Scusate il titolo del post ma sono letteralmente fusa,le mie sovrastrutture sono allo sbando. Dunque..sono tornata Almeno per ora.. Sto facendo esami di specializzazione e la cosa,oltre a crearmi infinita stanchezza e stress, ha sollevato in me questo quesito amletico: meglio anestesia e rianimazione o psichiatria? Sono entrata a medicina con il sogno di fare la psichiatra ma poi.. il reparto el policlinico della mia città mi ha delusa moltissimo. Così,un pò per passione un pò per necessità, sono "sbarcata" ad anestesia.. Non ho santi in paradiso,solo la mia preparazione, e in questa scuola ci sono tanti posti.. Inoltre questa specialità offre ottime possibilità di impiego e non posso non tenerne conto.. Cmq il caso ha voluto che, al momento di presentare la domanda per il concorso, venissi a sapere che in psichiatria non c'erano nè interni nè tesisti così mi sono detta: tento! e' una possibilità in più,qualora ad anestesia dovessi murare le prove e restare fuori! Adesso nelle graduatorie parziali (curriculum + prima prova!) sono prima in entrambe le specialità Dovrei gioire ed invece sono in crisi..che fare? la 2prova di anestesia è andata bene,anche se non so ancora il risultato(lo saprò lunedì), quella di psichiatria sarà lunedì.. insomma,oltre ad essere fusa per lo studio mi sento in bilico.. Può sembrarvi banale..ma sto scegliendo della mia vita.. non faccio che pensarci..
oddio sono veramente due ambiti diversissimi...
io avevo sentito dire che gli anestesisti sono richiestissimi, e di questi tempi penso sia opportuno tenerlo in considerazione (ammesso che ancora sia così).
E psichiatria di contro è un ambito in cui hai a che fare col dolore vero psichico, quindi o si ha una grandissima passione oppure non so se si regge...
Scusa se non scrivo in modo organico, ma butto lì solo poche idee e confuse!
Grazie mille per la celerità..allora.il discorso è un pò articolato..Come ho già scritto mi ero iscritta a medicina inseguendo il sogno della psichiatria,mi è sempre piaciuta, mi affascinava e mi affascina moltissimo, in qualche modo credo anche di esserne "portata". Ma come spesso accade in questo ambiente professori poco motivati e assolutamente menefreghisti hanno compromesso la qualità della scuola screditandola.. Ho frequentato il reparto quel poco che basta per capire che lì dentro ad uscire di testa sarei stata io,troppe cose strorte! Così ho cominciato a considerare altre possibilità.. dermatologia(altra mia passione..ma completamente fuori dalla mia portata,un solo posto,probabilmente già intestato per nascita.. a buon intenditor..) cardiologia(manco a dirlo) infine anestesia. ci sono arrivata prima con la testa( tanti posti, si lavora bene,ottimo reparto, ottima scuola) poi,pian piano,mi sono appassionata. E' medicina a 360 gradi, assistenza del pz 100%, a metà tra medicina interna, neurologia e cardiologia, i professori mi hanno accolta a braccia aperte pur non avendo un cognome altisonante, sulla SOLA base del mio curriculum. Ma oltre ad amare questa scuola ho anche imparato ad odiarla..Per il carico di lavoro massacrante (non certo orari di ambulatorio,turni estenuanti), lo stress elevatissimo( si gestiscono interventi chirurgici ed emergenze con turni alternati,un giorno sala operatoria,un giorno rianimazione,un giorno pronto soccorso)e soprattutto per il carico "emotivo e psicologico". E qui torniamo a psichiatria,perchè questo è l'unico filo comune.. Osservando razionalmente dal di fuori le mie scelte mi accorgo di aver "selezionato" 2 cose assolutamente devastanti sotto il profilo emotivo.. e non so spiegarmelo..(o almeno..sono certa ci sia un nesso ma ho paura a trovarlo!) Non sto a dirvi i primi mesi, in che condizioni tornavo dalla rianimazione..i pianti.. Ma sto cercando di imparare a gestire la mia emotività,devo imparare a farlo. Ho paura,moltissima paura di non essere all'altezza.. i pazienti, i parenti.. Scusate la confusione, vorrei poter trattare un argomento per volta ma dentro me ho sentimenti contrastanti che fanno a pugni tra loro.. Forse sono solo stressatissima, vorrei fosse già lunedì, vorrei poter staccare un pò..
I motivi che ti spingono ad anestesia mi sembrano molto validi, e non ci sono per psichiatria. Invece il disagio emotivo ce l'hai per entrambe le scelte.
Sai, non credo si sia un ramo della medicina che ne sia esente, perchè la medicina si occupa di malati e dove ci sono malati c'è dolore.
Mi sbaglierò, ma penso che lo strazio che senti sia proprio di ogni medico che inizia a lavorare davvero a contatto con la gente. Poco alla volta si impara a gestirlo. I medici davvero bravi imparano a proteggersi mantenendo al contempo un atteggiamento umano ed empatico con pazienti e parenti dei pazienti.
(e adesso ti faccio anche io i complimenti per essere stata così brava, prima cafonamente mi sono dimenticata!! )
secondo Barbara ha ragione: è il conflitto interiore di ogni medico! per questo uno dovrebbe intraprendere questa strada solo se è davvero motivato. tu la motivazione ce l'hai, quindi hai anche la possibilità di superare questa fase
per quello che riguarda la scelta della specialità, non mi è chiara una cosa: perchè psichiatria?
L 'impatto emotivo è forte in entrambi gli ambiti,forse leggermente superiore in anestesia e rianimazione.Se il maggiore o minore impatto emotivo rappresenta una discriminante,devi scegliere quello che a te sembra più sopportabile,non è un' aspetto da sottovalutare assolutamente perchè come hai detto tu ,ne va del tuo futturo.Io credo che se hai la possibilità devi seguire il tuo primo "amore",non fare caso all'ambiente che stai frequentando adesso non è detto che rimanga sempre tale o che tu debba sempre restare lì.Una volta laureata e specializzata avrai sicuramente anche altre possibilità e potrai cercare un ambiente di lavoro che ti gratifica di più.Per fortuna hai comunque ancora un po' di tempo per pensare e fare maggiore chiarezza intanto che fai i test per entrambe le strade.Ti mando un che non fa mai male.
io sceglierei anestesia...psichiatria rischi di morire di fame o di essere uccisa (lo raccontava un'amica psichiatra che ha rischiato di essere uccisa...o meglio,lei è stata minacciata...per uccidere lei ci vuole rambo)
Quoto Barbara, e quoto divinity:
l'anestesia ti dà una bellissima apertura verso un ramo della medicina che è attualmente totalmente trascurato dalla medicina italiana, che è la medicina del dolore, ovvero la branca medica che aiuta le persone che soffrono di dolori acuti e cronici a soffrire meno. Che ridà ai malati sollievo da dolori altrimenti incancellabili. Nei paesi nordici la medicina del dolore è molto più avanti che da noi (in Olanda, Danimarca e Scandinavia).
In Italia purtroppo la medicina del dolore è stata grandemente trascurata perchè, intrisi come siamo di cattolicesimo, ci hanno inculcato che soffrirenobilita e regala un posto in paradiso...
Invece soffrire distrugge, non solo: umilia e annienta l'essere umano.
In bocca al lupo!
anch'io voto per anestesia
io poi approfondirei anche i rami della medicina non tradizionale (come l'agopuntura) che affrontano in modo diverso questo argomento
Il dolore di cui parli è comune un pò a tutte le categorie sanitarie... Io faccio il tecnico di radiologia e ti assicuro che anche nel mio settore se ne vedono di cose che ti lasciano il segno...
Come molti ti hanno detto l'anestesista è un ottima soluzione, ti appassiona, ti trattano bene, ti darà lavoro praticamente assicurato, potrai (spero, non so come funzioni) impegnarti nel sviluppare (almeno dove lavorerai) una adeguata terapia del dolore... Che stupidamente la nostra "cultura religiosa" ostacola... visto che con un adeguata terapia del dolore iniziata in tempi giusti si ridurrebbe notevolmente il dolore che è il maggior responsabile dei desideri di eutanasia delle persone malate..Ma questa è un polemica che non c'entra con la tua soluzione...
Psichiatri ti piace è vero, ma lì da te non ti piace il reparto etc quindi le cose sono due: o provi da un altra parte psichiatria, oppure non puoi certo lavorare in un posto che già di per se, per la natura del lavoro proprio, è mentalmente ed emotivamente impegnativo, ed inoltre è pieno di persone che non ti piacciono o che lavorano male...
Eppure abbiamo cosi' bisogno di rinnovare la nostra psichiatria... Dopo Basaglia, il vuoto o quasi.
Se per te e' davvero una passione grande, guarda l'orizzonte e buttati!
riky ha scritto:Quoto Barbara, e quoto divinity:
l'anestesia ti dà una bellissima apertura verso un ramo della medicina che è attualmente totalmente trascurato dalla medicina italiana, che è la medicina del dolore, ovvero la branca medica che aiuta le persone che soffrono di dolori acuti e cronici a soffrire meno. Che ridà ai malati sollievo da dolori altrimenti incancellabili. Nei paesi nordici la medicina del dolore è molto più avanti che da noi (in Olanda, Danimarca e Scandinavia).
In Italia purtroppo la medicina del dolore è stata grandemente trascurata perchè, intrisi come siamo di cattolicesimo, ci hanno inculcato che soffrirenobilita e regala un posto in paradiso...
Invece soffrire distrugge, non solo: umilia e annienta l'essere umano.
In bocca al lupo!
Quoto appieno...
La persona che ho stimato di più in questi ultimi anni era la dottoressina gentile che metteva i cerotti antidolorifici alla mamma..
Arrivava con la sua valigetta, il suo sorriso, la sua gentilezza..e alleviava il dolore, permettendo a mia mamma di sorridere ancora.
Vadano a quel paese quelli che dicono che il dolore è una "prova cui Dio ci sottopone".
Anestesia= annientare il dolore...il dolore è sofferenza
...e c'è bisogno di persone che annientino il dolore!
....concordo pienamente con quanto detto da divinity e riky....
.... il dolore è terribile per chi lo prova e straziante per chi assiste il proprio caro.....ben vengano persone che annientino il dolore!!!
riky ha scritto:Quoto Barbara, e quoto divinity:
l'anestesia ti dà una bellissima apertura verso un ramo della medicina che è attualmente totalmente trascurato dalla medicina italiana, che è la medicina del dolore, ovvero la branca medica che aiuta le persone che soffrono di dolori acuti e cronici a soffrire meno. Che ridà ai malati sollievo da dolori altrimenti incancellabili. Nei paesi nordici la medicina del dolore è molto più avanti che da noi (in Olanda, Danimarca e Scandinavia).
In Italia purtroppo la medicina del dolore è stata grandemente trascurata perchè, intrisi come siamo di cattolicesimo, ci hanno inculcato che soffrirenobilita e regala un posto in paradiso...
Invece soffrire distrugge, non solo: umilia e annienta l'essere umano.
In bocca al lupo!
Quoto appieno...
La persona che ho stimato di più in questi ultimi anni era la dottoressina gentile che metteva i cerotti antidolorifici alla mamma..
Arrivava con la sua valigetta, il suo sorriso, la sua gentilezza..e alleviava il dolore, permettendo a mia mamma di sorridere ancora.
Vadano a quel paese quelli che dicono che il dolore è una "prova cui Dio ci sottopone".
Anestesia= annientare il dolore...il dolore è sofferenza
...e c'è bisogno di persone che annientino il dolore!
Ringrazierò sempre il dottore che con la sua professionalità ed il suo cuore
ha fatto si che il mio amore si addormentasse per sempre serenamente
il 4 maggio 2007
Grazie infinite di tutti i consigli che affettuosamente mi avete dato, li ho apprezzati tantissimo e mi trovo vicinissima alle vostre posizioni. E vi comunico la meravigliosa notizia appresa giusto stamattina: sarò un'anestesista!!!! (prima ancora una volta ) Che Dio mi aiuti!Un abbraccio fortissimo a tutte!!