Cosmetici Bakel: qualcuno ne sa qualcosa??

Vuoi dare o ricevere un consiglio su cosa spalmarti? Vuoi discutere su ingredienti particolari, nuovi ritrovati, ecofurbate vere o presunte? Vuoi parlare di certificazioni o discutere/segnalare un articolo/video cartaceo o telematico? Posta qui.

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Vecchia Zia
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Messaggio da Vecchia Zia »

Mi chiedo chi sia così idiota da prendere una crema a quel prezzo considerato che se esistesse davvero un cosmetico in grado di ringiovanire non ci sarebbero in giro tante vecchie ricche rugose.... :roll:
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verdespirito
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Messaggio da verdespirito »

ho letto gli inci di questi prodotti...sono senza parole.
nemmeno il mio primo spignatto era così elementare! :P come fanno a mettere acqua e jaluronico senza conservante?? :shock: hanno un pao di due giorni??

un fluido fatto di prunus amygdalus dulcis oil, tocopheryl acetate, retinyl palmitate silica venduto a 150 euro è roba da galera. credo che le nostre spignattatrici esperte dovrebbero protestare :evil: :evil:


glycerin, natto gum, panthenol: glicerina 2 euro in ferramenta, natto gum non so bene cosa sia, ma sarà una gomma tipo la xantana o la guar di AZ, il pantenolo lo compri da vernile o in un sito buono di spignatto.

io adesso gli scrivo :twisted:
«Una donna divertente è come un posto pericoloso: si rischia di restare imprigionati senza rendersene conto».
(Marcela Serrano, L'albergo delle donne tristi)
cabiria979
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Messaggio da cabiria979 »

è chiaramente un caso di cosmetico-bufala...
anche se io lo vedo al limite della truffa..
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verdespirito
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Messaggio da verdespirito »

care spalmine, come vi avevo detto, ho scritto alla berkel e la dott.ssa Gregoris mi ha risposto subitissimo :)

vi copo qui alcuni pezzi della mia mail

Spett.le Bakel,
in questi giorni ho letto moltissime recensioni positive dei vostri prodotti,
alcune delle quali accompagnate da interviste ai formulatori. Incuriosita dal fatto che la vostra azienda abbia scelto di realizzare prodotti "bio", ma non per questo meno preziosi, ho letto gli INCI che ho trovato sul sito e non nego di essere rimasta piuttosto colpita.
Vi scrivo questa mail per esprimere le mie considerazioni perché, sono
sincera, mi sento un po' presa in giro. L'Inci di jaluronic presenta soltanto
acqua e sodio ialuronato. Perfetto, l'acido ialuronico è una sostanza
eccellente per la pelle, ma come avete pensato di conservarlo se dite di non mettere i conservanti? Io se realizzo un fluido di questo genere non posso non mettere conservanti, altrimenti il mio bel flacone viene divorato dai batteri.
Così, se decido di tenerlo fuori dal frigo e di farlo durare più a lungo, ci
metto la mia bella miscela di potassio sorbato e sodio benzoato. Voi non
mettete nulla. Perchè?
Inoltre, far pagare 150 euro una miscela di olio di mandorle, vitamina E e
vitamina A mi sembra una follia. Sicuramente le materie prime usate saranno di ottima qualità, il packaging e le attività di marketing anche, ma più passano gli anni più convinco che prodotti del genere (immagino ottimi, quelli che mi faccio da sola con le stesse sostanze fanno benissimo per la pelle) siano realizzati solo per le persone che non hanno alcuna consapevolezza di ciò che consumano.
Io vedo questa come l'ennesima "bio-truffa". Nulla di male nel vendere i
propri prodotti a questi prezzi (evidentemente c'è qualcuno che li compra), ottima l'assenza di petrolati, siliconi&, ma mi auguro davvero che i consumatori imparino a leggere molto bene le etichette di ciò che comprano per evitare di buttarsi nella moda del momento senza alcuna capacità di giudizio.
Cordiali saluti


ecco la sua risposta

Gent.le Sign.ra XXXX,

la ringrazio per averci contattato, anche se ovviamente ciò che ha scritto non posso condividerlo.

Le interviste che ha letto sono state fatte a me che sono la persona che ha tecnicamente studiato e formulato i prodotti .

Innanzitutto non mi è chiaro che cosa intenda per “BIO”,direi che non è corretto definire la linea BAKEL come una linea “BIO”, se con questo termine intende indicare gli ingredienti organici,( solo alcuni ingredienti esistono in versione “BIO” con tanto di certificazioni), ma direi che non è il caso di tutti i nostri ingredienti. Se invece per “BIO” intendesse biodegradabili, in questo caso la definizione è giusta.

Riguardo allo JALURONIC, lei sostiene come punto di partenza che l’acido ialuronico è un’ottima sostanze per la pelle. Non sono completamente d’accordo con questa sua affermazione e direi che l’affermazione giusta è :“dipende dal tipo di acido ialuronico”. Infatti esiste un’ampia documentazione scientifica che dimostra che alcuni tipi di acido ialuronico(i più comuni e i più utilizzati in commercio),hanno un effetto disidratante sull’epidermide. Ciò dipende innanzitutto (ma non solo) dalla dimensione molecolare (dimensioni che possono variare da 2.000 a 20.000 Dalton). Le molecole più grandi rimangono in superficie ed, essendo igroscopiche, richiamano acqua dall’epidermide stessa disidratandola, questo riguarda il 90% degli acidi jaluronici commercializzati, anche se praticamente nessun consumatore è a conoscenza di questo. Prima di arrivare a questo acido ialuronico, ho provato tutto ciò che esisteva in commercio in Italia, e se un giorno mi verrà a trovare le farò vedere i risultati dei test di efficacia (fatti da Istituti pubblici ma anche privati) dei principali tipi di jaluronici commercializzati nel nostro paese dai vari fornitori di materie prime. Le assicuro che sono molto interessanti.

Il prezzo comunque di questa materia prima, a seconda della qualità (purezza,dimensione molecolare e origine) può variare del 3.000/4.000%. Inoltre con la dicitura SODIUM HYALURONATE per la nostra legislazione si può indicare sia la soluzione acquosa all’1% sia la materia prima in purezza (che è quella utilizzata da BAKEL). Alcune case indicano di aver utilizzato percentuali assurde di acido ialuronico (30% dichiarato), senza specificare che si tratta della soluzione acquosa all’1%.

Il nostro JALURONIC è attualmente utilizzato presso il Policlinico Universitario, su pazienti sottoposte ad interventi di chirurgia plastica, su persone che non tollerano nessun tipo di cosmetico e nei prossimi mesi, in collaborazione con l’Università Statale di Udine, partirà anche una sperimentazione su soggetti ustionati. Le assicuro che se ci fosse anche solo l’ombra di una contaminazione batterica, ciò non sarebbe possibile(non sarebbe possibile neppure se ci inserissi del sodio benzoato, come vorrebbe fare lei). Inoltre abbiamo fatto 5 volte il challenge test per questo prodotto, prima di riuscire a trovare il procedimento e la materia prima giusta (se viene a trovarmi glieli mostro). Ho collaborato io, un biologo, un altro chimico, un’azienda tecnologicamente all’avanguardia, un laboratorio di microbiologia, l’Università di Udine e di Pavia, 4 dermatologi e un Professore di Chirurgia Plastica.

Ha ragione quando afferma che se provasse a riprodurre lo stesso prodotto in casa, (ma anche in un piccolo laboratorio), non ci riuscirebbe e il prodotto si contaminerebbe. Oltre alle nostre materie prime (che lei sicuramente non può tecnicamente avere mai acquistato), il processo industriale utilizzato da BAKEL è molto complesso, costoso e richiede processi di sterilizzazioni, condizioni controllate di temperatura e pressione per l’aria e per l’acqua, e altro (che per ragioni di brevetti non le posso ancora svelare).

Il nostro packaging è stato scelto non solo per ragioni estetiche, ma anche tecniche ed è dotato di un meccanismo per poter acquistare in futuro solo il refill, questo permetterà un notevole abbassamento dei costi per un eventuale secondo acquisto, ma anche per una salvaguardia dell’ambiente (non avrà scatola, foglietto illustrativo, collare d’argento, pompa e contenitore esterno che verranno riciclati a tempo indeterminato). Oggi purtroppo non possiamo ancora mettere in commercio solo il refill, perché dovremmo affrontare una nuova produzione e non abbiamo ancora i fondi per poterlo fare.

Inoltre il prezzo di vendita non dipende, come forse saprà solo da questo, ma da alcuni passaggi obbligatori per poter effettuare una distribuzione internazionale. Noi vendiamo ad un distributore, il distributore vende al punto vendita, il punto vendita vende al consumatore. L’azienda, il distributore e il punto vendita hanno dei costi di gestione e delle persone da stipendiare e ovviamente perché un’attività abbia senso deve anche guadagnare. Infine i costi che ha dimenticato sono i costi della ricerca e della sperimentazione che per noi sono davvero ingenti. Inoltre per la legge sull’antitrust, le aziende produttrici, non possono imporre un prezzo al pubblico e quindi non posso controllare il prezzo di vendita, posso solo consigliare un prezzo, che oltretutto non è quello da lei indicato.

Mi ha molto infastidito che si rivolga a noi parlando di “BIOTRUFFA”,e prima di ripetere questo tipo di affermazioni, la invito calorosamente a venirci a trovare di persona, sarò più che felice di farle vedere ciò che ha giudicato senza conoscere.

Non so quale sia il suo background, anche se il termine che ha usato “spignattatrice” mi fa’ pensare che appartenga all’ “Angolo di Lola” o a “Saicosatispalmi” e, se così fosse, la ringrazio per essersi rivolta a me direttamente prima di scrivere on-line, (e questo l’ho davvero apprezzato), e di danneggiare un’azienda che da’ dei posti di lavoro e che in questo momento fa dei grandi sacrifici per portare avanti un progetto sul quale si è speso forse troppo per la qualità e troppo poco per il marketing.

Per sua conoscenza infine sappia che BAKEL non ha mai speso per pubblicità o marketing (non ce lo possiamo permettere), le interviste e tutto ciò che può leggere è frutto di giornalisti che hanno per mia fortuna apprezzato il nostro lavoro e incuriositi ci sono venuti a trovare.

Le invidio la sua sicurezza nella capacità di giudizio, quella che afferma non avrebbero i consumatori nell’acquistare BAKEL, io non ce l’ho, e giudico molto poco il lavoro degli altri soprattutto quando non lo conosco.

Sinceramente mi auguro di avere il successo che lei non mi augura, anche perché se piccole aziende come la mia non sopravvivono( e non è facile sopravvivere alla concorrenza di multinazionali che ci tempestano di pubblicità dalla mattina alla sera), il destino del mondo cosmetico è di finire nelle mani di poche multinazionali che non ci daranno più la possibilità di scegliere.

Concludo, non rispondendo ai suoi altri giudizi (VIT-EA ) perché il discorso sarebbe nuovamente troppo lungo e complesso, ma le rinnovo il mio invito a venirci a trovare, forse capirà meglio ciò di cui ha parlato e magari cambierebbe anche idea … non si sa mai!



risposta mia

Gentile dott.ssa Gregoris,

la ringrazio moltissimo per la risposta che mi ha piacevolmente stupito, dal momento che non succede quasi mai che un consumatore riceva attenzione da parte di un produttore.

Mi scuso se i toni della mia precedente mail sono stati, diciamo così, contaminati dall'aspetto emotivo, ma ogni giorno vedo così tante menzogne da parte di chi produce e così poca attenzione da parte del consumatore che sono diventata completamente diffidente nei confronti di chiunque faccia passare messaggi relativi ad una presunta eccezionale qualità di un prodotto senza specificare le cose che lei, molto chiaramente, mi ha scritto.

Ho una laurea in tutt'altro campo rispetto alla chimica, alla biologia o al settore farmaceutico, perciò non sono assolutamente in grado di giudicare nessuna scelta che lei ha compiuto e compie per garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti. Ciò che ho scritto mi vede nei panni di una consumatrice, sicuramente attenta a ciò che compra, sicuramente decisa ad informarsi prima di scegliere un prodotto invece di un altro, attenta all’ambiente e alle cose che decido di utilizzare per lavarmi, per idratare la pelle o truccarmi.

Mi ha incuriosito la vostra azienda proprio perché non utilizza – almeno per questa linea, se ci sono altri prodotti io non li conosco – petrolati, siliconi e riduce al minimo l’uso di emulsionanti &.

La mia domanda sui conservanti – come potrà immaginare – è nata dal fatto che TUTTO ciò che ho comprato finora, affinché non si trasformasse in muffa, conteneva conservanti, più o meno “ecobio”, cioè il più possibile compatibili con l’ambiente che ci circonda e con la pelle. Scoprire un prodotto senza conservanti mi ha portato a credere che in realtà non fosse proprio vero o che comunque la sostanza attiva, l’acido jaluronico in questo caso, avesse subito delle trasformazioni tali da non essere attaccato dai batteri. Se non ho capito male è stata proprio quest’ultima la scelta che avete effettuato.

Se avete raggiunto questo risultato sono sicura che riceverete il giusto apprezzamento.

Non ho nessuna intenzione di danneggiare la vostra azienda, come potrei farlo? Non credo che un giudizio espresso da me possa influenzare l’opinione degli altri. Giudizio espresso sicuramente in toni non proprio entusiastici ma non per questo immune da revisioni. Cambiare opinione è sicuramente indice di riflessione e maturità, perciò sono assolutamente ben disposta ad informarmi il più possibile anche sulla vostra attività di ricerca.

Ha ragione, leggo il forum saicosatispalmi e la mia e-mail è stata il frutto di una brevissima discussione svolta proprio lì. Siccome preferisco parlare con il diretto interessato invece di iniziare conversazioni autoreferenziali le ho scritto e non ho riportato il contenuto della mia mail sul forum.

I costi che ho citato, li ho trovati all’interno di un articolo che conteneva anche una sua intervista. In questo momento non riesco a risalire all’indirizzo web della fonte perché sto utilizzando un pc diverso, ma se non corrispondono a verità le consiglio di rettificare, per quanto è possibile, queste affermazioni.


Sarebbe molto interessante visitare i vostri laboratori e la ringrazio moltissimo dell’invito. Anche questo gesto è senza dubbio un segnale di disponibilità raro, ma temo che abbandonare il frullatore e i becher a bagnomaria per vedere veri laboratori potrebbe scatenare in me un certo senso di inferiorità ;-)

Le chiedo – mi è d’obbligo farlo, visto che appartengo ad una community che è molto attenta alle questioni cosmetiche e ambientali – di poter riportare sul forum le parti riguardanti la qualità delle materie prime, escludendo altri riferimenti alla nostra conversazione. Credo sia importante far conoscere gli standard di qualità che utilizzate, non pensa?

Cordiali saluti

Elena


risposta sua

Gent.le Dott.ssa XXXX,

può ovviamente riportare i contenuti della nostra conversazione sul forum.

Grazie per la sua mail è stato un interessante scambio di opinioni, e non si dimentichi di venirci a trovare se un giorno dovesse trovarsi a Udine, vedrà che non le farò comunque passare la voglia di “spignattare”!

Cordiali saluti



che dire? sicuramente è stato un interessante scambio di opinioni, poi è vero che io non posso assolutamente giudicare la qualità di un acido invece che un altro, tantomeno non so se esistono procedimenti tali da consentire di non utilizzare conservanti. La questione dello jaluronico che può provocare disidratazione mi giugno nuova ma non ho gli strumenti per confutare cio che mi ha scritto, perciò taccio in attesa di saperne un po' di più.
«Una donna divertente è come un posto pericoloso: si rischia di restare imprigionati senza rendersene conto».
(Marcela Serrano, L'albergo delle donne tristi)
Bradipa
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Iscritto il: martedì 15 aprile, 2008 22:02

Messaggio da Bradipa »

A me sembra comunque un'esagerazione...
io faccio una distinzione molto semplice: i cosmetici e la chirurgia estetica....
a 50 anni mi darò creme, mi farò scrub, mi farò le maschere e mi darò gli olietti antiage ma se vorrò un determinato risultato mi farò un lifting chirurgico....ai miracoli in tubetto non ci credo....che tutte le aziende usino jaluronico pessimo o addirittura disidratante non ci posso credere e non posso nemmeno credere che solo loro usino questo preziosissimo jaluronico unico al mondo....ti dico sinceramente che se fossi stata io a dover produrre quei prodotti avrei calcolato bene i costi che sarebbero finiti sull'etichetta del prezzo e non ne avrei fatto di nulla....
Lei stessa è 'pessimista' nel senso che dice che non sa se sopravviverà vista la grande concorrenza, bhè se avesse fatto dei buoni cosmetici senza schifezze, ben formulati a prezzi umani forse avrebbe avuto più chance....
Ammiro molto il suo coraggio e la sua integrità nel portare avanti il progetto (addirittura senza pubblicità perchè non se la possono permettere -domanda- aspettano che il passaparola gli porti clienti? è inverosimile che non faranno pubblicità) ma trovo che quel prezzo, peraltro motivato di sicuro da tutte le cose dette, sia una cifra assurda visto che in ogni caso resta una crema e non una cosa fondamentale alla vita di tutti i giorni....
Non so se mi sono espressa in Itagliano correggiuto ma spero abbiate capito il concetto... :)
cabiria979
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Messaggio da cabiria979 »

non mi convince.. passi per l'acido ialuronico, ma il resto dei prodotti? olio di mandorle venduto come se fosse oro? :?
Bradipa
Messaggi: 2503
Iscritto il: martedì 15 aprile, 2008 22:02

Messaggio da Bradipa »

bhè se vale lo stesso discorso sarà olio di mandorle rarissime e vitamine particolari che nessun altro trova... bhà....
cabiria979
Messaggi: 1446
Iscritto il: martedì 11 marzo, 2008 12:55

Messaggio da cabiria979 »

mandorle dolci del tibet e vitamina E estratta dal fegato dell'unicorno..
Bradipa
Messaggi: 2503
Iscritto il: martedì 15 aprile, 2008 22:02

Messaggio da Bradipa »

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Vecchia Zia
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Iscritto il: giovedì 04 ottobre, 2007 14:09

Messaggio da Vecchia Zia »

Onestamente me la rido pure io...
Con quella mail cosa vorrebbe dire? Che l'acido jaluronico fatto da Barbara disidrata perchè non costa 150 euro??? :shock:
Facile parlare di queste cose con una persona non esperta: chiunque abbia provato un prodotto commerciale con acido jaluronico si sarà di certo mezzo spellato, non per il tipo di acido ma perchè ce n'era uno 0,001% in mezzo a petrolati e siliconi (parlo per esperienza di mia madre che s'è davvero spellata).
Insomma, a me pare una presa per il QU...
Se poi è tutto vero, non ha comunque senso. Se, come si lascia intendere da certi accenni, è un prodotto che rigenera pure gli ustionati (cosa a cui non credo ma tant'è), non ha senso commercializzarlo come cosmetico.
Insomma, non mi convincerebbe manco se il prezzo fosse di un terzo!
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plesea
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 21:06

Messaggio da plesea »

Bradipa ha scritto: Ammiro molto il suo coraggio e la sua integrità nel portare avanti il progetto (addirittura senza pubblicità perchè non se la possono permettere -domanda- aspettano che il passaparola gli porti clienti? è inverosimile che non faranno pubblicità)
La forza dell'ecobio sta proprio nel passaparola e non nella pubblicità,la prova è il sito di Barbara che è in crescita grazie alle spalmine che parlano di lei e portano nuove adepte.
Non trascini consumatori consapevoli con la pubblicità, ma solo tramite le tue conoscenze e facendo vedere i risultati.
Punrtroppo i prezzi della cosmesi, come i prezzi della moda sono legati alla fascia di mercato a cui si vuole far riferimento. Vuoi che una signora che si veste da Prada si faccia tanti problemi a comprare una crema da 150 euro?Io non credo proprio.
Comunque devo dire che ha dato una risposta molto esaustiva,garbata e professionale. Almeno ogni tanto qualcuno è normale ;-)
adrianna
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Iscritto il: venerdì 11 gennaio, 2008 10:00

Messaggio da adrianna »

concordo con plesea...ha dato una risposta gentile, e molto articolata, che se non fuga i dubbi circa i costi del prodotto :? ( xò magari il loro target di riferimento è quello delle assidue-e danarose-clienti della chirurgia estetica ;) :roll: ) fa comunque pensare ad una persona competente e disponibile...
sono molto preoccupata per la fuga di cervelli...pensate che il mio è scappato senza nemmeno salutare!! :D
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ClaCla
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio, 2008 22:10

Messaggio da ClaCla »

adrianna ha scritto:preso da Beautè test ;)
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e credo che ne vendano anche abbastanza (così dice una mia amica profumiera :| )
mi sento svenire......
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*lizzy*
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Iscritto il: mercoledì 08 ottobre, 2008 18:32

Messaggio da *lizzy* »

beh a me ha colpito comunque la gentilezza di questa persona, alla fine c'è stata comunicazione e scambio.

rifletto anche sul fatto che la chirurgia estetica ha un ruolo fondamentale nei casi di ustioni gravi, incidenti et similia...


________fine ot_______





:P
come l'acqua scorro....e non ritorno..
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EternalSunshine
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Iscritto il: sabato 19 gennaio, 2013 16:30

Re: Cosmetici Bakel: qualcuno ne sa qualcosa??

Messaggio da EternalSunshine »

Olio struccante:

Oryza Sativa Bran Oil = Nutriente, antiossidante
Helianthus Annus Seed Oil = Nutriente, antiossidante
Avena Sativa Bran Extract = Nutriente, antiossidante
Retynil Palmitate (Vit. A) = Antiossidante, rinnovante
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"Riesco con un dito a toccare una nuvola anche se so che è lontana chilometri, ma mi piace essere all'altezza della mia fantasia." (Charles Monroe Schulz – Snoopy)
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