Impacco anticellulite al cacao

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 A grande richiesta, pubblichiamo anche qui un'esperienza fatta tempo fa su consiglio di Porto Pietro.

Ormai siamo in tante a farlo e i risultati sono incoraggianti... Innanzitutto chiariamo che cosa non fa un cosmetico anticellulite: un cosmetico non diminuisce lo spessore dei pannicoli adiposi. Come dice la dermatologa Riccarda SerriCellulite è sclerosi del tessuto connettivale e adiposo; cellulite sta a grasso come cirrosi epatica sta a fegato”.
Si può, però, migliorare quell’insieme di inestetismi cutanei tipici, come il colorito spento e la superficie irregolare (fossette, strie). Va poi detto che non sempre ciò che interpretiamo come cellulite lo è davvero: un’adiposità localizzata, di per sé, non lo è, tantomeno lo è la tendenza –squisitamente femmilile, e in questo non c’è nulla di sbagliato- ad accumulare il grasso di preferenza sulle cosce.
Ci furono consigliati gli impacchi di cacao, per la presenza di varie sostanze interessanti fra cui la teobromina e gli oligomeri procianidolici. Spiega Porto Pietro: “il meccanismo attraverso il quale la teobromina stimola la lipolisi favorendo la riduzione della massa adiposa, è la sua attività di blocco su un enzima chiamato fosfodiesterasi. Questo enzima normalmente inibisce l’attivita del cAMP (Adenosinmonofosfato ciclico) che a sua volta aumenta la lipolisi all’interno delle cellule adipose. La Teobromina, bloccando la fosfodiesterasi, prolunga l’azione del cAMP che di conseguenza incrementa l’attività demolitrice sui grassi che sono accumulati nel tessuto. Oligomeri procianidolici: sono la promessa futura nel trattamento delle cellulite in quanto vanno ad agire, a differenza della teobromina, proprio sulle cause della cellulite che sono ascrivibili, semplificando, ad una affezione/alterazione del tessuto connettivo. Queste sostanze agiscono bloccando l’azione demolitrice di enzimi come la collagenasi sul collagene, e l’elastasi sull’elastina prevenendone la distruzione.”
Passiamo alla pratica. L’impacco si fa mescolando cacao amaro in polvere (non è necessario che sia cacao magro, anzi) con acqua tiepida sino ad ottenere un fango liscio. Si applica sulle zone da trattare e si lascia agire almeno mezz’ora. Tende a seccarsi, per cui ci si può fasciare con della pellicola trasparente (consiglio poco ecologista…) oppure indossare un paio di pantaloncini in plastica, che trovate nei negozi di forniture per estetiste, e sinché non si rompono si possono riutilizzare; attenzione perché non è un materiale particolarmente robusto. Importante fare l’impacco lontano dai pasti, in modo che l’insulina in circolo non ne vanifichi l’azione. Sempre allo scopo di far sì che i nostri ormoni ci vengano incontro anziché ostacolarci, è molto meglio applicare quest’impacco dopo lo sport. Non c’è pericolo che, affamate come lupi, vi venga la tentazione di assaggiarlo, è amarissimo!
La mia esperienza è stata questa: l'idea era di fare un test...con un cieco solo, non essendo ovviamente possibile il doppio cieco. [Ragguaglio per chi fosse da tanto senza entrare in una sperimentazione ;o) Poniamo che devo provare l'efficacia di un nuovo farmaco, quindi la sua differenza con il placebo, e voglio eliminare le interferenze dovute a fattori psicologici. Allora, io che sono lo sperimentatore so quali pillole contengono il farmaco e quali no. Pero' non lo sanno nè i vari pazienticavia -ovviamente- nè -e qui sta il DOPPIO cieco- il medico che materialmente gliele somministra. Fine del ripassino!]. Ho quindi fatto l’impacco per quattro settimane su una coscia –e una natica- sola. Ho scelto la destra, perché normalmente è più grossa, e la mia non fa eccezione. Alla fine delle quattro settimane, ho chiesto ad amiche, zie, cugine, e pure al papà (un parere maschile non fa mai male) se notassero differenze, tutti separatamente per non influenzarsi a vicenda.  Tutti quanti non hanno avuto alcun dubbio nell'indicare la gamba destra come "quella senza i buchini" e addirittura, piega inferiore della natica più soda, e profilo esterno della coscia più netto. Non si trattava di semplice effetto tensore, in quanto le strie caratteristiche non erano più visibili (o quantomeno lo erano molto meno) anche strizzando la pelle. A proposito di effetto tensore, quello è già visibile dopo tre applicazioni.

Una piccola annotazione personale che spero vi faccia meditare. Quando ho fatto questo piccolo esperimento, avevo alcuni livelli ormonali piuttosto alterati, abbastanza da favorire la formazione di cellulite in abbondanza. Tuttavia ha funzionato ugualmente, insieme ad una buona dose di sport. Quindi, suvvia, mettete da parte idee vittimiste e…via tutte a farci belle!