te e tò mèr" maledetto tu e tua madre
"l'è mel rùd ad nimal, al fa ne ben ne mal" usato + sul confine pavese
è come lo sterco del maiale non fa ne bene ne male = persona poco significativa (lo sterco del maiale chiamato anche "gogla" non è adatto alla concimazione dei campi ma non fa male al campo stesso )
saluti, Mauro
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste.” M.L.King
Che bello questo topic
Allora proverbi Livornesi, naturalmente ho dovuto fare una scelta perchè la maggior parte sono un pò ehm volgari....
Chi un cià vaìni un'abbi voglie
Cinque e cinque pane e torta
La bella dalle lunghe ciglia: tutti la vogliono e nessuno la piglia
Ogni testa dura trova 'r su' scoglio
Senza lìlleri, 'un si làllera
'Un ti mette' 'n cammino se la bocca 'un sa di vino
Un ciànno mia cresciuti a bucce di coomero
oglia di lavora' sartami addosso, ma fammi lavora' meno 'e posso
Allora proverbi Livornesi, naturalmente ho dovuto fare una scelta perchè la maggior parte sono un pò ehm volgari....
Chi un cià vaìni un'abbi voglie
Cinque e cinque pane e torta
La bella dalle lunghe ciglia: tutti la vogliono e nessuno la piglia
Ogni testa dura trova 'r su' scoglio
Senza lìlleri, 'un si làllera
'Un ti mette' 'n cammino se la bocca 'un sa di vino
Un ciànno mia cresciuti a bucce di coomero
oglia di lavora' sartami addosso, ma fammi lavora' meno 'e posso
Un po' in ritardo
Abruzzesi:
Daje e daje la cipolle divende aje.
Dagli e dagli la cipolla diventa aglio.
A perseverare qualcosa si ottiene
Avoje a ciufulià se ll'asine nin vvò' 'bbeve!
Hai voglia di fischiare se l'asino non vuole bere
È inutile tentare di convicere gli stolti
All' ùteme s'arecònde le pècure
All'ultimo si ricontano le pecore
Le chiacchiere se le port lu vend, li maccarùn abbott' la panze.
Le chiacchiere se le porta il vento, i maccheroni riempiono la pancia.
Stà bbòn Rocc, stà bbòn tutt la Ròcc.
Sta bene Rocco sta bene tutta la Rocca (che è un paese)
Riferito a persone egoiste
Abruzzesi:
Daje e daje la cipolle divende aje.
Dagli e dagli la cipolla diventa aglio.
A perseverare qualcosa si ottiene
Avoje a ciufulià se ll'asine nin vvò' 'bbeve!
Hai voglia di fischiare se l'asino non vuole bere
È inutile tentare di convicere gli stolti
All' ùteme s'arecònde le pècure
All'ultimo si ricontano le pecore
Le chiacchiere se le port lu vend, li maccarùn abbott' la panze.
Le chiacchiere se le porta il vento, i maccheroni riempiono la pancia.
Stà bbòn Rocc, stà bbòn tutt la Ròcc.
Sta bene Rocco sta bene tutta la Rocca (che è un paese)
Riferito a persone egoiste
Roberta
dubito... ergo sum
dubito... ergo sum
ce ne metto un po' di marchigiani:
Le bott del vin bon e i omm brèvi fnischn prest
Le botti di vino buono e gli uomini bravi finiscon presto
Chi magna e non invita se strusassa ogni molica
Chi mangia e non invita, possa strozzarsi a ogni mollica
Quel ch' s' fa d' nott, s'arsà de giorn
Quello che si è fatto di notte si risà di giorno
Chi più sporca la fa, divien priore
(direi che è molto attuale...)
Quant l'ost è tla porta, è segn ch'el vin è trist
Quando l'oste sta sulla porta è segno che il suo vino è cattivo
Chi en s' cuntenta kl'onest, perd el manich e el canestr
Chi non si contenta dell'onesto perde il manico e il canestro
Chi è bell è permalos, chi è brutt è disptos
Chi è bello è permaloso, chi è brutto è dispettoso
Le bott del vin bon e i omm brèvi fnischn prest
Le botti di vino buono e gli uomini bravi finiscon presto
Chi magna e non invita se strusassa ogni molica
Chi mangia e non invita, possa strozzarsi a ogni mollica
Quel ch' s' fa d' nott, s'arsà de giorn
Quello che si è fatto di notte si risà di giorno
Chi più sporca la fa, divien priore
(direi che è molto attuale...)
Quant l'ost è tla porta, è segn ch'el vin è trist
Quando l'oste sta sulla porta è segno che il suo vino è cattivo
Chi en s' cuntenta kl'onest, perd el manich e el canestr
Chi non si contenta dell'onesto perde il manico e il canestro
Chi è bell è permalos, chi è brutt è disptos
Chi è bello è permaloso, chi è brutto è dispettoso
Vi comunico che è stato stampato un libricino con la raccolta dei proverbi! E' stato venduto ad offerta libera nel weekend scorso durante la festa di fine anno scolastico; il ricavato è stato donato ad una scuola nel Burkina Faso
L'istituto ha avuto una spendida idea , è stata una sorpresa anche per me!! (hanno voluto mantenere il top secret fino all'ultimo!)
Non mi resta che ringraziarvi tutte
L'istituto ha avuto una spendida idea , è stata una sorpresa anche per me!! (hanno voluto mantenere il top secret fino all'ultimo!)
Non mi resta che ringraziarvi tutte
ruby ha scritto:Vi comunico che è stato stampato un libricino con la raccolta dei proverbi! E' stato venduto ad offerta libera nel weekend scorso durante la festa di fine anno scolastico; il ricavato è stato donato ad una scuola nel Burkina Faso
L'istituto ha avuto una spendida idea , è stata una sorpresa anche per me!! (hanno voluto mantenere il top secret fino all'ultimo!)
Non mi resta che ringraziarvi tutte
"Dove le parole finiscono, inizia la musica."