L'angolo del consumatore consapevole. Decrescita, consumo critico, boicottaggio, alimentazione, autoproduzione: tutto ciò che non riguarda la cosmesi e i detersivi!
E' l'ennesima verdura "strana" che scopro qui in Abruzzo
Copio dal web: Per la produzione delle zolle d'aglio si utilizzano le parti piu' tenere e succulente degli scapi fiorali.
Sono in vendita sotto aceto, ma io le ho trovate fresche! Tagliate a pezzetti e ripassate in padella sono ottime per condire i cereali e appunto in frittata.
Questa è l'unica immagine che ho trovato, le fa vedere sottaceto.
Parlando di scapo floreale si intende l'infiorescenza, che esce direttamente dal bulbo come le foglie allungate;
La foto di tomatina rappresenta l'intera pianta di un qualche genere di liliacea che non ha ancora prodotto lo scapo floreale.
In genere sono biennali: il primo anno fanno foglie e bulbo (cipolla, aglio, scalogno, porro ecc.) il secondo producono lo scapo floreale: un gambone con l'infiorescenza.
Comunque mi sembra un utilizzo molto interessante, non ne sapevo nulla, sono sempre sott'aceto? O si usano in altro modo? Avendo disseminato l'orto di aglio, l'argomento mi interessa
sì, con la parte più bassa (quella attaccata al fiore direi) appena bianca e un po' arrotondata, e poi a salire diventano conici come l'erba cipollina. Però l'erba cipollina è "cava" e sottile, questi sono pieni e più grossi di diametro.
barbara ha scritto:sì, con la parte più bassa (quella attaccata al fiore direi) appena bianca e un po' arrotondata, e poi a salire diventano conici come l'erba cipollina. Però l'erba cipollina è "cava" e sottile, questi sono pieni e più grossi di diametro.
l'ultima domanda
Le estremità erano entrambe tagliate? Oppure una delle due sembrava una terminazione "naturale"?