Sotto al sole

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Barbara Righini, La Rete, Anno I n. 9 - Luglio 2007


 Anche se telegiornali e radio non fanno che ribadirlo, la prudenza non è mai troppa quando ci si espone ai raggi solari.

 

Sperando che vi siate tutti muniti di creme con schermo solare adeguato (ricordiamo la preferenza per i filtri fisici!), vediamo come ci si deve comportare con i bambini.


Il sole è importante, poiché serve a fissare la vitamina D nelle ossa. E’ opportuno dunque non privarne i propri figli, ma come al solito, con qualche precauzione.

Secondo la dermatologa Riccarda Serri [qui trovate un breve curriculum su di lei: http://www.teenskin.it/rserri.htm ] ogni fascia d’età ha le sue peculiarità e va quindi trattata in modo diverso. Ecco come.


    I neonati di pochi mesi non andrebbero mai esposti alla luce diretta del sole. Qualora ci si trovasse in condizioni di non poterli tenere all’ombra, allora è assolutamente necessario proteggerli con creme o paste all’ossido di zinco, le stesse che vengono usate per la zona pannolino. Comprate quindi una crema o pasta all’ossido di zinco al 10% (chiedete al farmacista) e un’acqua termale spray da nebulizzare sul bebè in caso di temperatura molto alta. Ma ricordate, fate loro evitare il sole diretto se potete!


    Dai due ai cinque anni i bambini possono prendere il sole, purché nelle ore adeguate: non oltre le 11 del mattino e dalle 17 del pomeriggio in poi. Dalle 11 alle 17 si consiglia ombra. Il prodotto solare va applicato ogni una o due ore, e va scelto con protezione alta 20-30, fino a che non comparirà l’abbronzatura. Dopo, si può scendere a 15-10. Un cappellino è sempre consigliato, per riparare dai colpi di sole – rari se l’esposizione avviene negli orari suggeriti, ma meglio non rischiare. Usate un solare waterproof prima delle immersioni.


    I bambini dai 6 ai 13 anni sono ormai autonomi. Vivono la spiaggia come un gioco e raramente restano fermi sotto l’ombrellone. E’ importante quindi iniziare a prepararli al sole già da qualche settimana prima di partire per le vacanze. Come? Facendoli giocare all’aria aperta quanto più possibile, nel cortile o ai giardinetti. Arricchite la loro alimentazione con frutta e verdura contenente antiossidanti, come melone, albicocche, carote crude, pomodori, olio extravergine d’oliva (che aiuteranno anche la vostra pelle, quindi approfittatene!).


In vacanza utilizzate un solare ad alta protezione e waterproof, meglio se in formato spray, più semplice da usare, in modo da abituare i piccoli a fare da sé. Un’abitudine preziosa che rimarrà loro per la vita. Uno stick a protezione totale da spalmarsi spesso su naso e labbra completerà l’opera. Dopo la doccia, una volta a casa, spalmate un doposole fresco e leggero per ripristinare l’idratazione cutanea.

    Infine qualche utile raccomandazione. Protezione solare alta non significa essere protetti per tutto il giorno. Per avere una reale efficacia, occorre ripetere l’applicazione del prodotto più volte durante la giornata. In ogni caso prima e dopo ogni bagno in mare. E questo non vale solo per i bambini!


      Scegliete filtri fisici sempre, se potete, ma specialmente per i solari resistenti all’acqua. Questi, proprio per tale caratteristica permangono a lungo sulla pelle, aumentando i rischi di allergia in caso di filtri chimici. Per chi si fosse perso lo scorso numero, ricordiamo brevemente che i filtri fisici da ricercare in un buon solare sono titanium dioxide o zinc oxide. Chiedete in farmacia, o ancora meglio nei supermercati biologici, dove solitamente si trovano marche tedesche affidabili e sicure.