Oggi sono stata ad un incontro di cucina naturale, organizzato in Emporio.
Parlavano marito e moglie, lui cuoco di cucina naturale (da come parlava mi pare con tendenze macrobiotiche, anche per i testi di riferimento che ha citato).
E' stato comunque interessante, mi ha confermato cose che già pensavo.
Purtroppo non c'era molto tempo per approfondire, così non gli ho fatto una domanda epocale (gli astanti ringrazieranno dato che di domande ne ho fatte parecchie in ogni caso ).
E cioè: il pesce non va bene perchè è inquinatissimo.
Ok.
Poi però loro hanno accennato al fatto di usare molto le alghe.
Hanno detto di preferire cibi presenti sul territorio nazionale, e hanno fatto riferimento al mediterraneo come mare inquinatissimo. Sappiamo che è così.
Per le alghe dicono di aver fatto un'eccezione per il fatto che un tempo anche noi le mangiavamo ma ora non si usa più e quindi non si trovano.
Mi resta comunque il dubbio dell'inquinamento, che io sappia in bretagna e in giappone non è che ci siano queste acque meravigliose...
Mi chiedo, il pesce è inquinato e le alghe no? E com'è possibile ciò?
Qualcuno ne sa di più?
Voi usate le alghe?
alghe e inquinamento
alghe e inquinamento
Tutto per un'unica meraviglia.
- RaelDelMare
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- Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 12:42
Io le uso e mi piacciono anche
Però in effetti a questa cosa dell'inquinamento non avevo mai pensato
Mi devo informare
Però in effetti a questa cosa dell'inquinamento non avevo mai pensato
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Dalila
Recensioni makeuppose e varie http://raelmente.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Qui da noi le alghe locali si trovano ancora, le vendono pure i pescivendoli a volte, ma considerato che Castellammare "è" un porto, anzi è due porti, perché ora c'è pure quello turistico, non le compro manco morta.
Credo che il pesce dia più problemi delle alghe a causa del fenomeno del bioaccumulo. Non vorrei dire cacchiate immense, ma mi pare che su alcune confezioni di alghe della finestra sul cielo ci sia il bollino biologico, quindi magari sono "coltivate"? Come il pesce d'allevamento?
Boh!
Non so, forse il fatto è che il pesce accumula metalli pesanti, e le alghe no?
Credo che il pesce dia più problemi delle alghe a causa del fenomeno del bioaccumulo. Non vorrei dire cacchiate immense, ma mi pare che su alcune confezioni di alghe della finestra sul cielo ci sia il bollino biologico, quindi magari sono "coltivate"? Come il pesce d'allevamento?
Boh!
Non so, forse il fatto è che il pesce accumula metalli pesanti, e le alghe no?
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esatto...i pesci grandi bioaccumulano (per esempio) quantità rilevanti di metallo pesante purtroppo..in quanto il metallo pesante non riesce a degradarsi nell'organismo del pesce e così viene trasferito pari pari al pesce più grande, quando questo mangia il più piccolo..quindi mangiare pesci grandi (come tonni) è molto più rischioso di mangiarsi un pesce di taglia piccola..Vera ha scritto: Credo che il pesce dia più problemi delle alghe a causa del fenomeno del bioaccumulo.
Famosa fu l'intossicazione da mercurio che si verificò nella baia di Minamata, in Giappone, nel '56. Un'azienda chimica sversava infatti nella baia grandi quantitativi di mercurio..che contaminarono i pesci..si racconta che tutto venne alla luce perchè si notarono comportamenti assurdi di gatti nella zona ... che avevano strane movenze...come 'danze' e poi si gettavano per terra..i gatti erano sotto l'effetto di un'intossicazione cronica da mercurio..che provoca alterazioni comportamentali, tremori, ipertensione arteriosa e altro ancora...una cosa affatto sottovalutabile insomma...
il pesce, specie se crudo è una cosa moooolto delicata..io lo mangio nei ristoranti giapponesi e mi piace...ma spesso il dubbio che non vengano fatti controlli adeguati ce l'ho..non a caso venne fuori poco tempo fa proprio il problema del mercurio nelle confezione di pesce per sushi vendute pronte al supermercato..per non parlare poi della questione batteriologica..da dove viene e sopratutto, quanti giorni ha il pesce che io mangio al ristorante giapponese? siamo sicuri che mantenga una filiera del freddo tale che nn si deteriora?
e ancora...perchè non sono presi i pesci nostrani per fare il sushi? il mediterraneo non sarà perfetto, ma almeno riduciamo tutto questo trasporto...no?
io queste domande me le faccio..
io credo proprio che le alghe non accumulino, cioè alcune piante lo fanno (su questa cosa si basa il fitorisanamento, cioè le piante assorbono tramite le radici, ioni di metalli pesanti per esempio, poi li traslocano nella parte aerea e questa viene sfalciata via, così da liberare progressivamente il terreno dall'inquinante), ma le alghe non mi risulta proprio..Vera ha scritto: Non so, forse il fatto è che il pesce accumula metalli pesanti, e le alghe no?
però c'è da dire che io per esempio l'ulva (la lattuga di mare) non la mangerei mai comunque..perchè so di che condizioni ha bisogno per vivere..ovvero forte apporto di 'nutrienti', (= mare inquinato)..le alghe verdi come l'ulva sono proprio degli indici di zone ad elevata eutrofizzazione..
poi non so, se e come vengano trattate..ma nn mi fiderei comunque (stesso motivo per i frutti di mare, cozze in primis..ma ci tengo a dire che sono pareri miei personali)
Esatto, e sapessi anche che belle cozze che crescono sullo sbocco delle fogne di Castellammare. ;-)murex ha scritto:però c'è da dire che io per esempio l'ulva (la lattuga di mare) non la mangerei mai comunque..perchè so di che condizioni ha bisogno per vivere..ovvero forte apporto di 'nutrienti', (= mare inquinato)..le alghe verdi come l'ulva sono proprio degli indici di zone ad elevata eutrofizzazione..
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Mmm, alghe radioattive?barbara ha scritto:io però avevo sentito che le alge sono un ottimo ricettacolo per le radiazioni... e dato che la bretagna ha il nucleare vicino...
Non saprei...
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- uvafragola
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E' proprio perchè lo so che non le mangioVera ha scritto:Esatto, e sapessi anche che belle cozze che crescono sullo sbocco delle fogne di Castellammare. ;-)murex ha scritto:però c'è da dire che io per esempio l'ulva (la lattuga di mare) non la mangerei mai comunque..perchè so di che condizioni ha bisogno per vivere..ovvero forte apporto di 'nutrienti', (= mare inquinato)..le alghe verdi come l'ulva sono proprio degli indici di zone ad elevata eutrofizzazione..
- uvafragola
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che bel post ragazze!!!
le alghe sono per me una passione, da macrobiotica convinta ormai da più di dieci anni non posso più fare a meno delle alghe nella mia alimentazione.
Il dubbio di Barbara è più che legittimo, per ovviare all'inquinamento e alle sue conseguenze l'unica soluzione è l'acquisto di alghe biologiche, che vengono coltivate in mari protetti e sicuri. Evitate assolutamente le alghe cinesi, prive di indicazioni di provenienza anche se molto economiche.
Perché mangiare le alghe? Perché sono un'inesauribile fonte di vitamine, sali minerali e sostanze depuranti, il tutto in forma estremamente assimilabile dall'organismo umano. E perché nei tanti modi in cui si possono cucinare sono anche molto buone!!
Una piccola legenda delle alghe principali potrebbe essere questa:
WAKAME è forse l'alga più diffusa e la più famosa per l'uso dei giapponesi nella zuppa di miso (poi cercherò se esiste già un post sul miso e se qualcuno ha postato la ricetta della zuppa). La wakame è rica di ferro e magnesio e di vitamine del gruppo B, un toccasana per il fegato.
ARAME e HIJIKI sono considerate le alghe "della donna" perché ricchissime di calcio e ferro. ottime per fare paté.
NORI si presenta in fogli ed è l'alga con cui si fa il sushi. tostata e sbriciolata si aggiunge anche a zuppe e a diverse pietanze esaltandone il sapore (come fosse sale). La nori è addirittura un'alga ricca di proteine ed è un alleato prezioso per combattere il colesterolo.
ce ne sono tante altre ma non vorrei fare un post chilometrico. ci sono anche alghe come la spirulina o la Klamath che si usano come principi farmaceutici, percui da dire ce n'è davvero tanto.
ci tenevo però a spingervi al consumo di alghe che, non in ultimo, contribuiscono anche alla salute della pelle.
le alghe sono per me una passione, da macrobiotica convinta ormai da più di dieci anni non posso più fare a meno delle alghe nella mia alimentazione.
Il dubbio di Barbara è più che legittimo, per ovviare all'inquinamento e alle sue conseguenze l'unica soluzione è l'acquisto di alghe biologiche, che vengono coltivate in mari protetti e sicuri. Evitate assolutamente le alghe cinesi, prive di indicazioni di provenienza anche se molto economiche.
Perché mangiare le alghe? Perché sono un'inesauribile fonte di vitamine, sali minerali e sostanze depuranti, il tutto in forma estremamente assimilabile dall'organismo umano. E perché nei tanti modi in cui si possono cucinare sono anche molto buone!!
Una piccola legenda delle alghe principali potrebbe essere questa:
WAKAME è forse l'alga più diffusa e la più famosa per l'uso dei giapponesi nella zuppa di miso (poi cercherò se esiste già un post sul miso e se qualcuno ha postato la ricetta della zuppa). La wakame è rica di ferro e magnesio e di vitamine del gruppo B, un toccasana per il fegato.
ARAME e HIJIKI sono considerate le alghe "della donna" perché ricchissime di calcio e ferro. ottime per fare paté.
NORI si presenta in fogli ed è l'alga con cui si fa il sushi. tostata e sbriciolata si aggiunge anche a zuppe e a diverse pietanze esaltandone il sapore (come fosse sale). La nori è addirittura un'alga ricca di proteine ed è un alleato prezioso per combattere il colesterolo.
ce ne sono tante altre ma non vorrei fare un post chilometrico. ci sono anche alghe come la spirulina o la Klamath che si usano come principi farmaceutici, percui da dire ce n'è davvero tanto.
ci tenevo però a spingervi al consumo di alghe che, non in ultimo, contribuiscono anche alla salute della pelle.
valent1na, io la uso per la zuppa di miso e ti assicuro che poi non sa di pesce o altri odori/sapori strani. L'ammollo pre-cottura dell'alga già fa perdere l'odore di mare
"Dove credete che siano andati gli unicorni, gli ippogrifi dagli occhi dolci e mansueti, le sirene gentili e aggraziate?
In nessun posto: sono sempre qui. E' solo che non li vediamo". E. Bencivenga
In nessun posto: sono sempre qui. E' solo che non li vediamo". E. Bencivenga