Parola di...NUTRIZIONISTA!

[EternalSunshine]

Per caso ho trovato questo articolo su questo blog e sono rimasta a dir poco sorpresa dopo aver guardato i video.

8 maggio 2013

Il meglio del peggio: gli spropositi dei nutrizionisti in tv

Lo spunto per questo post m'è venuto assistendo ad una delle solite interviste, in un tg, al Prof. Pietro Migliaccio, esperto in Scienza della nutrizione, in occasione di un servizio andato in onda la settimana scorsa intitolato "Prepararsi alla prova costume".

Ma che si tratti di come sfoggiare un fisico in forma per l' appuntamento balneare, di come limitare i danni e riprendersi dalle rituali abbuffate di fine anno, o di come educare i giovani a prevenire i ben noti problemi di sovrappeso, dei puntuali interventi televisivi del noto professore si potrebbe tranquillamente fare a meno, data l' accozzaglia di banalità e luoghi comuni di cui sono infarciti.


E' a dir poco ottimistico pensare che questi possano servire a far cambiare abitudini alle persone. Ogni volta si assiste infatti all' arte di impressionare l' ascoltatore con concetti importanti e parole altisonanti, che però si basano sostanzialmente su idee antidiluviane, sull' omissione di importanti nozioni e su indicazioni pratiche alquanto vaghe e a volte ambigue, con immaginabili conseguenze: tutto fumo e pochissimo arrosto.

E' un leitmotiv che si ripete senza grosse variazioni sui principali mass media ogni qual volta compare l' "esperto" di turno.

In altri casi non si può nemmeno parlare di ambiguità, in quanto il messaggio risulta persino esplicito... ma sempre all' insegna della disinformazione.

Emblematico quello del prof. Carlo Cannella (passato a miglior vita un paio d' anni fa), ex-direttore dell' INRAN (Istituto Nazionale per la Ricerca su Alimenti e Nutrizione), da sempre strenuo propugnatore dell' importanza di carne, latte e ogni prodotto animale.

Nel video da me scelto cita addirittura le presunte proprietà antitumorali dell' acido linoleico coniugato, presente appunto nel latte e nella carne: una solenne bufala messa in giro una decina d' anni fa e smascherata da Colin Campbell, che ne parla nel suo "The China Study". Del resto le ricerche epidemiologiche non lo confermano, e se c'è un effetto da parte di questi alimenti sui tumori è il contrario di quello che si cercherebbe di dimostrare.

Ricordo anche che in una puntata del programma televisivo "Quark" di vari anni fa, a Piero Angela che gli chiedeva se gli Italiani consumassero troppo zucchero, Cannella rispose negando e minimizzando la cosa.

E che dire del Prof. Giorgio Calabrese, altro volto noto fra gli esperti televisivi, che propone (nel video qui in basso) una sua personale interpretazione della dieta mediterranea, in cui include cibo animale ad ogni pasto?

E se questa è la crema della scienza...

Da questo quadro risulta evidente che ci troviamo di fronte ad una informazione pilotata da chi ha interesse a mantenere lo status quo, e questo non è una novità. Non mi sarei perciò scomodato a scrivere questo post, se non avessi constatato di persona che a volte la realtà supera l' immaginazione.

E perchè ognuno possa rendersi conto da sè della gravità di questa realtà, da me solo accennata, ho pensato di proporre alcuni video da far rizzare i capelli: autentiche perle che potrebbero ben figurare in una ipotetica antologia della tv-spazzatura.

Insomma, per chi fa controinformazione c'è ancora tanto, ma tanto da fare.

Primo video
Secondo video
Terzo video
Quarto video

Michele Nardella.

[Lizzy79]

Io non li trovo così sconvolgenti.
Fermo restando che in medio stat virtus, l'unico appunto è che mi sembrano proporre un consumo di carne un po' eccessivo però si sa che sugli argomenti carne - latte e derivati c'è un dibattito in corso, per ogni argomento si trova sempre un esperto pro e uno contro con relativo businnes di nutrizionisti/dietologi e via dicendo. Per me interviste di questo tipo lasciano il tempo che trovano, in concreto ognuno si "costruisce" il suo regime alimentare in risposta alle esigenze del suo organismo, gusti, stili vita, religione e quant'altro. Se c'è l'esigenza di cambiare regime alimentare sarebbe opportuno affidarsi ad un esperto di fiducia, non certo agli esperti televisivi di turno.
Per il discorso merendine è vero che in linea generale (comunque leggere sempre gli ingredienti e tabelle nutrizionali) la qualità è migliorata rispetto agli anni '80, come ha detto il tipo vanno consumate con moderazione, certo è che è meglio preferire un frutto o un dolce fatto in casa.

[EternalSunshine]

A me ha stupito il fatto che queste persone non sono proprio i classici nutrizionisti pescati a caso per dire le solite ovvietà tra una pubblicità e l'altra.
Ad esempio, Giorgio Calabrese:
"È stato, fino all'estate 2008, membro dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare in rappresentanza del governo italiano, nonché componente di diverse commissioni scientifiche presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e presso il Ministero della Salute. Fa anche parte dell'European Commission of Health dell'Unione Europea e della Fondazione Italia USA.
È vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, organo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali." (Wikipedia)
Concordo con te sul fatto che molti argomenti sono ancora fortemente dibattuti, però non mi sarei mai aspettata una tale superficialità da parte di questi uomini di scienza.
Se il primario emerito di dietologia e diabetologia (Del Toma) giustifica le merendine perché la loro qualità è migliorata rispetto agli anni '80, non so dove andremo a finire (il fatto che siano migliorate rispetto agli anni '80 non fa di esse un cibo sano, visto che questo discorso si potrebbe fare anche con gli hamburger dei fast-food).

[Lizzy79]

Io non sono competente in materia per cui mi astengo dal dare giudizi sui contenuti (anche perchè ci sono i 3d appositi su latte si latte no e carne si carne no); credo che tali interviste della durata di due minuti non abbiano la pretesa di essere esaurienti ma solo di dare una sintesi di quello che è il risultato di vari studi. Un conto è un'intervista televisiva, tipo queste, rivolta ad un pubblico eterogeneo, altra cosa è partecipare ad una conferenza di esperti nel settore o leggere un trattato. Si, il risultato è di fatto un'inforamzione superficiale e molto sintetica ma, proprio per per questo non credo che tali interviste abbiano un forte impatto sul consumatore, al massimo può dare un imput per poi cercare di informarsi in modo più serio e fare scelte consapevoli.
Infine, a me non sembra che i due personaggi dicano "le merendine sono un cibo sano" ma in sostanza dicono "le merendine non sono così spazzatura come si tende a credere, una ogni tanto non è poi così deleteria".
Mi chiedo se la reazione di Michele Nardella (l'autore dell'articolo) sarebbe stata la stessa se questi nutrizionisti avessero appoggiato un discorso del tipo "No alla carne e a tutti i suoi derivati".

[EternalSunshine]

credo che tali interviste della durata di due minuti non abbiano la pretesa di essere esaurienti ma solo di dare una sintesi di quello che è il risultato di vari studi

A me non sembra che i messaggi che lasciano passare siano propriamente scientifici, dato che, ad esempio, nel primo video viene citata la proprietà antitumorale dell'acido linoleico coniugato, che si è scoperto essere una bufala. Anche l'affermazione che le merendine siano qualitativamente migliori rispetto agli anni '80 lascia il tempo che trova, visto che mi capita spesso di leggere etichette al supermercato dove compaiono allegramente grassi idrogenati, coloranti e...conservanti! Mi sembrano messaggi fortemente pilotati.

non credo che tali interviste abbiano un forte impatto sul consumatore, al massimo può dare un imput per poi cercare di informarsi in modo più serio e fare scelte consapevoli.

Guarda, una mia amica lavora in un supermercato e la mia opinione sul consumatore medio è molto lontana dall'immagine del consumatore che assimila le informazioni che passano attraverso i mass media criticamente. Infatti lei mi dice spesso che se non ci fosse la tv la crisi colpirebbe duramente anche i supermercati, che invece continuano a vendere cibi fortemente pubblicizzati.

Infine, a me non sembra che i due personaggi dicano "le merendine sono un cibo sano" ma in sostanza dicono "le merendine non sono così spazzatura come si tende a credere, una ogni tanto non è poi così deleteria".

Ok, sono d'accordo. Ma perché in quei due minuti di intervista un famoso esperto di alimentazione si prende la briga di spiegare che le merendine non sono dannose invece, per esempio, di dare qualche idea su come preparare una merenda sana e gustosa, senza ricorrere a cibi confezionati?
L'articolo è di parte e questo non ci piove. Però personalmente da tali uomini di scienza che occupano posti di prestigio non mi sarei aspettata i discorsi in questione.

[tigrazza]

Ma perché in quei due minuti di intervista un famoso esperto di alimentazione si prende la briga di spiegare che le merendine non sono dannose invece, per esempio, di dare qualche idea su come preparare una merenda sana e gustosa, senza ricorrere a cibi confezionati?

Per quello ci sono già le centinaia di Benedette Parodi (più o meno qualificate) in tv, per non parlare delle tonnellate di libri di cucina che si trovano da sempre in libreria. Non parliamo dei siti internet.

È più utile che uno scienziato mi dica che effettivamente quel tale cibo non è dannoso di per sé; per il resto, le etichette degli ingredienti ci sono apposta e sappiamo leggerle.

Aggiungo che non sono una consumatrice di 'ste cose, ma sinceramente rifare la ♥ Girella ♥ a casa così come è prodotta penso sia impossibile (per la ricetta, i tempi, il forno che deve funzionare benissimo, l'abilità, etc.), quindi non mi faccio problemi ad acquistarla quando la mettono in sconto (una volta ogni due anni, più o meno)

[EternalSunshine]

È più utile che uno scienziato mi dica che effettivamente quel tale cibo non è dannoso di per sé; per il resto, le etichette degli ingredienti ci sono apposta e sappiamo leggerle.

Non mi pare molto scientifico dire genericamente: "Le merendine sono qualitativamente migliori rispetto agli anni '80", perché prima di tutto non c'è un'unica ricetta per ogni merendina e attualmente, soprattutto nei discount, mi capita di leggere ingredienti di merendine che contengono le peggio porcherie (non parlo sono di coloranti e conservanti). In secondo luogo, cosa contenevano le merendine degli anni '80? Personalmente il messaggio che mi arriva è molto confuso e questa confusione dà libero spazio all'interpretazione. Ci sarà la mamma che penserà: "Wow, che bello, adesso posso comprare merendine tranquillamente senza preoccuparmi di sostituirle con merende migliori" (non che i bambini muoiano a mangiare merendine, ma, ad esempio, l'esperienza con le mie cuginette mi ha insegnato che "una merendina tira l'altra" e che consumandone giornalmente si tende a rifiutare ogni altra merenda, in primis la frutta) e la mamma che penserà: "Sì, sono migliori rispetto al passato, ma bisogna comunque controllare gli ingredienti e non considerarle un cibo da far entrare nella routine alimentare". Io posso dire che le persone intorno a me prestano pochissima attenzione agli ingredienti e si affidano piuttosto alle marche più popolari. Per questo io non riesco a percepirlo come un messaggio veramente informativo.

[tigrazza]

Be', aveva due minuti, non poteva essere più specifico, però ormai da anni siamo bombardati dalle pubblicità piene di "senza conservanti", "senza coloranti", "senza grassi idrogenati", solo latte e cacao, etc., il che vuol ovviamente dire che prima usavano tutte queste cose senza problemi (ed usavano meno ingredienti "sani", o prodotti più lavorati...).

Le marche più popolari sono anche quelle, in linea di massima, più "sane", quindi ci sta che siano quelle di riferimento, a me pare ovvio che la crostatina Mulino Bianco di oggi sia fatta meglio di quella di 30 anni fa (ma c'era, 30 anni fa?).
Ma ci sono sicuramente marche locali che fanno prodotti di livello, basta leggere gli ingredienti...
Se poi ci sono le mamme che si sentono esageratamente rassicurate come hai scritto tu, eh, affari loro, al giorno d'oggi ci si può informare e se a loro basta un'intervista di due minuti sentita in tv, il problema è nella mamma, non nello scienziato