Due "grassi" per creme bio

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Tempo fa chiesi a Porto Pietro quale, tra squalane e caprylic/capric triglyceride, due sostanze usate come base in molte creme eco-bio, fosse il più "grasso". Così mi rispose Pietro:

"Lo squalane è decisamente più nutriente rispetto al caprylic capric/triglyceride che invece è un olio più leggero rispetto al primo.

La questione è un'altra: perchè in molte formule emulsionate si trovano combinati più grassi tra loro iquando ne basterebbe uno solo ?

L'approccio non è dei più semplici.

Il film idrolipidico superficiale della nostra pelle è composto da un sistema biologico complesso nel quale vengono a trovarsi e a combinarsi: grassi provenienti dalla secrezione sebacea ed epidermica, prodotti idrofili della secrezione sudorale, prodotti del metabolismo e della microdesquamazione cutanea, i vapori della perspiratio insensibilis.

Tutti questi elementi si combinanao fra loro organizzandosi in una emulsione che ricopre tutta la superficie cutanea con variazioni in funzione dell'età dell'individuo, dello stato di salute ecc.ecc.
Questa emulsione nella sua componente grassa è composta da acidi grassi liberi ed esterificati (trigliceridi) pari al 65-70% e da circa il 30% di sostanze insaponificabili , oltre a colesterolo, ceramidi ecc. è una miscela complessa che ha una sua ragione di esistere e che quando si formula un prodotto si deve tenere in dovuta considerazione.

Questo è uno dei principali motivi per cui non si può ridurre all'osso una emulsione solo partendo dal fatto che meno ingredienti compaiono, più è sicura.
Personalmente sono un fautore della seboaffinità e della sebodipendenza delle emulsioni che entrano in contatto con la pelle.

Nel caso citato da Barbara esitono due oli, un trigliceride rappresentato dal caprilic capric trigliceride e un insaponificabile da olio di oliva, lo squalane, in miscela seboaffine per un buon 70% e che la pelle non può riconoscee se non come propria.

Poi c'è un'altro discorso legato alla texture, allo skin feel, alla gradevolezza, a tutte quelle sensazioni positive che deve trasmettere un prodotto all'atto, durante e al termine dell'applicazione.
Questa gradevolezza si può ottenere solo dosando in modo opportuno i grassi presenti come cere, burri e oli in modo appropriato.

Sai perchè oggi i siliconi stanno incontrando sempre di più (purtroppo)? Perchè oltre a stabilità e permeabilità donano alla pelle un effetto vellutato dovuto alla facilità di rotazione delle catene laterali tra silicio e ossigeno.
In pratica rullano, rotolano sulla pelle dando quella piacevole sensazione molto gradita a certi consumatori.

Ti chiederai se la stessa cosa si può ottenere con grassi vegetali vero?
Certo! e a questo proposito ci sono proprio i fitosteroli che a differenza del colesterolo sono strutturati in una forma meno rigida e possono rullare sulla pelle dando un'ottima sensazione tattile".