Alla fiera del consumo etico ho partecipato a un laboratorio sui detersivi fai-da-te. Alcune ricette le conosciamo già (spruzzini all'aceto/citrico, saponata con marsiglia grattuggiato e soda solvay), ma il detergente fatto con la cenere del camino mi sembra una simpatica novità...
A me ispira molto, sia perché ho la possibilità di riciclare la cenere del camino, sia perché questo detergente è quasi inodore... a differenza di quelli all'aceto o all'alcol.
Ecco qui la ricetta, tratta dalla dispensa che mi ha mandato Livialba, relatrice del laboratorio (a cui ho scritto, invitandola qui...).
CENERINA
Riempire un recipiente con della cenere di legna (NB: non in recipienti di alluminio e usare solo cenere di legna!!!) setacciata in precedenza. Coprire con acqua, versandola a filo.
Mescolare ed eliminare eventuali residui solidi (incombusti). Bollire per 30 minuti. Una volta raffreddato, passare al colino e imbottigliare.
Si ottiene un liquido trasparente e leggermente viscoso, molto basico, leggermente disinfettante, utilizzabile per:
- lavare i piatti a mano: si versa sulla spugna o direttamente sui piatti (molto pratico in questo caso metterla in un flacone con dispenser, uno "zic" per ogni stoviglia).
- nello spruzzino per detergere sanitari, lavello della cucina e superfici resistenti.
- per i vetri: 1 bicchiere in 5 litri d'acqua: non serve risciacquare, solo asciugare.
Il precipitato che rimane dopo il raffreddamento della preparazione si può utilizzare come pasta abrasiva per le pulizie a fondo (es.: vasca da bagno, rubinetteria...).
La Cenerina di Livialba
- uvafragola
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- Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 10:23
lo dico anche se c'entra di striscio:
io uso sempre la cenere del camino (così come la trovo) e vecchi giornali bagnati per pulire il vetro dello stesso camino (quando diventa tutto nero-marrone) e pulisce benissimo. il detergente che ci avevano dato apposta per pulire il vetro non ha risultati nemmeno lontanamente paragonabili
io uso sempre la cenere del camino (così come la trovo) e vecchi giornali bagnati per pulire il vetro dello stesso camino (quando diventa tutto nero-marrone) e pulisce benissimo. il detergente che ci avevano dato apposta per pulire il vetro non ha risultati nemmeno lontanamente paragonabili
Praticamente è lisciva, che veniva usata per fare il bucato dalle nonne (facendo colare acqua calda attraverso un panno colmo di cenere. I primi saponi erano ottenuti mecolando la lisciva con i grassi.
Su Wikipedia:
La lisciva è prodotta setacciando della cenere per eliminare grumi o parti parzialmente combuste. Disposta in una pentola, comunemente usata per questo solo scopo, la cenere viene mescolata con cinque parti d'acqua (rapporto in volume). Portato ad ebollizione, a fuoco lento e mescolando con frequenza, il composto viene prima stabilizzato, controllandone l'ebollizione e poi lasciato cuocere per circa 2 ore. Verso il termine occorrerà testarne l'efficacia, la lisciva sarà pronta se, passando una goccia sulla lingua ne sarà percepito un lieve pizzicore. Una bollitura prolungata, ne causerà un eccessivo aumento di forza, rendendola troppo aggressiva.
Lasciata prima decantare e raffreddare, la lisciva viene filtrata con un panno di cotone, prestando attenzione che la fondata formatasi nel recipiente di bollitura non si sommuova. Si otterrà così un liquido abbastanza limpido, facile da conservare, per lunghi periodi, in recipienti di vetro o plastica.
Uso
Usata molto in passato come sbiancante, sgrassante, disinfettante, pulizie domestiche, era anche usata per l'igiene personale in forma
estremamente diluita.
Il suo potere detergente è accompagnato da un azione corrosiva, è giusto considerare quest'aspetto in quanto, per quanto naturale, la lisciva è di per se un prodotto non privo di controindicazioni.
Oltre alla lasciva, nel suo processo di produzione, si ottiene una pasta di cenere che risulta ottima per la pulizia delle stoviglie
Oggi la lisciva può essere abbinata anche ad altri detergenti come il più semplice sapone di Marsiglia, questo quando si è in presenza di sporco resistente. Si ricorda però che essendo la lisciva un prodotto alcalino, non deve essere mescolato con sostanze acide, pena l'azzeramento di qualsiasi effetto detergente in quanto darebbe origine a dei sali neutri.
Peccato, non ho il camino.
Su Wikipedia:
La lisciva è prodotta setacciando della cenere per eliminare grumi o parti parzialmente combuste. Disposta in una pentola, comunemente usata per questo solo scopo, la cenere viene mescolata con cinque parti d'acqua (rapporto in volume). Portato ad ebollizione, a fuoco lento e mescolando con frequenza, il composto viene prima stabilizzato, controllandone l'ebollizione e poi lasciato cuocere per circa 2 ore. Verso il termine occorrerà testarne l'efficacia, la lisciva sarà pronta se, passando una goccia sulla lingua ne sarà percepito un lieve pizzicore. Una bollitura prolungata, ne causerà un eccessivo aumento di forza, rendendola troppo aggressiva.
Lasciata prima decantare e raffreddare, la lisciva viene filtrata con un panno di cotone, prestando attenzione che la fondata formatasi nel recipiente di bollitura non si sommuova. Si otterrà così un liquido abbastanza limpido, facile da conservare, per lunghi periodi, in recipienti di vetro o plastica.
Uso
Usata molto in passato come sbiancante, sgrassante, disinfettante, pulizie domestiche, era anche usata per l'igiene personale in forma
estremamente diluita.
Il suo potere detergente è accompagnato da un azione corrosiva, è giusto considerare quest'aspetto in quanto, per quanto naturale, la lisciva è di per se un prodotto non privo di controindicazioni.
Oltre alla lasciva, nel suo processo di produzione, si ottiene una pasta di cenere che risulta ottima per la pulizia delle stoviglie
Oggi la lisciva può essere abbinata anche ad altri detergenti come il più semplice sapone di Marsiglia, questo quando si è in presenza di sporco resistente. Si ricorda però che essendo la lisciva un prodotto alcalino, non deve essere mescolato con sostanze acide, pena l'azzeramento di qualsiasi effetto detergente in quanto darebbe origine a dei sali neutri.
Peccato, non ho il camino.
.apollonia ha scritto:Anche la mia .
Fanny hai altre ricette fai da te così interessanti? Grazie!
Non so se qui sul forum ci sia già la ricetta del detersivo per lavatrice fai-da-te... La trascrivo comunque (repetita iuvant!).
"Saponata"
In polvere: grattuggiare del sapone da bucato (marsiglia, aleppo, anche sapone fatto in casa...) e miscelare a soda solvay nelle propozioni 2:1. Se ne usano 2-3 cucchiai da minestra precedentemente sciolti in un po' d'acqua tiepida-calda. Si può usare la soluzione anche per pretrattare le macchie.
Liquido: far bollire fino a sciogliere completamente 2 pani di sapone in 5 litri d'acqua (meglio se distillata o piovana). Va spalmato sui capi, e nella lavatrice poi si aggiunge un pugno (o un bicchierino da yogurt, 125 gr circa) di soda solvay.
Con entrambe le preparazioni Livialba raccomanda di spegnere la lavatrice dopo qualche giro, e lasciare in ammollo per qualche ora. Lei usa questo detersivo da anni, su tutti i capi.
Hummm... non ne sono sicura. L. raccomandava di usare cenere di sola legna. Ad esempio, se si brucia anche carta (giornale, volantini...) già non andrebbe bene - non si è mai sicuri di quali sostanze rimangano.silvia ha scritto: devo farmi la cenerina!!!! adesso usiamo quasi esclusivamente i tronchetti (quelli che compri al supermercato), va bene ugualmente??? attendo con ansia......
Dipende da come son fatti i tuoi tronchetti... sicura che sia solo segatura pressata? Non è che c'è dentro altro?
Ora mi sovviene un trucchetto per chi non ha il camino: chiedere la cenere in un pizzeria col forno a legna
.....ho provato, ma travasando il liquido risulta grigio fumo ed e molto liquido .....col fango rimasto nella pentola ho pulito un vetro, ma ho infangato la finestra .....il vetro comunque e venuto bene....ho messo il fango direttamente sulla carta e poi spalmato... ....forse non si fà così???
p.s. ho fatto bollire per trenta minuti...
p.s. ho fatto bollire per trenta minuti...
silvia ha scritto:.....ho provato, ma travasando il liquido risulta grigio fumo ed e molto liquido .....col fango rimasto nella pentola ho pulito un vetro, ma ho infangato la finestra .....il vetro comunque e venuto bene....ho messo il fango direttamente sulla carta e poi spalmato... ....forse non si fà così???
p.s. ho fatto bollire per trenta minuti...
Trenta minuti sono pochi! Devi far bollire anche 4 ore, finchè la cenere non si riduce ad una polvere e l'acqua non risulti limpida e leggermente viscida come quando nell'acqua versi un pò di detersivo!
Francesca
Sì Silvia: una parte di cenere e cinque di acqua,silvia ha scritto: grazie, riproverò.....come dosi seguo quel che ha scritto apollonia, una parte di cenere e cinque d'acqua???
io la faccio perchè uso la pasta per pulire l'acciaio, il liquido ho provato ad usarlo nella lavatrice ma ho smesso perchè non serviva a molto e perchè è troppo aggressivo per i tessuti moderni, penso che proverò ad usarlo per il WC ma ho il dubbio che possa alla lunga corrodere la ceramica (ma forse questo è un dubbio infondato). La pasta comunque per l'acciaio è fantastica !
Ciao Elsatar