Saponi naturali, come riconoscerli

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Sempre più spesso ci capita di incontrare negozietti o bancarelle di “saponi naturali”. Tranne alcuni eccellenti casi si tratta per lo più di franchising o grosse catene.

Quello che mi indispone è che l’imbonitore di turno, con fare carismatico e persuasivo, inizia a raccontare storie di tradizioni e qualche termine pseudo-scientifico naturale per magnificare le proprietà dei propri saponi.
 I nostri saponi sono tutti con oli essenziali, scelti accuratamente secondo la tradizione dai più grandi nasi.”. Bhe, sfido io a distillare l’aroma “brezza marina” o fare un olio essenziale dal melone o dalla fragola o che mio nonno facesse il sapone all’ “acqua di giò”.
I nostri saponi contengono più del 20% di oli essenziali”. Insisti?? Gli oli essenziali nel sapone possono essere aggiunti in ragione del 2-4%, in quanto concentrati della natura e irritanti.
Ma queste sono solo le cose più palesi, che, per chi il sapone lo fa, irrita pelle e spirito!

Ma come fare a riconscere un sapone naturale da uno che non lo è? Ecco alcuni piccoli accorgimenti.

  1. diffidare, sempre diffidare. Chiedere informazioni sugli ingredienti, controllare la veridicità sull’etichetta.

  2. gli oli essenziali sono distillati in corrente di vapore delle piante, non esistono oli essenziali della frutta (tranne gli agrumi che si ottengono per spremitura). Il sapone al mango, state pur certi non può che essere con profumazione sintetica.

  3. i colori: fucsia, blu elettrico, giallo fluo… non esistono in natura. I colori naturali sono tenui e delicati, sono i colori e le nuances della natura.

  4. i saponi trasparenti:  molto, molto difficile trovare un sapone naturale trasparente. Il preocedimento è lungo e complicato, bisogna aggiungere la glicerina. La glicerina poi può essere di origine petrolchimica o vegetale, con notevoli differenze di prezzo. Secondo voi, quale sarà la più utilizzata in cosmetica?


    fonte: http://www.lasaponaria.com/blog/